Brilla come non ha mai fatto in questo inizio 2024 la Fiorentina, contro la Lazio ha indossato il suo abito migliore, trionfando meritatamente sotto i principi di un gioco bello da vedere e dominante, con Mauro Bressan che non ha dubbi: “Questa è la vera Fiorentina“.
E’ convinto di questo l’ex centrocampista gigliato, che rilancia le ambizioni della squadra di Vincenzo Italiano non ponendosi limiti, così come da lui spiegato in esclusiva a Tag24.
La Fiorentina c’è, le parole di Mauro Bressan a Tag24
Vincere aiuta a vincere, ma sopratutto permette di guardare al futuro con maggiori convinzioni. La Fiorentina non si pone limiti, visto che la squadra di Italiano “deve credere alla Champions” secondo Mauro Bressan.
D: Ambizioni Champions rilanciate dopo i tre punti con la Lazio?
R: Eccome, la vera Fiorentina è questa. Quella degli ultimi tempi non era la Viola d’inizio stagione, ma contro la Lazio ha fatto un partitone. Italiano ha rischiato con una squadra offensiva, spostando Bonaventura sulla linea di Arthur e con Beltran sulla trequarti con Sottil e Nico Gonzalez a supporto di Belotti, formula d’attacco che ha dato consapevolezza alla squadra nel fare una partita coraggiosa. Anche lo stato di forma di alcuni ha aiutato.
D: Ma se questa è la vera Fiorentina, come si spiegano i costanti alti e bassi? Questa è solo la seconda vittoria del 2024.
R: Motivazioni, infortuni, giocatori fuori forma. Un insieme di cose, più fattori ambientali che hanno portato la Fiorentina a non esprimersi a dovere. La Viola è questa però, ne sono certo, e forse la soluzione è questa formula offensiva per poter mantenere sempre alta l’asticella. Dà consapevolezza ai giocatori, che può tramutarsi in fiducia, può fare solo che bene in vista del futuro. Avere questa continuità può far fare il salto di qualità.
D: La Fiorentina non è consapevole di essere forte?
R: Magari sì, quando non fai risultato la striscia negativa ti assale, ma dopo una partita come quella della Lazio deve convincerti del contrario, andando avanti con coraggio.
Italiano e gli attaccanti, storia di amore e odio
Adesso viene il bello, gli errori devono essere ridotti al minimo e serve il supporto di tutti. Anche di quell’attacco che continua a non fornire gol con continuità.
D: Italiano ha un brutto rapporto con gli attaccanti? Anche contro la Lazio non hanno segnato.
R: Effettivamente questo problema c’è stato, con Italiano non ci sono stati dei goleador. Se vediamo la situazione nel suo insieme però ci sono molte note positive: vedi Beltran, il cui ruolo naturale secondo me deve essere dietro la punta, potrebbe consacrarlo in Viola; Belotti ha mancato alcune palle gol, ma ha fatto comunque una gran partita. Per quanto riguarda gli esterni mi aspetto qualcosa di più, come da Nico Gonzalez ma sopratutto Sottil: ha fatto la sua partita. ma deve fare molto di più. Deve avere coraggio e personalità, fino ad ora c’è stato poco, deve essere più performante.
D: E’ una rosa che può valere il doppio impegno Conference-quarto posto?
R: Dico di sì, i giocatori ci sono. Non ci volevano questi mesi di assenza, ma in Conference può dire la sua così come in campionato, ma deve avere il gruppo al completo. Se tutti stanno bene, allora sì che la Fiorentina può dire la sua.