Quanto tempo ci vuole per sapere se un prestito è stato accettato? Quando si presenta la domanda per richiedere un prestito la banca deve espletare le opportune verifiche e valutazioni prima di concedere il prestito al soggetto istante.

La crisi economica e quella occupazionale spingono sempre di più i giovani ed i meno giovani a ricorrere a prestiti personali per sostenere le spese urgenti e non previste. Sempre più soggetti istanti trovano non poche difficoltà nell’ottenimento di un prestito. Una delle domande che la maggior parte dei soggetti istanti si domanda è la seguente: quanti giorni occorrono per sapere se un prestito è stato accettato? Le tempistiche sono variabili e dipendono da intermediario bancario ad intermediario bancario.

I tempi possono variare da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 10 giorni lavorativi. Per velocizzare la pratica è necessaria che la documentazione presentata alla banca o all’intermediario finanziario sia completa, aggiornata e veritiera.

Scopriamo in questa guida quanto tempo ci vuole per sapere se un prestito è stato accettato. Facciamo chiarezza.

Quanto tempo ci vuole per sapere se un prestito è stato accettato?

Una delle domande più ricorrenti per chi decide di ricorrere ad un prestito per fronteggiare determinate spese impreviste ed urgenti è la seguente: “Quanto tempo ci vuole per sapere se un prestito è stato accettato?”. Vale la pena sottolineare fin da subito che non c’è una tempistica precisa, ma dipende da intermediario creditizio.

Le tempistiche necessarie per sapere se un prestito è stato accettato variano da minimo 5 giorni ad un massimo di dieci giorni. Per poter velocizzare è necessario che la documentazione presentata dal soggetto istante sia completa e quanto aggiornata possibile. Per questo, è rilevante informarsi preventivamente quali documenti è bene allegare alla richiesta per presentare il prestito. Va sottolineato che i giorni di attesa per sapere se un prestito è stato accettato dipendono dal tempo necessario per espletare i controlli sulla solvibilità del soggetto istante.

I siti di caricamento delle istanze di banche e finanziarie sono direttamente collegati al Crif e ciò potrebbe comportare l’allungamento delle tempistiche di attesa per espletare gli accertamenti necessari volti a indagare l’eventuale presenza degli esiti negativi al soggetto istante.

Le tempistiche di attesa possono ridursi nel caso in cui il soggetto richiedente abbia già richiesto e ottenuto un prestito con la stessa banca o in presenza di una istanza di denaro esigua. La risposta positiva può arrivare entro due giorni lavorativi. In caso di risposta negativa al prestito, è necessario attendere dai trenta ai 40 giorni per poter presentare una nuova istanza di prestito.

Chiedere un prestito: quali sono i documenti necessari?

Le banche necessarie chiedono la presentazione di una determinata documentazione a chi richiede un prestito. I documenti da presentare sono i seguenti: la fotocopia del proprio codice fiscale, una fotocopia del documento d’identità in corso di validità ed i documenti reddituali.

Nella concessione del prestito la banca valuta la condizione professionale del soggetto istante e la documentazione comprovante la condizione economica. Potrebbe essere necessario presentare la Certificazione Unica, due buste paga, il Modello Unico o il Modello 730.

Come scegliere il prestito giusto?

Dopo aver raccolto la documentazione, è necessario scegliere il prestito adatto alla tipologia di esigenze per cui si richiede. Si tratta di un passo rilevante perché ha un impatto determinante sulla durata del prestito e sulle rate da pagare.

Ci sono differenti variabili da tenere in debita considerazione, tra cui:

  • la durata del prestito, ovvero il tempo necessario per rimborsare il finanziamento,
  • l’importo del prestito necessario, più elevata è la somma da rimborsare, maggiore è la rata da rimborsare,
  • il tasso d’interesse previsto,
  • il numero di rate del piano di ammortamento.

La scelta del prestito deve essere ponderata sulla base delle reali necessità, urgenze e disponibilità economiche del soggetto istante.