Dolore si aggiunge a dolore per la famiglia di Michelle Causo, la ragazza uccisa nel quartiere romano di Primavalle lo scorso 28 giugno, con la disposizione della perizia psichiatrica del minorenne accusato dell’omicidio. Una valutazione che dovrà stabilire la capacità d’intendere e di volere del killer, un ragazzo di 17 anni.
Michelle Causo, la perizia psichiatrica per stabilire la pericolosità sociale del killer
Saranno Stefano Ferracuti e Giuseppe Sartori, consulenti del tribunale dei Minorenni di Roma, a occuparsi della perizia del 17enne che uccise la ragazza nell’appartamento in cui viveva insieme alla madre, per poi avvolgere il corpo in alcuni sacchi neri e lasciarlo in un carrello nei pressi di alcuni cassonetti dell’immondizia.
Il cadavere della giovane Michelle venne, in seguito, ritrovato da un passante, gettando nel terrore l’intero quartiere alla periferia nord-ovest di Roma.
Il lavoro sulla perizia avrà inizio il 13 marzo e la consegna degli esiti dovrà avvenire entro 60 giorni. La verifica avrà il compito di stabilire l’eventuale incapacità d’intendere e di volere del ragazzo al momento dell’omicidio e la sua possibile pericolosità sociale.
La legale della madre di Michelle: “Certi che perizia proverà il pieno possesso di capacità di intendere e di volere”
Il processo al ragazzo ha avuto inizio il 21 febbraio, dopo che i legali del giovane avevano inoltrato la richiesta per il rito abbreviato. Il giovane dovrà rispondere dei seguenti reati:
- omicidio volontario aggravato
- occultamento e vilipendio di cadavere
La disposizione della perizia psichiatrica aveva provocato nella madre della ragazza una reazione molto amara, all’uscita dal tribunale dopo la prima udienza del processo:
“Gli hanno concesso la perizia psichiatrica ma per il pm è una persona normalissima, io sto male in depressione, con gli psicofarmaci”.
Raggiunta telefonicamente da Sara D’Aversa di TAG24, Claudia Di Brigida, legale che assiste la madre di Michelle Causo, ha rilasciato un breve commento sulla disposizione della perizia:
“Siamo soddisfatti per le modalità indicate dal collegio per l’esecuzione dell’incarico e siamo certi che l’esito di questi accertamenti sarà quello di pieno possesso di capacità di intendere e di volere“.
La prossima udienza del processo è fissata per il giorno 29 maggio.