L’Inps è intervenuta per chiarire il calcolo della pensione anticipata flessibile del 2024, anche alla luce delle recenti novità della legge di Bilancio, e dunque quanto spetti al mese di quota 103, per chi scelga questa formula di pensionamento anticipato. Nella nuova circolare emessa a fine febbraio, l’Istituto di previdenza chiarisce, al punto 4, che per effetto di quanto dispone la legge a) numero 4, del comma 139, dell’articolo 1, della legge 213 del 2023 (legge di Bilancio 2024), chi maturi i requisiti della quota 103 – ovvero l’età di almeno 62 anni unitamente a 41 anni di contributi – si vede riconosciuto un trattamento di pensione determinato secondo le regole del sistema contributivo secondo le regole delineate dal decreto legislativo numero 180 del 1997.
Ciò significa che, differentemente dallo scorso anno, il metodo di calcolo della futura pensione per chi maturi l’anticipata flessibile, è quello contributivo, alla stregua di quanto avviene per i lavoratori contribuenti in data successiva al 31 dicembre 1995. Tale calcolo opera anche se, nel caso dei quota 103, siano presenti periodi di versamenti precedenti al 1996 che fanno parte, dunque, del sistema previdenziale “misto”. Nella circolare, l’Inps chiarisce anche altri aspetti del calcolo della pensione, tra i quali i tetti di importo mensile oltre i quali si perde parte del trattamento.
Calcolo pensione anticipata flessibile 2024, quanto spetta al mese di quota 103?
Nuove indicazioni da parte dell’Inps sulla pensione anticipata flessibile 2024 e, in particolare, sul metodo di calcolo della futura pensione. Nella circolare numero 39 di fine febbraio 2024, l’Istituto di previdenza chiarisce che, chi maturi e scelga di uscire quest’anno con la quota 103, dovrà considerare il ricalcolo dell’importo mensile del trattamento con il metodo contributivo.
Ciò determina una stratta sull’importo spettante mensilmente, in quanto il sistema previdenziale contributivo – metodo di calcolo della quota 103 del 2024 – è meno vantaggioso rispetto al metodo “misto” che è il meccanismo di provenienza di chi maturi i requisiti per la pensione anticipata flessibile.
Contributi validi per le pensioni a quota 103
Ulteriore precisazione da parte dell’Istituto di previdenza è quella relativa alla mancata valorizzazione dei contributi volontari ai fini della pensione con quota 103 (comma 7 dell’articolo 1 della legge numero 335 del 1995), mentre quella accreditata per periodi di lavoro precedenti il raggiungimento del 18esimo anno di età si moltiplica per 1,5. Non trova applicazione, pertanto, quanto prevede l’articolo 22 della legge 30 aprile 1969, numero 153, di cui al paragrafo 1-15 del messaggio dell’Inps numero 1551 del 2019.
Per i lavoratori che abbiano versato all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), si computa tutta la contribuzione figurativa, inclusa quella relativa ai periodi di disoccupazione e di malattia (o equiparati).
Calcolo pensione anticipata, qual è il limite del 2024 dell’importo fino a 4 volte il trattamento minimo Inps?
Oltre al ricalcolo contributivo della pensione a quota 103, un nodo che ha destato ulteriori perplessità della normativa del 2024 riguarda il tetto di quattro volte il trattamento minimo riconosciuto quale importo lordo massimo di pensione pagato dall’Inps. Rispetto allo scorso anno, dunque, la legge di Bilancio 2024 prevede una stretta più decisa, passando da un tetto di cinque volte il trattamento minimo a quattro volte.
Ciò significa che l’importo massimo che si può percepire con la quota 103 nel 2024 è pari a 2.394,44 euro. Tale riduzione si applica ai pagamenti di tutto il periodo di pensionamento anticipato rispetto alla pensione di vecchiaia. Al raggiungimento dei requisiti di quest’ultima formula di pensione, l’importo mensile sarà aggiornato all’effettiva contribuzione vantata dall’ex lavoratore.
Pertanto, all’età di 67 anni – salvo i futuri aggiornamenti dell’età per effetto dell’indicizzazione del requisito anagrafico alla speranza di vita dal 2027 – l’Inps paga l’intero importo della pensione tempo per tempo perequato.