Le regole sul nuovo concorso della magistratura tributaria 2024 sono arrivate con l’approvazione del Decreto PNRR, da parte del Consiglio dei Ministri, il 26 febbraio 2024.
Il concorso prevede la selezione di 146 magistrati da inserire presso le corti di giustizia tributaria di I e di II grado. Il concorso sarà indetto entro l’inizio del mese di giugno 2024.
Nel testo, forniremo una breve guida sulle regole del concorso, partendo dai requisiti di accesso, per poi spiegare come si svolgono le prove e le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande.
Concorso magistratura tributaria 2024
Nel Decreto PNRR sono contenute le regole del nuovo concorso magistratura tributaria 2024. Il testo fornisce tutte le indicazioni circa le modalità di selezione di 146 unità da assumere presso le corti di giustizia tributaria di I e di II grado.
È prevista l’assunzione di 146 nuovi giudici, di cui:
- 68 stabiliti nel Decreto PNRR 2024;
- 78 non assegnati alla magistratura professionale con la Legge n. 130/2022.
Tutti coloro che supereranno le prove selettive dovranno effettuare un tirocinio di sei mesi presso la Magistratura tributaria.
Requisiti di accesso
Per partecipare al concorso è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
- Diploma di laurea in giurisprudenza, Laurea magistrale in Scienze dell’economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77);
- Cittadinanza italiana;
- Possesso dei diritti civili;
- Avere condotta incensurabile;
- Non essere stati dichiarati per tre volte non idonei al concorso per esami per magistrati tributari.
Oltre ai suddetti, è richiesto il possesso di tutti gli altri generici requisiti previsti da tutti i concorsi pubblici.
Prove d’esame
La procedura selettiva si articola in tre prove d’esame:
- Preselettiva;
- Scritta;
- Orale.
La prova preselettiva è composta da 75 domande a risposta multipla da risolvere in 60 minuti. Le materie oggetto della prova sono diritto civile, processuale civile, tributario, processuale tributario e commerciale.
Alla prova scritta può accedere un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso: quindi, 438 candidati.
La prova scritta prevede la redazione di due elaborati. Le materie oggetto degli elaborati sono diritto civile e tributario e la scrittura di una sentenza tributaria. Possono accedere alla prova orale solo coloro che ottengono almeno 18/30 punti in ciascun elaborato.
Per quanto riguarda, infine, la prova orale, si sofferma sulle materie in elenco:
- Diritto tributario e processuale tributario;
- Diritto civile e processuale civile;
- Diritto penale tributario;
- Diritto costituzionale e amministrativo;
- Diritto commerciale;
- Diritto dell’Unione europea;
- Contabilità aziendale e bilancio;
- Elementi di informatica giuridica.
Infine, è anche presto il colloquio in una lingua straniera, scelta fra inglese, spagnolo, francese e tedesco.
Superano la prova i candidati che totalizzano almeno 6/10 in ciascuna delle materie oggetto della prova. Inoltre, è necessario ottenere almeno la sufficienza nel colloquio svolto nella lingua straniera.
Presentazione delle domande
Ancora non si hanno precise istruzioni sulle modalità di presentazione delle domande. Probabilmente, come per tutti i concorsi, si dovranno presentare telematicamente, tramite la piattaforma per il reclutamento InPA.
Per accedere alla piattaforma InPA, i candidati devono essere in possesso dello Spid, Cie o Cns. Inoltre, è necessario il possesso di un indirizzo personale Pec.
È previsto anche il pagamento di una tassa di concorso, ovvero un contributo alle spese, pari a 50 euro. La tassa deve essere corrisposta contestualmente alla presentazione della domanda.
Il bando di concorso sarà pubblicato sulla piattaforma InPA, dove saranno indicate, con più precisione tutte le istruzioni sulla presentazione delle domande e i termini da rispettare.
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