È ufficiale: i funerali di Alexei Navalny si terranno venerdì prossimo in una chiesa a Mosca. A dare la notizia è stata oggi Kira Yarmish, ex portavoce dell’attivista. A seguire, il corpo del dissidente russo, deceduto lo scorso 16 febbraio in circostanze misteriose, verrà sepolto nel cimitero Borisovskoe.

Funerali Navalny venerdì a Mosca: la cerimonia

Fino a pochi giorni fa non si sapeva nemmeno dove fosse il cadavere del dissidente russo. Dopo la morte avvenuta nella colonia penale di Kerp, in Siberia, dove era detenuto da diverso tempo, la madre, la moglie, l’intera famiglia e tutti i sostenitori dell’attivista avevano puntato il dito, ancora una volta, contro il presidente Vladimir Putin e le autorità russe.

Avevano accusato il governo di trattenere e “continuare a torturare” il corpo ormai senza vita del politico, da sempre un grande rivale di Putin e del suo governo. Poi è arrivata la notizia della restituzione del cadavere di Navalny alla famiglia, ma non senza problemi e punti oscuri da chiarire.

Subito la famiglia e i colleghi del dissidente russo si erano dati da fare per organizzare le esequie dell’uomo. Come riferito però dalla sua portavoce, nessuna agenzia funebre, né pubblica né privata, sembrava voler prendersi carico di questo funerale.

Kira Yarmish sui social aveva raccontato di aver contattato agenzie, siti commerciali e sale funebri, aggiungendo che tutti si erano rifiutati e le avevano dato un riscontro negativo. Secondo quanto riferito, alcuni avrebbero detto che non avevano spazio, altri non avevano tempo, altri addirittura si rifiutavano di menzionare il nome dell’attivista russo.

La portavoce di Navalny ha riferito inoltre che in un posto le è stato detto direttamente che alle agenzie funebri era “proibito” lavorare con loro.

Questa mattina però, mercoledì 28 febbraio 2024, è arrivata la buona notizia. I funerali del dissidente si terranno venerdì prossimo alle 14 (ora locale) presso la chiesa dell’Icona della madre di Dio nel quartiere di Maryno, a sud est di Mosca.

A comunicarlo è stata sempre Kira Yarmish. Poco dopo, attorno alle 16 del pomeriggio, Navalny verrà sepolto al cimitero Borisovskoe. Lo ha fatto sapere il direttore della Fondazione contro la corruzione, Ivan Zhdanov.

Nell’annuncio pubblico il direttore ha ricordato le difficoltà dell’entourage dell’attivista russo a trovare una sala disponibile per la cerimonia funebre dell’uomo.

Attese migliaia di persone a Mosca: possibile manifestazione

I funerali di Alexei Navalny, scomparso lo scorso 16 febbraio, potrebbero trasformarsi in una manifestazione di massa. Il rischio c’è. Si attende infatti la partecipazione di migliaia e migliaia di persone, provenienti non solo dalla Russia, ma anche da altre parti del mondo.

Ciò sembra destare non poca preoccupazione al Cremlino e a Vladimir Putin. Ricordiamo che le prossime elezioni presidenziali si terranno il 17 marzo. Mancano pochi giorni. Ebbene, proprio questo evento potrebbe trasformarsi in qualcosa di più di un momento di ultimo saluto.

Il prossimo venerdì potrebbero esserci iniziative, manifestazioni e cortei nelle vicinanze della chiesa dell’Icona della madre di Dio nel quartiere di Maryno, a sud est della capitale russa, dove appunto si terranno le esequie dell’attivista.

Nel frattempo Mosca si sta preparando a stringere la morsa. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha definito “provocatori” gli appelli e gli incitamenti da parte dei sostenitori di Navalny nel compilazione di protesta.

Secondo Peskov, queste sarebbero delle azioni che invitano a “violare le leggi russe”. Il portavoce del presidente russo, di conseguenza, ha intimato possibili “ripercussioni legali” per tutti coloro che decideranno di reagire “in qualche modo” agli appelli lanciati negli ultimi giorni da queste persone.

Dall’altro lato la scomparsa in circostanze misteriose del dissidente russo ha continuato e sta continuando a tenere accesi molti dubbi in Russia e in altri Paesi del mondo, Italia compresa. I riflettori su questo personaggio si erano accesi ormai qualche anno fa quando era stato arrestato e anche avvelenato.