“La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile.”

Sono le parole della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intervenuta sui possibili scenari futuri del conflitto ucraino. Misura e sceglie con cura le parole, ma l’utilizzo nella stessa frase di termini come “guerra” e “imminente”  non sembra casuale, come la scelta dei termini non lo è mai in politica.

Non può essere un caso, ad esempio, il fatto che tali parole siano state pronunciate all’indomani dell’ipotesi dell’invio di truppe a Kiev da parte del Presidente francese Emmanuel Macron, bocciata da tutti i paesi della Nato. Intanto la Cina invia il suo delegato a Kiev per “allentare le tensioni”.

Presidente Ue von der Leyen: “Minaccia guerra non imminente ma possibile. Non lasceremo che la Russia vinca”

Preoccupano le sorti della guerra in Ucraina e l’ipotesi che la Russia possa uscirne vincitrice. Parole che lasciano trasparire tutta la fase delicata che sta attraversando il conflitto è la necessità di maggiore incisività nel sostegno a Kiev.

“La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile. I rischi di una guerra non dovrebbero essere esagerati, ma dovrebbero essere preparati. E tutto ciò inizia con l’urgente necessità di ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri”.

Ha detto Ursula von der Leyen nel suo intervento in a plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.

“La semplice verità è che non possiamo permetterci il lusso del comfort. Non abbiamo il controllo sulle elezioni o sulle decisioni in altre parti del mondo. E semplicemente non abbiamo il tempo di aggirare la questione”

ha denunciato e poi ha aggiunto:

“Il costo dell’insicurezza – il costo di una vittoria russa – è di gran lunga maggiore di qualsiasi risparmio che potremmo realizzare ora. Ecco perché è giunto il momento che l’Europa faccia un passo avanti. Con o senza il sostegno dei nostri partner, non possiamo lasciare che la Russia vinca.”

La presidente della Commissione Ue: “Potenziare la capacità industriale della difesa”

A riguardo la presidente della Commissione Ue ha annunciato l’istituzione di un Ufficio per l’innovazione della difesa a Kiev e l’individuazione di novi progetti di difesa europei di interesse comune.

“Ci concentreremo sull’innovazione per garantire all’Europa un vantaggio nelle nuove tecnologie, che vediamo impiegate in tutto il mondo in diversi conflitti. Ciò significa potenziare la nostra capacità industriale della difesa nei prossimi cinque anni”.

Von der Leyen: “Utilizzare beni russi congelati per acquistare attrezzature militari Ucraina”

Ritornando alla guerra in Ucraina, Ursula von der Leyen ha lanciato l’ipotesi di aprire un ragionamento sull’utilizzo degli extraprofitti dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente attrezzature militari per l’Ucraina.

“Non potrebbe esserci simbolo più grande e utilizzo migliore di quel denaro per rendere l’Ucraina e tutta l’Europa un posto più sicuro in cui vivere”.

Cina in campo: delegato a Kiev per “placare la tensione”

A riprova delle preoccupazioni intorno agli sviluppi del conflitto in Ucraina anche la decisione della Cina di inviare a Kiev l’inviato Li Hui per placare le tensioni con la Russia.

Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato:

“Chiediamo a tutte le parti di raggiungere un consenso e creare le condizioni per allentare le tensioni e facilitare un cessate il fuoco e un cessate il fuoco”. Il viaggio di Li è la seconda fase di una missione diplomatica “per la ricerca di una soluzione politica alla crisi ucraina”.