A inizio 2024 è stato approvato il Ddl Montagna 2024 da parte del Consiglio dei Ministri. Questa legislazione ha lo scopo di rivitalizzare e valorizzare le zone montane, affrontando alcune criticità come lo spopolamento e promuovendo la crescita economica e sociale. Il DDL montagna 2024, infatti, introduce un insieme di incentivi finanziari e fiscali per stimolare investimenti e iniziative imprenditoriali in queste aree, con un focus particolare sui giovani imprenditori.

Ddl Montagna 2024: incentivi per giovani e sviluppo sostenibile

Al centro di questa iniziativa ci sono due principali bonus under 41 montagna, progettati per attrarre e supportare chi ha meno di 41 anni nell’investire nelle comunità montane. Questi incentivi comprendono:

  • Bonus per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili: questo incentivo offre un credito d’imposta per gli interessi passivi su mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili situati nei comuni montani, promuovendo così la residenzialità e la conservazione del patrimonio abitativo in queste zone.
  • Bonus per l’avvio di nuove attività: mirato a sostenere l’apertura di nuove imprese, attività artigianali e professionali nelle zone montane, questo bonus si traduce in un credito d’imposta che facilita l’insediamento di nuovi servizi e iniziative economiche, contribuendo al rilancio e alla diversificazione dell’economia locale.

Ddl Montagna 2024: il quadro normativo

Con un investimento iniziale di 100 milioni di euro per il 2024, destinato a superare il miliardo di euro entro il 2033, il governo dimostra un impegno concreto verso la preservazione e lo sviluppo delle aree montane. Questo finanziamento mira a sostenere non solo la manutenzione del territorio e la tutela dell’ambiente, ma anche a promuovere la cultura, il turismo e la biodiversità, riconoscendo le zone montane come patrimonio di valore nazionale.

Il DDL Montagna 2024 si presenta quindi come una risposta strategica alla crescente necessità di preservare le comunità montane, spesso caratterizzate da un progressivo spopolamento e da una sottovalutazione delle loro potenzialità economiche e culturali. Identificando oltre 4.100 comuni, interamente o parzialmente montani, il disegno di legge punta a un rafforzamento complessivo delle infrastrutture, dei servizi e delle opportunità economiche, assicurando al contempo la protezione dell’ambiente e la promozione del patrimonio culturale unico di queste aree.

La promozione di pratiche economiche rispettose dell’ambiente, unitamente al riconoscimento e alla valorizzazione delle peculiarità culturali e naturali delle zone montane, ha come obiettivo principale quello di costituire un obiettivo fondamentale per garantire un futuro prospero a queste comunità.

Bonus per l’avvio di nuove attività

A partire dal 1° gennaio 2024, giovani imprenditori sotto i 41 anni avranno l’opportunità di beneficiare di un credito di imposta per l’avvio di nuove attività commerciali, artigianali o professionali nei comuni montani. Questa misura, supportata da un fondo di 20 milioni di euro, mira a incentivare l’innovazione e la diversificazione economica nelle zone montane, offrendo un terreno fertile per la nascita di imprese dinamiche e sostenibili.

Bonus acquisto e ristrutturazione casa

Parallelamente, il DDL prevede un sostegno concreto alla residenzialità attraverso un credito di imposta sugli interessi passivi per chi sceglie di acquistare o ristrutturare la propria abitazione principale in un comune montano. Con una dotazione di 16 milioni di euro annui, questo incentivo si rivolge esclusivamente ai giovani al di sotto dei 41 anni, escludendo le proprietà di lusso, e sottolinea l’importanza di rafforzare il tessuto sociale e demografico delle aree montane.

Ddl Montagna 2024: cos’è il Registro nazionale dei terreni silenti

Una delle novità più rilevanti introdotte dal DDL è la creazione del Registro nazionale dei terreni silenti, volto a mappare e recuperare i terreni abbandonati e le proprietà frammentate. Questa iniziativa, promossa dal ministero dell’Agricoltura in collaborazione con le Regioni e gli enti locali, punta a riattivare l’utilizzo agricolo e forestale di questi spazi, contribuendo alla coesione territoriale e alla prevenzione dei rischi ambientali.

Il DDL Montagna 2024 prevede inoltre incentivi per gli imprenditori agricoli e forestali che investono in progetti green. Con un credito d’imposta del 10% su un limite di spesa annuale di 4 milioni di euro, lo Stato incoraggia pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente, promuovendo un’agricoltura e una silvicoltura più responsabili e attente alla conservazione del paesaggio montano.

Ora si attende la definizione dei comuni montani ammessi agli incentivi, un elenco aggiornato che sarà varato attraverso un Dpcm entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.