La Legge di Bilancio attualmente in esame al Senato ha eliminato diversi bonus per il 2024, ma il beneficio sulla Tari, mirato a ridurre i costi per i rifiuti per le famiglie in difficoltà economica, rimane invariato. Questo sconto continuerà a essere applicato per l’intero anno 2024, insieme ai bonus idrico, luce e gas, come parte del bonus sociale destinato ai nuclei familiari con basso Isee.

Sebbene la normativa stabilisca requisiti generali comuni per poter usufruire di questo bonus, l’importo dello sconto non è predefinito e varia da comune a comune. Ogni ente locale ha infatti piena autonomia nella definizione di tale agevolazione.

Quanto deve essere l’Isee per non pagare la TARI nel 2024?

A differenza di altre misure che richiedono una specifica richiesta alle autorità competenti, lo sconto sulla Tari viene automaticamente concesso alle famiglie che soddisfano determinati requisiti reddituali, come previsto dal decreto fiscale del 2021 che ha introdotto il Bonus sociale automatico. La procedura è quindi simile a quella dei bonus idrico, gas ed elettricità, richiedendo solamente di mantenere aggiornato l’Isee, poiché questo parametro viene utilizzato come riferimento.

I requisiti generali per ottenere lo sconto sulla Tari sono i seguenti:

  1. Appartenenza a un nucleo familiare con Isee fino a 8.265 euro;
  2. Limite economico elevato a 20.000 euro per famiglie numerose;
  3. Essere beneficiari del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza.

È importante notare che la Tari è un tributo locale, quindi l’applicazione dello sconto è gestita autonomamente dai vari comuni, che stabiliscono tariffe e esenzioni. Alcuni comuni offrono sconti significativi o esenzioni complete, mentre altri applicano bonus meno rilevanti. Per informazioni dettagliate, è consigliabile consultare il sito ufficiale del proprio comune di residenza.

È possibile ottenere uno sconto sulla Tari anche nel caso in cui si possa dimostrare un servizio insufficiente, ad esempio quando la raccolta dei rifiuti è carente, discontinua o addirittura assente per lunghi periodi.

Rateizzazione Tari

La possibilità di ottenere uno sconto sulla Tari è affiancata dalla facoltà di rateizzare il suo pagamento.

È consentito il pagamento a rate su un importo minimo di 100 euro, a condizione di soddisfare specifici requisiti legali. Tra questi, rientra, ad esempio, essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico sulle bollette di luce, acqua e gas. È altresì possibile richiedere la rateizzazione della Tari in situazioni di particolare difficoltà economica, secondo i criteri stabiliti dal proprio Comune, quando l’importo da versare supera del 30% la media delle fatture dei due anni precedenti.

Modalità di pagamento

Indipendentemente dall’ottenimento del bonus, le modalità di pagamento della Tari rimangono invariate. I comuni inviano a tutti i residenti una comunicazione postale con l’importo del tributo e le istruzioni per effettuare il pagamento. Le opzioni principali comprendono il modello F24, il MAV e il bollettino postale. I beneficiari del bonus vedranno già applicato lo sconto sull’importo indicato.

Le stesse modalità di pagamento sono previste anche nel caso di rateizzazione della Tari.