Dopo dei mesi difficili, Rafael Leao sembra essere tornato al centro del progetto Milan quasi un anno dopo il rinnovo che l’ha legato al club fino al 2028. Da stella dello scudetto di due anni fa a protagonista nelle notti di Champions League nella scorsa stagione, l’ex Lille si è consacrato come uno dei pochi top player del campionato italiano. Questa stagione però il feeling con il gol è stato discontinuo e in campionato è ritornato al gol la scorsa domenica contro l’Atalanta dopo ben 155 giorni di assenza.

Dall’altra parte però mai come questa stagione Leao è stato uomo assist. Infatti, in Serie A è il primo in questa speciale classifica insieme al compagno di squadra Olivier Giroud. Se si mettono insieme tutte le competizioni i numeri sono comunque ottimi: trentadue apparizioni, nove gol e otto passaggi decisivi. Inoltre c’è da contare i diversi problemi fisici che hanno frenato il talento lusitano in autunno e che l’hanno messo in ritardo di condizione per qualche gara successiva al rientro.

In attacco comunque Pioli non è rimasto deluso dalla maggior parte dei suoi giocatori: da Giroud che a trentotto anni ha dimostrato sicura affidabilità a Jovic e Okafor che da riserve stanno comunque ben figurando. Sulla fascia parallela a Leao risplende alla grande Pulisic, in netta crescita rispetto alle ultime annate al Chelsea, mentre non sta rispettando le aspettative Chukwueze che in estate potrebbe partire.

Leao: “Il rinnovo con il Milan non è stato un patto economico, ma un patto d’amore”

Nella giornata di oggi, presso lo store Mondadori in Duomo a Milano, Rafael Leao presenterà la sua biografia intitolata “Smile, la mia vita tra calcio, musica e moda“. Un libro in cui l’ex Lille racconterà diversi aneddoti sulla sua carriera e tanto spazio verrà dedicato ovviamente al Milan. Tra i primi racconti trapelati c’è quello sul rinnovo della scorsa estate con il club sette volte campione d’Europa. Ecco un breve estratto:

C’è voluto un po’ di tempo, ma alla firma il mio pensiero è stato chiaro: non è un patto economico, ma un patto d’amore. Chiunque vorrebbe giocare nel Milan. Volevo rimanere per completare un periodo di crescita che avevo iniziato e per far vedere quanto ancora potevo dare come calciatore e come uomo – spiega il numero 10 portoghese nel suo libro – La vittoria dello Scudetto mi aveva mostrato quanto era bello vincere come collettivo. Il mio rinnovo non è mai stato un tira e molla per questioni di soldi, come molti hanno detto e non avevo nemmeno dubbi sulla direzione tecnica che stava prendendo la squadra“.

Nel libro si cita anche il rapporto di Leao con Furlani e Cardinale:

Devo ringraziare certamente Giorgio Furlani. È una grande persona, ci parliamo spesso; lui cerca sempre di parlarmi in portoghese. La sua presenza e il suo supporto costante mi aiutano a vincere dentro e fuori dal campo, oltre che a crescere come persona. Stessa cosa devo dire di Gerry Cardinale: ogni volta che mi vede parliamo e si vede che lui mi vuole bene e vuole che resti al Milan”.

Milan, la crescita di Leao nelle ultime gare

Con l’obiettivo scudetto ormai sfumato, il Milan ora deve provare a chiudere la stagione in Serie A nella posizione più alta possibile e tentare di conquistare l’Europa League (trofeo mai vinto nella storia della società). Tra i giocatori più in palla al momento c’è sicuramente Leao che viene da tre gol e un assist nelle ultime cinque gare tra campionato e coppa. Insieme a Loftus-Cheek il lusitano è l’uomo chiave del 4-2-3-1 di Pioli e le prossime gare contro Lazio e Slavia Praga saranno una crocevia importante per la stagione dei diavoli.