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Guerra a Gaza, aerei israeliani attaccano vicino Damasco. Gallant: “Tutte le componenti del popolo devono dare il loro contributo “

Prosegue il conflitto in Medio Oriente oggi 28 febbraio 2024. Israele ha preso d’assalto la città palestinese di Jenin, in Cisgiordania. Le principali strade sono state già distrutte e la zona è presidiata da un vasto numero di droni. Intanto continuano le polemiche sulla possibile tregua annunciata dal presidente americano Joe Biden, smentita subito dai vertici di Hamas.

Netanyahu si incontra con inviata dell’ONU Kaag

23:20

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avuto un incontro “produttivo” nel suo ufficio a Gerusalemme con Sigrid Kaag, coordinatrice umanitaria dell’ONU per Gaza. Durante l’incontro, i due hanno discusso delle attuali sfide nella regione e delle possibili soluzioni.

 

netanyahu lula israele

Aerei israeliani attaccano vicino Damasco

22:10

Secondo l’agenzia di stampa siriana SANA, aerei da combattimento israeliani hanno colpito diversi siti vicino a Damasco, causando danni materiali. Fonti militari siriane riportano che gli aerei israeliani hanno lanciato missili dalle alture del Golan e che le difese aeree siriane hanno abbattuto molti di essi. Non ci sono segnalazioni di feriti a seguito degli attacchi.

Aerei Israele attaccano Siria del sud

 

Emendamento pe: “cessate il fuoco immediato a Gaza”

21:00

L’aula di Strasburgo ha approvato l’emendamento presentato dal gruppo della Sinistra sulla salvaguardia dei diritti umani. Si chiede un immediato e permanente cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, al fine di garantire agli abitanti un accesso ininterrotto a cibo e acqua.

Gallant: appello al reclutamento giovani ortodossi

19:20

Il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, ha fatto un appello al reclutamento dei giovani ebrei ortodossi, sottolineando l’importanza della partecipazione di tutti nella situazione attuale di guerra. Gallant ha evidenziato che Israele è lo Stato del popolo ebraico e ha chiesto un contributo unificato di tutti gli strati della società.

“Tutte le componenti del popolo devono dare ora il loro contributo. Dobbiamo concordare il reclutamento nel pubblico ortodosso, in numeri crescenti”.

Amb. Israele: “appello alla solidarietà, che l’Italia continui a sostenere Israele senza cedere”

18:10

L’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, ha lanciato un appello alla solidarietà durante la conferenza stampa per il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Israele. Bar ha criticato il tentativo di impedire espressioni di sostegno verso Israele, auspicando che il Senato italiano e la società nel loro insieme mantengano salda questa “connessione storica.”

Il presidente palestinese incontra il capo dell’UNRWA

16:35

Mahmoud Abbas ha ricevuto il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, presso la sede presidenziale di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.

Abbas, il presidente dell’Autorità Palestinese (Ap), ha respinto quella che ha definito una campagna da parte di Israele per smantellare l’UNRWA con l’obiettivo di porre fine alla questione dei rifugiati palestinesi. Ha sottolineato l’importanza dell’agenzia nel fornire servizi ai rifugiati in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite, secondo l’agenzia di stampa Wafa.

Abbas ha anche insistito sulla necessità di fermare la guerra di Israele a Gaza e di consentire il ritorno sicuro degli sfollati alle loro case, istituire corridoi umanitari urgenti e fornire forniture mediche, acqua, elettricità e carburante.

Francia, Le Maire: ”Inflazione finita, guerre principale preoccupazione”

15:44

Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha parlato a margine del G20 Economia commentando l’impegno sui diversi fronti bellici. “L’inflazione è finita in Europa, negli Stati Uniti e altrove. Ora le principali preoccupazioni sono le tensioni geopolitiche, in Ucraina, nel Mar Rosso, in Medio Oriente, che costituiscono la principale preoccupazione”, ha dichiarato.

Brasile, Lula: “Netanyahu sta commettendo un genocidio”

14:48

Lula visita Roma

Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, è tornato a parlare della guerra in Medio Oriente e ha attaccato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. “Voglio dirlo forte e chiaro. Netanyahu – ha sottolineato Lula in un’intervista – sta commettendo un genocidio. So distinguere tra l’atteggiamento di un popolo e le azioni di un governante“.

Il capo di Hamas Haniyeh: “Aperti ad accordo ma pronti a combattere”

13:50

La possibile tregua tra Israele e Hamas continua a tenere banco in Medio Oriente. Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha sottolineato come il gruppo “mostra flessibilità nei colloqui” con gli oppositori ma, allo stesso tempo, “è pronto a continuare a combattere“. Le sue parole sono arrivate durante un discorso televisivo a Beirut.

Rafah, gli abitanti protestano contro l’aumento dei costi

12:45

Gli abitanti di Gaza stanno bruciando pneumatici nel corso di una protesta nella città meridionale di Rafah contro l’aumento dei prezzi. I costi per i civili di Gaza stanno aumentando vertiginosamente a causa della scarsità di rifornimenti. Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite 2,2 milioni di persone a Gaza sono sull’orlo della carestia.

Save the Children: “A Gaza i bambini muoiono di fame”

12:00

Save the Children ha lanciato un appello per le preoccupanti condizioni di salute dei bambini a Gaza. Alexandra Saieh, responsabile delle politiche umanitarie di Save the Children, ha sottolineato come i più piccoli stiano morendo di fame mentre gli aiuti alimentari si trovano appena oltre il confine.

Non ci sono quasi più aiuti – ha scritto su X – e non arriva loro nulla. I bambini muoiono di fame mentre camion pieni di cibo sono parcheggiati letteralmente a poche miglia di distanza in attesa di entrare“.

Hamas, il bilancio dei morti a Gaza sale a 29.954

11:08

Arriva il consueto bilancio delle vittime in Medio Oriente. Il ministero della Sanità a Gaza, guidato da Hamas, ha aggiornato il numero delle vittime, sottolineando che sono 29.954 i morti nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto.

Hamas rifiuta la proposta di tregua

10:20

La guerra in Medio Oriente è destinata a proseguire. Hamas ha rifiutato la proposta di accordo per un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi presentata da Israele. A riferirlo è la radio dell’esercito israeliano, che sottolinea come i rappresentati di Hamas l’abbiano definita “un documento sionista”. Secondo Hamas, inoltre, il documento non include il pieno ritorno dei residenti sfollati nel nord di Gaza.

Domani l’incontro tra Hamas e Fatah

9:27

Domani avverrà un incontro tra Hamas e Fatah, l’organizzazione paramilitare palestinese. Il faccia a faccia avrà luogo a Mosca e gli argomenti sul piatto saranno la formazione di un governo palestinese unificato e la ricostruzione di Gaza. La notizia è stata resa nota dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti e confermata dal viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov.

Gaza, altri 2 soldati israeliani morti in battaglia: bilancio a 242

8:30

L’esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento di due soldati nel nord di Gaza. Il portavoce militare ha sottolineato che si tratta di Iftah Shahar e di Itai Seif. Dopo questi due decessi il bilancio dei soldati morti in battaglia è di 242 dallo scorso 7 ottobre.

Mar Rosso, nave tedesca respinge un attacco degli Houti

7:42

La fregata tedesca “Hessen” ha respinto per la prima volta un attacco del gruppo di ribelli yemeniti Houthi nel Mar Rosso. La nave, che ha il compito di proteggere e supervisionare il traffico mercantile, ha abbattuto due droni che si stavano avvicinando in modo minaccioso. L’operazione rientra nella missione avviata lo scorso venerdì dalle forze tedesche.

Cisgiordania, l’esercito d’Israele assalta Jenin

7:20

L’esercito israeliano sta assaltando la città palestinese di Jenin, in Cisgiordania, con droni e armamenti pesanti. L’agenzia di stampa Tass ha sottolineato che le ostilità si sono intensificate durante la notte e attualmente l’allarme è alto. Le infrastrutture sono state distrutte dai bulldozer e le forze d’Israele tengono sotto controllo la zona grazie all’aiuto di numerosi droni.