Il campo largo è l’antidoto per battere la destra ma è difficile trovare sempre convergenza. Il presidente dei 5S Conte parla delle difficoltà a trovare un’intesa con il Partito Democratico in Basilicata e Piemonte. Spazio anche all’atteggiamento della presidente del Consiglio e alla vittoria in Sardegna di Alessandra Todde nel corso di un’intervista a ‘Porta a Porta’ su Rai 1 e di un’altra a ‘DiMartedì’ su La7.
Conte dopo le elezioni in Sardegna: “Distanza in Basilicata e Piemonte”
In Basilicata e Piemonte c’è ancora tanto da fare. Conte spiega, dopo la vittoria del campo largo in Sardegna, le difficoltà a emulare lo stesso modello anche in altre regioni che andranno al voto. L’obiettivo per Conte è quello di non costituire un ‘cartello elettorale’ ad ogni costo:
“In Piemonte stiamo lavorando concretamente a temi e progetti ma stiamo incontrando alcune difficoltà a condividere i medesimi obiettivi con le altre forze, in particolare con il Pd. C’è un problema, un ostacolo nei progetti”
Mentre in Basilicata il candidato è stato scelto unilateralmente:
“Io ho sempre detto che si converge prima sui temi, sui progetti, e dopo si trova l’interprete migliore. E’ chiaro che non funziona se io ho di fronte una forza politica che indica prima l’interprete e poi mi chiede di fare l’accordo sui programmi”
La settimana corta
L’ex presidente del Consiglio torna anche sulla settimana corta dicendo che la dilatazione dei tempi di lavoro è inutile e sarebbe meglio trovare un altro approccio. Il M5s condividerà il testo e vuole avviare in via sperimentale il progetto così da arrivare ad un’analisi dei risultati. La settimana corta è al centro del dibattito in molti Paesi europei.
Il commento sulla guerra in Ucraina
“Le libere elezioni, in Italia, non le decide l’Ambasciata americana” spiega Conte parlando dell’atlantismo di Meloni e del centrodestra a ‘DiMartedì‘, in un’altra intervista. Il leader dei Cinque Stelle chiede alla premier di spiegare in Parlamento cosa ha firmato a Kiev, impegnando l’Italia per i prossimi dieci anni. Per Conte il modo migliore per aiutare la popolazione ucraina è di dire a Zelensky che qualche volta può “anche mettere abiti civili, nonostante il suo sia un Paese in guerra“:
“Presentarsi sempre in abiti militari secondo me, anche da un punto di vista dell’immagine. Dobbiamo lavorare per un negoziato di pace l’Ucraina è sotto aggressione ma dopo due anni di guerra, morti, danni, profughi, se si fosse investito in un negoziato di pace avremmo ottenuto risultati ben più importanti”.
In prima serata, Giuseppe Conte ha parlato a ‘Cinque Minuti’ su Rai 1 del campo largo e degli obiettivi del M5s.