La No Tax Area per gli studenti universitari ha origine dalla Legge di Stabilità del 2017, che ha introdotto il cosiddetto Student Act con l’obiettivo di ampliare la platea di beneficiari del Diritto allo Studio. Conosciuta anche come Bonus Università 2024, questa misura consente una riduzione o addirittura l’azzeramento delle tasse universitarie per gli studenti provenienti da famiglie con un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

La No Tax Area, o Bonus Università 2024, si applica a tutte le università e alle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Coreutica e Musicale (AFAM).

Quali sono le fasce ISEE per le tasse universitarie nel 2024?

Gli studenti iscritti al primo anno con un ISEE inferiore a 20.000 euro sono esentati dal pagamento delle tasse universitarie.

Inizialmente, il limite massimo per ottenere l’esenzione era fissato a 13.000 euro, ma durante la pandemia da Covid-19, il Ministero dell’Istruzione ha temporaneamente elevato la soglia a 20.000 euro. Successivamente, è stata concessa agli atenei la libertà di estendere ulteriormente la “no tax area”.

Dal secondo anno fino al primo fuori corso, per mantenere l’esenzione delle tasse universitarie, oltre al valore del reddito, sono richiesti anche alcuni requisiti di merito, come il conseguimento di almeno 10 Crediti Formativi Universitari (CFU) per il secondo anno e almeno 25 CFU per gli anni successivi al secondo.

Per coloro con un ISEE compreso tra 20.000 e 30.000 euro, è previsto un esonero parziale delle tasse universitarie, che varia dal 80% al 10%:

  • 80% per ISEE fra i 20.000 e i 22.000 €;
  • 50% per ISEE fra i 22.000 e i 24.000 €;
  • 30% per ISEE fra i 24.000 e i 26.000 €;
  • 20% per ISEE fra i 26.000 e i 28.000 €;
  • 10% per ISEE fra i 28.000 e i 30.000 €.

Esonero tasse universitarie per merito

L’esenzione delle tasse universitarie può essere ottenuta non solo in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ma anche in virtù dei meriti accademici.

Per i nuovi iscritti al primo anno, il parametro di riferimento è il voto di diploma, il quale deve essere pari a 100/100 o 100 e lode. Negli anni successivi, invece, si considera il numero di Crediti Formativi Universitari (CFU). Tuttavia, è importante notare che restano comunque dovuti l’imposta di bollo e la tassa regionale.

Un’ulteriore possibilità di ottenere l’esenzione delle tasse universitarie è legata a particolari meriti sportivi, come previsto, ad esempio, dalla Sapienza di Roma.

Esonero tasse universitarie causa invalidità

Gli studenti con disabilità, riconosciuti ai sensi della Legge 104/1992 con un grado pari o superiore al 66%, godono di esenzione totale dalle tasse universitarie, sia al primo anno che negli anni successivi, anche in assenza di requisiti ISEE o di merito. Allo stesso tempo, alcune università possono concedere esenzioni, totali o parziali, a coloro che non raggiungono questa percentuale, a loro discrezione.

Altre agevolazioni

Altre agevolazioni sulle tasse universitarie sono previste per chi si laurea entro i tempi previsti, per chi ha un altro membro della famiglia nella stessa università e per gli studenti che lavorano.

Borsa di studio universitaria

Una strada ulteriore per ridurre i costi delle tasse universitarie è rappresentata dall’ottenimento di una borsa di studio. Queste borse, assegnate annualmente da Regioni e altri enti pubblici e privati, seguono criteri di reddito e merito di studio. In alcuni bandi, sono previsti punteggi aggiuntivi per gli studenti fuori sede.

L’Università Niccolò Cusano, anche per il 2024, ha istituito i click days offrendo 180 borse di studio.