Cosa mangiare quando si ha la cistite e cosa evitare per non aumentare l’infiammazione presente. Tutto quello che si deve sapere.

Come e cosa mangiare quando si ha la cistite?

La cistite è un’infiammazione della vescica, spesso causata da un’infezione batterica. È un disturbo comune che può causare dolore e disagio, oltre a sintomi come bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare e sensazione di pressione nella zona pelvica. Una corretta alimentazione può svolgere un ruolo importante nel gestire i sintomi della cistite e promuovere il recupero.

Cosa mangiare quando si ha la cistite?

  • Cibi ricchi di acqua: Alimenti come cetrioli, zucchine, meloni e arance sono ricchi di acqua e possono contribuire a mantenere un adeguato livello di idratazione.
  • Alimenti ricchi di vitamina C: La vitamina C ha proprietà antiossidanti e può aiutare a combattere le infezioni. Fonti di vitamina C includono agrumi, fragole, kiwi, peperoni e broccoli.
  • Yogurt probiotici: Gli alimenti ricchi di probiotici, come lo yogurt, possono aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale e vaginale, riducendo il rischio di infezioni ricorrenti.
  • Cereali integrali: I cereali integrali come riso integrale, quinoa e farro sono ricchi di fibre che possono aiutare a mantenere regolare il transito intestinale e ridurre il rischio di stitichezza, che potrebbe contribuire a peggiorare i sintomi della cistite.

Cosa evitare quando si ha questa infiammazione

Alcuni alimenti possono peggiorare i sintomi della cistite o irritare ulteriormente la vescica. Ecco cosa evitare quando si ha questa infiammazione:

  • Caffè e tè nero: Le bevande contenenti caffeina possono irritare la vescica e aumentare la frequenza urinaria. Si consiglia di limitare il consumo di caffè, tè nero e altre bevande contenenti caffeina.
  • Alimenti piccanti e acidi: Alimenti piccanti, acidi o irritanti come peperoncino, agrumi, pomodori e cibi in scatola possono aumentare l’infiammazione della vescica e peggiorare i sintomi della cistite.
  • Alimenti ricchi di zucchero: Gli alimenti ricchi di zucchero possono favorire la crescita batterica e aumentare il rischio di infezioni urinarie. Si consiglia di limitare il consumo di dolci, bevande zuccherate e cibi processati.
  • Sale e cibi salati: Il consumo eccessivo di sale può causare ritenzione idrica e aumentare la pressione sulla vescica, peggiorando i sintomi della cistite. Si consiglia di limitare il consumo di cibi salati e di evitare l’aggiunta di sale ai pasti.

Cosa si può bere quando si ha la cistite in atto?

Quando si ha la cistite è importante scegliere bevande che non irritino la vescica e contribuiscano a mantenere un adeguato livello di idratazione. Ecco cosa bere e cosa evitare:

  • Da bere: Acqua, tisane senza caffeina, succhi di frutta diluiti e bevande a base di latte vegetale come latte di mandorle o latte di cocco.
  • Da evitare: Bevande gassate, alcoliche, caffè, tè nero e altre bevande contenenti caffeina.

Quali sono i sintomi della cistite da non sottovalutare?

Questa fastidiosa infiammazione alla vescica essere acuta o cronica. Le cause più comuni di cistite includono infezioni batteriche, irritazioni da sostanze chimiche o irritanti, e cambiamenti nell’equilibrio della flora batterica vaginale. I sintomi tipici della cistite includono:

  • Bruciore o dolore durante la minzione;
  • Bisogno frequente e urgente di urinare;
  • Sensazione di pressione o dolore nella parte inferiore dell’addome;
  • Urina torbida o con tracce di sangue;
  • Sensazione di incompleto svuotamento della vescica dopo aver urinato.

Seguire una dieta ricca di acqua, frutta, verdura, cereali integrali e alimenti ricchi di vitamina C può aiutare a ridurre l’infiammazione e supportare il sistema immunitario. Allo stesso tempo, è importante evitare alimenti e bevande che possano irritare ulteriormente la vescica o peggiorare i sintomi. Consultare sempre un medico o un nutrizionista per evitare una cura o una alimentazione fai da te. La cura e l’attenzione devono essere personalizzate a seconda della necessità individuale di ogni soggetto.