Affrontare la questione della retribuzione ideale rappresenta indubbiamente la sfida più ardua durante un colloquio di lavoro. Si tratta di una sorta di enigma esistenziale: se esprimiamo il desiderio di percepire un salario troppo modesto, temiamo di sminuire il valore del nostro contributo e compromettere la possibilità di ottenere una giusta compensazione. Dall’altra parte, se esageriamo nelle richieste salariali, ci preoccupa di non essere in linea con il budget aziendale.
Esiste un compromesso? La risposta, con ogni probabilità, non troverà un consenso universale: è necessario richiedere una cifra distante dal salario considerato perfetto per raggiungere la felicità. In particolare, dovremmo abbassare leggermente le nostre ambizioni economiche.
Quanto deve guadagnare una persona per stare bene?
Diversi studi hanno esplorato la ricerca di quale sia il salario ideale per raggiungere la felicità. La Purdue University ha condotto una ricerca alcuni anni fa intervistando persone provenienti da 164 Paesi, concludendo che la cifra ideale si situava tra i 49.000 e i 61.200 euro. Oltre i 75.000 euro, entravano in gioco fattori che potevano compromettere la felicità.
Allo stesso modo, l’Università di San Diego ha effettuato una ricerca che ha dimostrato come la felicità aumenti in modo più o meno proporzionale al salario, raggiungendo il suo apice intorno ai 75.000 dollari all’anno (circa 69.000 euro), al di là del quale smette di crescere.
Lo stipendio medio nei Paesi più “felici” del mondo
Se si considerano i dati a livello mondiale, è importante tenere presente che uno stipendio a Dubai non può essere paragonato a uno in Costa Rica, né offrire gli stessi benefici. In tal senso, il sito Raisin UK ha analizzato gli stipendi medi dei 20 Paesi più felici del mondo e li ha confrontati con gli indici di felicità. Ne è emerso che lo stipendio medio in tali Paesi è di 70.000 euro. Va sottolineato che il Lussemburgo, con uno stipendio medio di 100.000 euro all’anno e un indice di felicità di 1,5, si colloca al primo posto, mentre l’Italia, con 30.000 euro all’anno e un indice di felicità di 1,2, si trova in coda alla classifica.
In Spagna, lo stipendio medio ammonta ora a 27.500 euro, una cifra quindi distante da quella considerata perfetta, che dovrebbe essere notevolmente superiore. La domanda chiave resta: abbiamo davvero bisogno di 70.000 euro per essere felici in Europa? Forse no. Come spesso sentiamo dire, il denaro non è garanzia di felicità, anche se potrebbe contribuire in parte.