Armi nucleari in Iran: l’AEIA esprime la sua preoccupazione per l’uso corretto del programma da parte di Teheran, a pochi giorni dall’ispezione che avrà luogo negli impianti della Repubblica Islamica.

Armi nucleati in Iran, la preoccupazione dell’AEIA

L’Iran negli ultimi mesi, secondo i dati raccolti in un indagine effettuata dall’AEIA (l’Agenzia Onu per l’Energia Nucleare), avrebbe esponenzialmente accresciuto le sue scorte di uranio, anche se il Paese continua a negare di voler acquisire la bomba atomica.

Il governo di Teheran ribadisce nuovamente che lo sviluppo del programma nucleare avrebbe obiettivi di esclusiva natura civile. L’aumento nel processo di raccolta dell’uranio è significativo: ha superato circa 27 volte il limite previsto dall’intesa stipulata in merito nel 2015 (l’accordo sul nucleare promosso dagli Usa sotto la presidenza di Obama, che prevedeva limiti allo sviluppo nucleare iraniano in cambio di un alleggerimento delle sanzioni, ndr.). Questo livello è ormai molto vicino all’arricchimento necessario per permettere la costruzione di armi nucleari.

Gli scienziati rivelano che per le armi nucleari occorre un accrescimento dell’uranio al 90%, mentre per utilizzare l’energia nucleare a solo scopo civile la percentuale necessaria non supera il limite del 3.67%.
Nei rapporti divulgati dall’AIEA, attualmente gli stock di uranio iraniano includono 712.2 chili di uranio arricchiti a un livello superiore al 20% e 121,5 chili arricchiti al di sopra del 60%. 

La preoccupazione dell’Agenzia sorge soprattutto dalle attività di diluizione, con cui l’uranio arricchito viene miscelato fino a ottenere degli insiemi minori, con un livello arricchimento sempre più vicino al limite che consente di mettere a punto le armi.

Quante centrali nucleari ci sono in Iran?

Le attività legate alla produzione e all’uso dell’energia nucleare in Iran da qualche mese preoccupano gli esperi dell’AEIA, che continuano a monitorare la situazione a Teheran.

In un momento storico così delicato, a causa dell’incessante conflitto tra Israele e Gaza e il protrarsi della guerra in Ucraina, tenere sotto controllo i programmi nucleari rappresenta un lavoro fondamentale, tentando così di scongiurare l’eventuale ipotesi di un drammatico peggioramento degli eventi, qualora l’Iran decidesse di entrare in gioco e calare carte pesanti come le armi più temibili del mondo.

Quante centrali nucleari ci sono in Iran? Al momento, in funzione ce ne sarebbe solamente una, che dispone di un reattore operativo. Alla conta si aggiungono quattro reattori di ricerca, tre ad Esfahan e uno nella capitale dello stato.

L’Agenzia Onu per l’Energia nucleare (AIEA) ha espresso la sua preoccupazione rispetto alla capacità dell’Iran di produrre armamenti nucleari a pochi giorni dall’ispezione che avrà luogo negli impianti della nazione. Il capo dell’Agenzia, Rafael Grossi, ha ribadito le sue remore sullo sviluppo del programma e delle tecnologie affermando che:

“C’è preoccupazione riguardo la correttezza e la veridicità del programma nucleare iraniano. Invitiamo le autorità del Paese a cooperare al 100%, senza ambiguità. Solo attraverso una cooperazione costruttiva e significativa si può arrivare a chiarire la situazione”.