“La responsabilità della sconfitta è del sottoscritto. Non chiederemo il riconteggio delle schede”.
Inizia, il sindaco di Cagliari e candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Sardegna, Paolo Truzzu, la conferenza stampa convocata all’indomani della sconfitta elettorale.
“Questa mattina ho chiamato Alessandra Todde per farle gli auguri e le ho detto che ci vedremo in consiglio regionale”.
Ha detto il candidato di Fratelli d’Italia, annunciando ai giornalisti la sua intenzione di iniziare l’avventura politica in consiglio regionale a capo dell’opposizione. Un’intenzione confermata anche durante la conferenza stampa rispondendo ad una domanda diretta.
“Ho accettato questa candidatura perchè il mio mandato da sindaco era finito. Starò in consiglio regionale”.
Elezioni Sardegna, Truzzu ammette sconfitta: “Responsabilità mia. Non chiederemo il riconteggio delle schede”
Paolo Truzzu è apparso amareggiato, soprattutto per i risultati della sua Cagliari, ma accetta la sconfitta con grande fair play.
Una sconfitta accettata, nonostante lo scarto sia di poco più di 2000 voti, 1800 per la precisione, e nonostante lo scrutinio sia inspiegabilmente ancora in corso. Alle 10,16 di questa mattina, mentre il sindaco di Cagliari teneva la sua conferenza stampa mancavano all’appello ancora 20 seggi.
Il candidato di Fratelli d’Italia ha analizzato il voto di domenica è ha sottolineato gli errori che sono stati commessi in campagna elettorale, primo tra tutti i ritardi con cui è cominciata. In Sardegna, infatti, il centrodestra è arrivato solo all’ultimo all’individuazione del candidato che ha avuto solo un mese per convincere gli elettori.
“Se avessimo deciso prima avremmo avuto più possibilità perchè la differenza è di pochissimi voti. Comunque non partivamo da una condizione di vantaggio.”
Truzzu: “Il voto di Cagliari è stato un voto contro di me”
Paolo Truzzu ha analizzato anche i risultati di Cagliari, un test nel test, un referendum sul suo operato come sindaco.
“Il centrodestra perde nelle grandi città e credo che influisca il voto di Cagliari che è stato un voto contro di me. Ma penso che se avessimo cominciato a lavorare prima staremmo parlando di altro.”
L’ormai uscente sindaco di Cagliari, infine, lancia una frecciatina all’avversaria e ai Cinquestelle sul tipo di campagna elettorale.
“Se avessimo fatto una campagna più aggressiva come ha fatto il M5s, forse avremmo vinto. Io però non farò mai una campagna elettorale contro le persone”.