Bitcoin ha sfondato agevolmente quota 56mila dollari nel corso delle ultime ore. Nonostante alcune previsioni secondo le quali l’icona crypto avrebbe già dato il meglio in vista del quarto halving, i dati reali sembrano andare nella direzione esattamente contraria.
Naturalmente, la nuova fiammata di BTC, che ha collezionato oltre nove punti percentuali di crescita nelle ultime 24 ore e sta proseguendo la sua corsa, ha spinto molti osservatori a chiedersi cosa stia realmente accadendo. Il tutto mentre i detentori del token fanno gran festa.
Bitcoin: a cosa è dovuta questa nuova fiammata?
A fornire il propellente per l’ennesima fiammata della creazione di Satoshi Nakamoto sarebbero stati gli ultimi dati relativi all’economia statunitense. In particolare, quelli concernenti l’indice dei prezzi al consumo (CPI) e di quelli alla produzione (PPI) nel mese di gennaio.
Per quanto riguarda l’indice dell’inflazione al consumo, il dato è cresciuto superando le aspettative degli analisti. A causare questa crescita sono state in particolare le impennate dei prezzi riguardanti i generi alimentari e delle tariffe energetiche. Così come è cresciuta l’inflazione nel commercio all’ingrosso, evidenziando una tendenza inflazionistica lungo l’intera catena di approvvigionamento.
A questi dati si sono poi andati a mixare quelli provenienti dal mercato del lavoro. Anche in questo caso la crescita dei posti di lavoro e dei salari prevista dagli analisti è stata sovraperformata dalla realtà, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto pressoché invariato.
Ad una prima occhiata, quindi, sembrerebbe una situazione favorevole per Bitcoin, che nel corso degli ultimi anni è stato indicato alla stregua di possibile bene rifugio in caso di spinte inflazionistiche. un’indicazione contestata però da più parti, a causa della naturale volatilità delle criptovalute.
Proprio la crescita di BTC, e dell’intero settore, di queste ultime ore, però, da un lato confermerebbe l’indicazione di possibile bene rifugio. Mentre smentirebbe quanto affermato in un rapporto pubblicato da JPMorgan, secondo il quale l’icona crypto avrebbe già dato vita alla bull run collegata all’halving ormai alle porte.
Il parere di Aurelie Barthere
Su quanto sta accadendo è intervenuta anche Aurelie Barthere, Principal Research Analyst presso Nansen, che ha cercato di spiegare la relazione tra dinamiche inflazionistiche e crescita degli asset digitali. Richiesta di un parere in relazione alla popolarità di BTC nei momenti in cui persiste una crescita dei prezzi, Barthere ha fatto presente che la regina delle criptovalute tende invece a dare il meglio quando prevalgono le spinte deflazionistiche. Mentre fatica in contesti inflattivi superiori al 2% su base annua, con una traiettoria in ascesa.
Al momento, l’economia si trova, almeno in apparenza, in una fase di discesa dei prezzi, dopo le fiammate dell’anno passato. In particolare, le aspettative del mercato sarebbero in linea con le indicazioni della Federal Reserve, che prevede tre rialzi dei tassi entro l’anno.
Si tratterebbe quindi di uno scenario in grado di favorire la quotazione di BTC, proprio perché storicamente il token ha cavalcato le spinte alla deflazione. Simili a quelle che si stanno affacciando nelle ultime settimane.
Proprio l’inflazione, di conseguenza, dovrebbe essere osservata con molta attenzione da chi è interessato a investire in Bitcoin e Altcoin. Se dovesse realmente proseguire la discesa dei prezzi degli ultimi tempi si creerebbe uno scenario favorevole per un apprezzamento degli asset virtuali. Occorre sottolineare che, al momento, lo sguardo dei trader si concentra invece su altri catalizzatori di prezzo, come la possibile approvazione di un ETF su Ethereum e il rallentamento della crescita economica.
Un parere, quello di Barthere, che dovrebbe senz’altro essere tenuto in conto dagli investitori. Se è vero che l’halving si avvicina a grandi passi, con i suoi possibili influssi sul prezzo di Bitcoin, limitare la propria analisi sull’opportunità di un investimento su di esso collegandolo esclusivamente a questo evento potrebbe aprire le porte a pessime sorprese.