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Guerra a Gaza, Biden avverte Netanyahu che perderà consensi. La replica del premier israeliano: “Gli americani sono pro Israele”

Prosegue la guerra in Medio Oriente oggi 27 febbraio 2024. A catalizzare l’attenzione sono le parole del presidente americano, Joe Biden, su una possibile tregua temporanea nel periodo del Ramadan. Lo stop rientrerebbe nelle condizioni previste da un accordo stretto in fase di negoziazione. Intanto sul confine del Libano non accenna a fermarsi il duello a colpi di razzi tra Israele ed Hezbollah.

USA: “Il suicidio dell’aviatore è una tragedia”

23:30

È morto Aaron Bushnell, il soldato dell’aeronautica americana, che si è dato fuoco per protestare contro il genocidio a Gaza:

Non sarò più complice del genocidio

Le sue parole prima di darsi alle fiamme nel video pubblicato sui social. Inutile l’arrivo dei vigili del fuoco, degli agenti dei Servizi Segreti e dei soccorsi: l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, ha definito la protesta-suicidio davanti all’ambasciata d’Israele una “orribile tragedia”, e aggiunge:

I nostri pensieri sono con la famiglia del militare in questo momento orribile, orribile, difficile

Miller: “USA al lavoro per risolvere il conflitto diplomaticamente”

22:42

Mentre il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant afferma che Israele continuerà ad attaccare le posizioni di Hezbollah, il portavoce del Dipartimento di Stato degli USA, Matthew Miller, afferma che Washington è al lavoro per risolvere diplomaticamente la crisi tra Libano e Israele:

Non vogliamo vedere nessuna delle due parti intensificare il conflitto nel nord di Israele. Continueremo a perseguire una soluzione diplomatica del conflitto. Abbiamo visto i commenti del ministro della Difesa israeliano, ma abbiamo anche preso atto che ripetutamente il ministro della Difesa e altri funzionari del governo israeliano, compreso il primo ministro, hanno affermato pubblicamente che preferirebbero che la situazione fosse risolta diplomaticamente

Macron: “Insieme al Qatar per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostagi”

21:45

Uno sforzo congiunto quello di Macron e dello sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani per organizzare un cessate il fuoco Israele-Hamas e, così, consentire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza.

Questo il focus del primo giorno della visita di Stato in Francia da parte dell’emiro del Qatar, il Paese che ha svolto un ruolo-chiave nei negoziati fra Hamas e Israele, soprattutto durante il mese sacro ai musulmani del Ramadan.

Per l’emiro e il Presidente francese è essenziale raggiungere “molto rapidamente” un cessate il fuoco. Secondo una dichiarazione del sito ufficiale del Qatar Amiri Diwan, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani ed Emmanuel Macron hanno discusso “delle relazioni di amicizia e cooperazione esistenti tra i due paesi” e di “modi per rafforzarle e svilupparle a tutti i livelli, soprattutto nei campi della politica, sicurezza, economia, investimenti, tecnologia, sanità e istruzione”.

Inoltre, prevista, in collaborazione con la Francia, un’operazione umanitaria congiunta per Gaza:

In attuazione dell’iniziativa di cooperazione, tre aerei appartenenti alle forze armate del Qatar sono arrivati ​​oggi nella città di El Arish, nella Repubblica araba d’Egitto, trasportando 75 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui 10 ambulanze, forniture per ripari e generi alimentari, forniti da parte dello Stato del Qatar e della Repubblica francese, in preparazione del loro trasferimento a Gaza

macron conferenza parigi

Human Rights Watch: “Israele affama i civili a Gaza”

21:35

Dura denuncia di Omar Shakir, direttore della sezione israelo-palestinese presso Human Rights Watch, che ha denunciato lo Stato Ebraico:

Il governo israeliano sta affamando i 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, mettendoli in un pericolo ancora maggiore rispetto a prima dell’ordine vincolante della Corte internazionale sull’invio degli aiuti. Il governo israeliano ha semplicemente ignorato la sentenza della Corte internazionale, e in qualche modo ha addirittura intensificato la sua repressione, con l’ulteriore blocco degli aiuti salvavita

Shakir e l’organizzazione umanitaria ribadiscono che il 26 gennaio 2024 la Corte dell’Aja ha ordinato a Israele di adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari urgentemente necessari, date le difficilissime condizioni della popolazione civile e di riferire sulla sua conformità alle misure specifiche entro un mese.

Omar Shakir

Israele, famiglie degli ostaggi in marcia

21:30

Una maxi marcia per chiedere la liberazione degli ostaggi, un corteo di quattro giorni dal confine con Gaza a Gerusalemme.

Questa è l’ultima iniziativa promossa dalle famiglie degli ostaggi rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre nella Striscia. Lo riporta il sito di notizie israeliano Ynet, che diffonde l’annuncio del Forum degli ostaggi e dei dispersi. L’inizio della marcia è previsto per mercoledì 28 febbraio dalla zona di Re’im, a confine con Gaza, per arrivare poi a Sderot, continuando poi per Kiryat Gat, Beit Guvrin e Beit Shemesh, il corteo finirà sabato prossimo a Gerusalemme.

USA, in arrivo 53 milioni di aiuti a Gaza e Cisgiordania

20:40

Tramite Usaid, gli Stati Unit invieranno ulteriori 53 milioni di dollari in assistenza umanitaria urgentemente alla popolazione di Gaza e Cisgiordania. A dirlo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, che sottolinea l’importanza di questo invio:

Questo porta l’importo totale dei finanziamenti annunciati dal governo degli Stati Uniti dal 7 ottobre a oltre 180 milioni di dollari

Nel frattempo, si solleva l’opinione pubblica che si oppone all’invio degli aiuti: “Prioritaria l’emergenza migranti“.

Prete di Gaza: “Le strade sono cimiteri”

20:32

Il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, ha lanciato un appello sulla situazione tragica della Striscia:

La maggior parte della comunità cristiana nella Striscia di Gaza continua a essere rifugiata nella chiesa cattolica, della Sacra Famiglia, nel quartiere di Zeitoun, a poche centinaia di metri dalla chiesa ortodossa che custodisce le reliquie di San Porfirio. Alcune famiglie cristiane si trovano nel sud della Striscia, sono persone di grande fede, attendono e invocano che questa Via Crucis, questo Calvario di tutti i cittadini, finisca, con la liberazione di tutti quelli che sono privati della libertà, da una parte e dall’altra, e i feriti, decine di migliaia, più di 69mila, vengano curati, e i morti siano sepolti e su possa piangere sulle loro tombe

Padre Gabriel Romanelli è rimasto a Gerusalemme sin dall’attacco del 7 ottobre e non è più potuto rientrare a Gaza, perciò è nella capitale israeliana che, oggi 27 febbraio, ha celebrato la messa per San Porfirio, vescovo di Gaza nel 400.

Colloquio telefonico fra Blinken e il ministro degli Esteri saudita

20:00

Tutte le attenzioni sono su Gaza, ma occorre fare di più: questo l’obiettivo del colloquio telefonico fra il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud. Al centro della telefonata le questioni regionali e in particolare della situazione nella Striscia di Gaza.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, nel colloquio i due hanno dato ampia importanza agli ”sforzi per affrontare questioni umanitarie e di sicurezza”.

Blinken Abu Mazen

IDF: “Hezbollah pagherà caro”

19:45

Il Capo di stato maggiore dell’IDF, Herzi Halevi, ha minacciato Hezbollah:

Hezbollah ha deciso la sera del 7 ottobre di aderire agli attacchi. Per questo deve pagare un prezzo molto alto

Queste le parole di Halevi durante una valutazione presso il quartier generale, secondo quanto riportato dal ‘Times of Israel’. Il Capo di stato ha aggiunto:

L’IDF facendo i passi giusti per consentire a circa 80.000 sfollati israeliani dalle comunità di confine del Libano di tornare alle loro case. Dice che, come risultato delle azioni dell’IDF, Hezbollah non è più vicino al confine

Herzi Halevi

Netanyahu risponde a Biden: “Americani sono pro Israele”

19:31

Il premier israeliano Netanyahu ha risposto al presidente Biden, il quale ha avvertito Israele che il Paese rischia di perdere consensi se non cesserà il massacro dei civili a Gaza.

La maggior parte degli americani parteggia per Israele e non per Hamas

Le parole del premier israeliano, ma dalla Casa Bianca affermano:

Il sostegno del mondo se continua così con questo governo incredibilmente conservatore che hanno

Continua, quindi, il botta e risposta. Così conclude Netanyahu:

Dall’inizio della guerra conduco una campagna diplomatica nell’intento di bloccare le pressioni dirette per concludere anzitempo la guerra e al tempo stesso per ottenere il sostegno a Israele. Abbiamo ottenuto successi non indifferenti in questo campo. Oggi negli Usa è stato pubblicato il sondaggio Howard-Harris secondo cui l’82% del pubblico americano sostiene Israele, ossia 4 su 5 cittadini statunitensi parteggiano per Israele e non per Hamas. Questo ci infonde maggiore forza per continuare la campagna fino alla vittoria assoluta

netanyahu lula israele

 

Italia, sciopero della CGIL per il cessate il fuoco a Gaza

19:32

La CGIL ha promosso uno sciopero nazionale il prossimo 9 marzo 2024, con una mobilitazione a Roma per il cessate il fuoco a Gaza. Nella nota si legge:

Mobilitazione in difesa del diritto di manifestazione, di sciopero e della libertà di associazione e nel tenere vivi i rapporti con il mondo dell’associazionismo e della società civile

E aggiunge:

Una mobilitazione nazionale il 9 marzo 2024 a Roma per il cessate il fuoco, impedire il genocidio, garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, liberare gli ostaggi e prigionieri, la fine dell’occupazione, il riconoscimento dello stato di Palestina sulla base delle risoluzioni Onu e l’organizzazione di una conferenza internazionale per pace e giustizia in Medio Oriente

Gallant: “Hamas e Iran uniti per un secondo 7 ottobre durante il Ramadan”

19:25

Secondo il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, Iran, Hezbollah e Hamas vogliono trarre vantaggio dal Ramadan, per dare il via alla seconda fase del 7 ottobre e “incendiare la terra“.

Il ministro ritiene che:

L’obiettivo principale di Hamas sia quello di prendere il Ramadan, con particolare enfasi sul Monte del Tempio (la Spianata delle Moschee, ndr) e Gerusalemme, e trasformarlo nella seconda fase del loro piano iniziato il 7 ottobre. L’obiettivo principale di Hamas viene amplificato dall’Iran e da Hezbollah

Unrwa: “Non ci sono prove del nostro coinvolgimento nell’attentato del 7 ottobre”, l’Ue conferma

19:00

L’Ue ha dichiarato:

Non abbiamo ricevuto prove a supporto delle accuse di Israele sul coinvolgimento del personale dell’Unrwa negli attacchi del 6 ottobre. In ogni caso, ci deve essere una responsabilità individuale per le violazioni della neutralità dell’Unrwa e non una punizione collettiva

A comunicarlo il commissario Ue per la Gestione delle Crisi, Janez Lenarci, che è intervenuto in Plenaria nel dibattito sulla situazione a Gaza, e ha spiegato che:

L’Unrwa è insostituibile. Ce lo dicono le agenzie dell’Onu presenti a Gaza, il Comitato internazionale della Croce Rossa, le Ong internazionali, tutti questi attori ci dicono che non possono farsi carico del lavoro dell’Unrwa

Janez Lenarcic

La Russa: “Distinguere palestinesi innocenti da pro-Hamas”

17:52

Contiamo che Israele sappia trovare tutti i modi, anche quelli diplomatici, per cercare di riportare a casa tutti gli ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas e sappia distinguere tra gli uomini che seguono, vogliono o accettano Hamas dai palestinesi che incolpevolmente, io penso che ce ne siano, si trovano in quel territorio

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, lo ha dichiarato mentre riceveva a Palazzo Giustiniani alcuni rappresentanti delle comunità ebraiche europee.

La Russa

USA: “Doneremo 53 milioni di aiuti a Gaza e Cisgiordania”

17:44

Dalla Casa Bianca hanno annunciato di voler donare 53 milioni di aiuti a Gaza e Cisgiordania, per arginare l’urgente mancanza di assistenza umanitaria.

Gli aiuti saranno sotto forma di cibo, acqua, alloggi e articoli igienici essenziali. Lo comunica la responsabile di Usaid, Samantha Power, in visita nella regione, sottolineando che:

Bisogna fare molto di più per aumentare la capacità degli operatori umanitari di fornire questi aiuti

OMS: “Chiediamo il rilascio dei paramedici”

17:34

La Mezzaluna Rossa Palestinese e l’Oms hanno lanciato una missione congiunta per raggiungere l’ospedale di Al-Amal, assediato a Khan Younis.

L’obiettivo è quello di trasferire i 24 pazienti tenuti in ostaggio nella struttura, fra i quali una donna in stato di gravidanza, una mamma e un neonato, diversi bambini e feriti gravi.

L’ospedale ha subito 40 attacchi dal 22 gennaio al 22 febbraio, in cui sono rimaste uccise almeno 25 persone. La struttura è in difficoltà, 31 pazienti sono ancora nell’ospedale. I paramedici della Mezzaluna Rossa Palestinese sono stati maltrattati mentre lasciavano Al Amal, nonostante le missioni procedano solo con la piena approvazione del coordinamento e con garanzie di sicurezza. Tre paramedici sono stati arrestati. Da allora uno è stato rilasciato. Chiediamo il rilascio immediato degli altri due e di tutti gli altri operatori sanitari detenuti

Questo l’appello lanciato dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, con un post su X.

Razzi di Hezbollah sulla Galilea

17:25

Sono stati lanciati circa una ventina di razzi dagli Hezbollah verso la Galilea occidentale. È il secondo attacco lanciato oggi dal Libano e mostrato dalla televisione pubblica: vivide le immagini dell’esplosione di uno dei razzi nell’arteria stradale Naharia-Maalot, a breve distanza poco distante dal confine.

Dopo gli attacchi, il partito armato libanese Hezbollah ha dichiarato di esser pronto a cessare il fuoco dal sud del Libano contro Israele, nel caso in cui venga firmato l’accordo fra lo Stato ebraico e Hamas.

Ucciso capo jihadista in Cisgiordania

17:17

Durante il corso di un’operazione militare in Cisgiordania, a Tubas, l’esercito israeliano ha ucciso alcuni palestinesi ritenuti facente parte delle forze armate di Hamas. I soldati israelini hanno ucciso tre palestinesi, tra cui Ahmed Jamal Daraghmeh, alto esponente della Jihad islamica

Il 26enne era comandante del battaglione Tubas e aveva partecipato a numerosi attacchi contro Israele. Gli altri due palestinesi uccisi sono il 32enne Muhammad Samih Bayadseh e il 31enne Osama Jabr Zalat, entrambi armati. Ferito un soldato israeliano.

Contemporaneamente, un ufficiale dell’esercito regolare siriano è stato assassinato, mentre un altro è rimasto ferito durante un attentato dinamitardo, attribuito a Israele.

L’episodio è avvenuto nella regione frontaliera di Qunaytra, sulla strada che collega Nasiriya a Ghadir al Bustan. L’ordigno è esploso al passaggio dei due veicoli su cui viaggiavano i due ufficiali, che facevano parte della 112a Brigata di stanza sul Golan, più volte definita da Israele come una forza militare di Damasco che collabora con gli Hezbollah filo-iraniani.

Biden: “Governo di estrema destra di Netanyahu farà perdere consensi a Israele”

17:10

Il governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu farà perdere a Israele il sostegno internazionale

Così il presidente Joe Biden ha avvertito Israele in un’intervista alla Nbc, e ha aggiunto:

Israele ha avuto il sostegno schiacciante della stragrande maggioranza delle nazioni. Se continua così con questo governo incredibilmente conservatore che hanno, con Ben-Gvir e altri… perderanno il sostegno di tutto il mondo, e questo non è nell’interesse di Israele

Biden

Houthi: “Non rivendichiamo alcun atto di sabotaggio”

16:45

Arriva la smentita ufficiale del movimento armato Houthi, che ha dichiarato di non aver nessun coinvolgimento nel presunto danno ad alcuni cavi per le telecomunicazioni che passano nel Mar Rosso.

Alla tv di Stato yemenita, il portavoce degli Houthi ha detto che le forze:

Non sono coinvolte in alcun atto di sabotaggio di cavi e di altre infrastrutture di telecomunicazione nel Mar Rosso

Houthi

Aiuti umanitari a Gaza: dall’Egitto primo lancio aereo

16:31

Si cerca in tutti i modi di portare gli aiuti umanitari a Gaza, dove la popolazione civile sta morendo di fame e vive in condizioni difficilissime. Dall’Egitto il primo lancio aereo di aiuti sulla Striscia, in collaborazione con Emirati Arabi Uniti e Giordania. Annuncia la notizia l’agenzia al-Qahera, che spiega che i tre Paesi hanno raccolto 45 tonnellate di aiuti e li hanno lanciati nella parte settentrionale di Gaza.

Programmato un secondo lancio di 50 tonnellate.

L’agenzia Petra, su nota ufficiale dell’esercito di re Abdallah, ha dichiarato che:

La partecipazione del re conferma la continua posizione della Giordania al fianco dei fratelli palestinesi, nel fornire aiuti con tutti i mezzi disponibili al popolo di Gaza

Israele pronto a rilasciare 15 palestinesi accusati di terrorismo

15:38

Come riportato dal New York Times Israele starebbe valutando il rilascio di 15 prigionieri palestinesi attualmente detenuti per terrorismo. Si tratta di una proposta che mira ad uno scambio: Hamas, a sua volta, dovrebbe rilasciare 5 soldatesse imprigionate a Gaza. L’apertura sarebbe arrivata durante i colloqui di Parigi della scorsa settimana.

Hamas, bozza di tregua: 40 ostaggi per 400 palestinesi

14:30

Una tregua di 40 giorni. È questo il fulcro della bozza di accordo inviata a Hamas a cui si aggiunge un altro punto fondamentale: lo scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a 1. Hamas, come riporta l’agenzia Reuters, dovrebbe liberare 40 ostaggi in cambio di 400 palestinesi. All’interno della trattativa rientra anche la riapertura degli ospedali e la possibilità per i residenti di Gaza di tornare a casa.

Crosetto: “Si estende la minaccia Houthi, ora è globale”

13:25

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato della situazione in Medio Oriente a margine della cerimonia del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa.

“Non si tratta più solo della sicurezza dei trasporti navali ma della sicurezza tout court, visto che pare le intenzioni degli Houthi siano quelle di aumentare il livello di attacchi. L’Italia – ha sottolineato il ministro – da anni attraverso le missioni internazionali ha assunto una rilevanza nel panorama internazionale. Ora se ne sono aggiunte due, una nella striscia di Gaza a carattere soprattutto umanitario e l’altra per la sicurezza nel Mar Rosso che diventerà vitale nei prossimi mesi, come dimostrano anche le notizie di oggi”.

Gaza, il bilancio delle vittime sale a 29.878

12:40

Sono 29.878 i morti e 70.215 i feriti da inizio della guerra in Medio Oriente. Il bilancio è stato diffuso dal ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas. In 24 ore sono morte almeno 96 persone e 172 sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza.

Hamas: “Biden ipocrita, vuole salvare la faccia a Israele”

11:30

Continuano a tenere banco le parole di Joe Biden sull’imminente tregua tra Israele e Hamas. Fonti israeliane hanno sottolineato come non si capisca “su cosa si basi l’ottimismo del presidente americano”. Più duro l’intervento di Hamas, che ha accusato Biden di ipocrisia.

“La bozza per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza elaborata ai colloqui di Parigi è una proposta americana e punta a salvare la faccia a Israele. Joe Biden fa ipocrisia politica e partecipa all’uccisione dei palestinesi”, ha ribadito Osama Hamdan, esponente del braccio politico di Hamas.

Hamas: “Le affermazioni di Biden sulla tregua sono premature”

10:20

Un funzionario di Hamas è intervenuto ai microfoni di Reuters commentando le parole del presidente degli Usa, Joe Biden, riguardo un’imminente tregua delle ostilità in Medio Oriente. “I commenti di Joe Biden su una tregua a Gaza – ha sottolineato – sono prematuri e non corrispondono alla situazione reale sul terreno. Ci sono ancora grandi lacune da colmare nell’accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco“.

Usa, raid contro gli Houti: distrutti 4 droni

9:22

Tre droni aerei e uno navale appartenenti agli Houti sono stati distrutti dalle truppe americane. Abbattuti anche due missili antinave cruise. Come sottolineato dal Centcom, il gruppo dei ribelli yemeniti era pronto a utilizzarli negli attacchi del Mar Rosso.

Israele, decine di razzi dal Libano in Alta Galilea

8:30

Decine di razzi sono stati lanciati dagli Hezbollah del Libano in Alta Galilea, nel nord di Israele. Le sirene di allarme hanno accompagnato i raid e al momento non si hanno ancora notizie riguardo possibili vittime o feriti. L’offensiva rientra all’interno delle tensioni crescenti tra Israele e gli Hezbollah.

Cisgiordania, tre palestinesi uccisi nei raid israeliani

7:45

Tre palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata martedì mattina. La notizia è stata resa nota dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA.
Dal 7 ottobre almeno 400 palestinesi sono morti negli scontri con le forze israeliane in Cisgiordania.

Biden: “Israele fermerà le operazioni a Gaza durante il Ramadan”

7:20

Biden

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato un imminente cessate il fuoco da parte di Israele. Il numero uno della Casa Bianca ha sottolineato che lo stop, in programma nel periodo del Ramadan, fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione.

“Israele cesserà le operazioni  a Gaza durante il Ramadan. Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi”, ha detto Biden in un’intervista rilasciata alla Nbc.