Matilde Brandi si prepara al debutto di Hairspray, al Teatro Nazionale di Milano, con la regia di Denny Lanza, in scena dal 28 febbraio al 3 marzo, dove sarà Velma Von Tussle. “Interpreto il ruolo di una pasticciona, cattiva, che fa ridere – ha spiegato a That’s Amore su Radio Cusano Campus – chi non vorrebbe fare la cattiva una volta nella vita! Di mio, sono una persona tranquilla del segno dei Pesci, sono buona, ma se mi rompi le scatole perdo la pazienza, e dopo un pò esplodo. Il ruolo nel musical mi diverte moltissimo, è un mix di canto, ballo e recitazione, poi i ragazzi sono tutti bravissimi.”

Matilde Brandi, a teatro con Hairspray: “Le mie figlie verranno a Milano più che altro per fare shopping”

Alla prima a Milano, potrebbero esserci le due figlie nel parterre, anche se non sembrano interessate al lavoro della madre. “Alle mie figlie non importa niente di quello che faccio, come tante diciottenni, hanno altro a cui pensare. In questo musical non mi hanno vista, dubito verranno a vedermi, penso più che altro raggiungeranno Milano per fare shopping – ha detto la ballerina durante l’intervista realizzata da Annalisa Colavito, Arianna Ciampoli e Manuel Bartolini – le chiamo Pink e Black: una è tutta rosa, l’altra tutta nera. Come i colori che mi appartengono di più.”

Le mie figlie sono, caratterialmente, l’una opposta all’altra

E sul pink e il black ha aggiunto: “il nero è tornato di moda, nella valigia per Milano ho messo tutto nero – ha aggiunto Matilde, su Radio Cusano Campus – hanno il loro bel carattere, fino a qualche anno erano simili, adesso sono l’una opposta all’altra. Mi somigliano molto esteticamente. A Verissimo una settimana fa mi hanno fatto un grande complimento dicendo che eravamo tre sorelle, sono molto sensibili come me, ma è una sensibilità non sempre buona: alle volte noi donne piangiamo anche se vediamo una formichina per strada da sola. Mi somigliano caratterialmente, nel bene e nel male.”

La danza è disciplina e fatica

Da brava, ha tentato di instradarle nel mondo dello spettacolo e della danza “avendo una scuola, le ho costrette, anche se è una brutta parola, a seguire i corsi. E’ importante imparare la postura, l’eleganza della ballerina: una ha continuato per metà l’altra per niente. Non ci pensano a fare questo lavoro. Buon per loro: è giusto che scelgano liberamente quello che vogliono fare – ha affermato alla vigilia del compleanno – i figli alle volte seguono i genitori, ma non è il mio caso, le mie proprio no, non se la sentono: la danza è disciplina, fatica.”

I sogni si avverano se ci credi

La cantante e ballerina, intervenuta all’interno della rubrica musicale Una vita tre canzoni, si è raccontata attraverso tre brani musicali. Le abbiamo chiesto quali sono le canzoni più importanti della sua vita, il primo brano scelto, R. Kelly, I Belive I Can Fly, è una canzone che fa pensare all’importanza di credere nei sogni. “I sogni si avverano se ci credi, ho fatto la televisione più bella, ai tempi del varietà, non dico che adesso non c’è più, ma allora vedevi in tv programmi pazzeschi, ora tutto è cambiato – ha aggiunto Matilde Brandi – il sogno è poter rivedere in tv cos’ho fatto, molti spettacoli oggi mancano. L’altro mio sogno è di stare dietro le quinte. Avete presente il musical A Chorus Line? Mi piacerebbe curare la regia.”

Quello di regista è un ruolo che mi è sempre piaciuto

“Mi piace essere protagonista, ma sento anche di poter stare dietro le quinte e dirigere. Mi è sempre piaciuto guardare quello che facevano i registi, costumisti, e coreografi. Il regista è un ruolo che mi interessa, un tempo decideva tutto delle ballerine, anche il trucco. Negli anni ho spesso incontrato persone che mi hanno messa in difficoltà – ha fatto notare Matilde Brani – facendomi fare cose che non mi piacevano, per questo mi piacerebbe valorizzare talenti. Oggi affronto il palcoscenico con più sicurezza, ma sempre con la stessa paura. Anche se nel rivedermi non mi piaccio mai.

L’importanza di accettarsi

“Ogni volta che mi rivedo non mi piaccio, non mi posso rivedere, sono molto critica. La danza ti insegna la perfezione. Ricorderete che facevo Il Bagaglino e lì pensavo a fare bene la coreografia. Pensate, anche quando sono ospite di altri programmi non mi posso guardare. Mi evito. Bisogna anche sapersi accettare, se mi fossi accettata di più tanti errori non li avrei fatti.”

L’incontro con Gigi Proietti

Ballerina pretenziosa e madre imperfetta, così si è definita: “Faccio virtù dei miei errori, sono una mamma amica, ma su certe cose sono rigida. Durante le lezioni di danza mi arrabbiavo, poi mi sono accorta che niente. Da piccola volevo fare la ballerina classica. La vita mi ha portata ad incontrare il grande Gigi Proietti e a fare la tv molto giovane, forse non ero pronta. Mi diplomai come ballerina classica, feci il programma Club 92, poi piano piano ho studiato altro, hip-hop, modern, jazz.”

Una stella cade di Eugenio Bennato mi ricorda le notti con le mie figlie

Una stella cade di Eugenio Bennato è la seconda canzone scelta dall’attrice. “E’ la canzone della favola di Pinocchio una delle più belle, e dolci. Mi riporta a quando le mie figlie non volevano dormire. Pensate alle volte sbagliavo la tonalità nel cantarla, e ricominciavo daccapo – ha ironizzato – nella vita sono un’amicona, sono l’amica dell’aperitivo. Pensate durante la parentesi del Grande Fratello, un momento non facile della mia vita, non mi è stato possibile fare gli aperitivi, mi sono mancati come l’aria. Quando sono uscita dalla casa ho recuperato, uscivo con un aperitivo al giorno per un anno.”

Francesco Tafanelli, il principe azzurro

Il Mercante di Stelle di Sal Da Vinci è il brano che le ricorda Francesco. “Quando l’ascolto penso a lui, è diventata la nostra canzone. Così mi ha aperto la porta del cuore, poi Sal Da Vinci la canta in maniera stupenda. Auguro a tutte le donne di trovare il principe azzurro, l’amore vero lo riconosci dalla resistenza: quando arriva non va più via. La legge dell’attrazione aiuto a realizzarsi, bisogna pensare che il principe azzurro arriverà, e arriva. E’ un rapporto dove si litiga, ci sono scambi di idee, ma non va più via. Pensate ho conosciuto Francesco lo scorso 10 novembre, di quasi due anni fa, siamo stati insieme tutti i giorni e non è andato più via.”

I social e gli haters

Immancabile una riflessione sui social, visti gli innumerevoli followers che Matilde ha accumulato nel tempo. E’ una donna pienamente realizzata, e amata dal pubblico. “Su Instagram posto la foto con Francesco, eravamo a Venezia. Eravamo ad un ballo, era una rievocazione storica: sembravamo davvero un principe e una principessa. In internet non mancano i commenti non belli, ma non li cancello. Lascio tutto – ha detto congedandosi – vanno presi per quello che sono: il segreto è fregarsene. L’amicizia con le amiche è un aiuto: ci credo molto, è bellissima.”