La lunga battaglia contro la mafia, e in particolare contro la camorra, di don Maurizio Patriciello continua ininterrotta. Dopo un periodo di assenza per una “serie di questioni“, il parroco di Parco Verde a Caivano torna alla carica contro i camorristi: “Non mi fanno paura“. Sostegno anche dal deputato verde Francesco Emilio Borrelli, che in un post elogia l’operato del prete.
Caivano, don Maurizio Patriciello contro i camorristi. Borrelli: “Da noi completo appoggio”
Per anni la malavita ha dominato imperterrita Parco Verde a Caivano, il comune campano teatro di diversi episodi di violenza. Da tempo, quindi, il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo del rione di case popolari più temuto di Napoli porta avanti la sua lotta contro la camorra.
In un lungo post pubblicato sul suo profilo ufficiale, il deputato Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso la sua solidarietà all’uomo e stima nei confronti del suo operato. Infatti, stasera, 26 febbraio, alle 19 don Maurizio terrà una messa anti-camorra proprio nella sua chiesetta, alla quale il politico ha intenzione di partecipare.
Le proteste contro il parroco
Sono passati pochi mesi da quando, lo scorso 20 ottobre 2023, un inferocito gruppo di donne ha minacciato di occupare la chiesa del Parco Verde, qualora don Maurizio si fosse rifiutato di dare loro colloquio.
Il prete senza paura si era confrontato con le donne, identificate dalle forze dell’ordine e almeno una sarebbe stata la moglie di un uomo legato ai clan della zona. Il colloquio era terminato a seguito dell’arrivo dei carabinieri, allertati per il comportamento aggressivo messo in atto dalle presenti.
In quell’occasione, don Maurizio Patriciello aveva denunciato la situazione di trascuratezza e del dominio della malavita del quartiere. Tanto che la protesta sarebbe, presumibilmente scoppiata, a causa del censimento delle abitazioni occupate abusivamente.
Queste le parole del parroco allora:
Una scintilla, qualcosa di bello, ma ai malviventi dà fastidio. Per anni hanno fatto quello che volevano perché il gatto non c’era, ora le cose stanno cambiando. Si giravano tutti dall’altra parte