Solidarietà e massima fiducia nelle forze dell’ordine e conferma di nessun cambio di strategia nella gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni di piazza. La linea del Viminale e del Governo, dopo gli incidenti durante i cortei pro Palestina a Pisa e Firenze, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi l’aveva annunciata già ieri ma l’ha ribadita anche oggi durante l’incontro con i sindacati confederati.
Un incontro convocato proprio per il fare il punto su quanto avvenuto ai cortei di Pisa e Firenze, dove i manifestanti – in gran parte studenti – sono stati caricati dalle forze dell’ordine e colpiti con diverse manganellate.
Una vicenda su cui, all’indomani del forte richiamo del Presidente Mattarella, il ministro Piantedosi ha annunciato di aver avviato un’indagine interna per capire cosa sia accaduto realmente.
Manganellate ai cortei, Piantedosi ai sindacati: “Casi isolati. Ordine non è arrivato dal Viminale”
L’incontro di questa mattina con i sindacati è servito per fare il punto su quanto accaduto durante i cortei. Presenti al vertice oltre al capo della Polizia Vittorio Pisani, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il segretario della Cisl, Pierluigi Bombardieri e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. Un’occasione servita la Ministro per ribadire che i casi di Pisa e Firenze sono stati casi isolati e per smentire le accuse di un cambio di strategia in senso restrittivo da parte del Viminale.
“Siamo di fronte solo a casi isolati in corso di valutazione e non è mai intervenuto alcun cambio di strategia in senso più restrittivo della gestione dell’ordine pubblico”.
Piantedosi ha anche sottolineato che in casi come quelli di Pisa e Firenze i
“responsabili della sicurezza agiscono sul territorio sulla base di valutazioni fatte sul posto e non seguendo fantomatiche indicazioni da parte del livello politico” .
Il ministro dell’Interno ha poi chiarito che non c’è nessuna volontà da parte del Viminale di alzare il livello di tensione durante le manifestazioni di piazza.
Piantedosi: “Fiducia nelle forze di polizia. Dal 7 ottobre 1076 manifestazioni, problemi sono il 33% casi”
Insomma, se si è deciso di caricare i manifestanti, l’ordine non è arrivato dal Viminale, bensì dai responsabili della sicurezza sul territorio. Piantedosi ha poi ribadito nuovamente la fiducia del Governo nelle forze di polizia che svolgono un ruolo “fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”.
Il ministro, inoltre, ha respinto anche le accuse di un tentativo del Governo di voler impedire la libera manifestazione del pensiero. Accuse definite “false e strumentali” che – secondo il titolare del Viminale – andrebbero a ledere anche “la professionalità delle forze di polizia”.
Ma cosa è accaduto allora nelle piazze di Pisa e Firenze? Il ministro Piantedosi non lo ha spiegato, forse lo farà quando riferirà in Aula dal momento che si è detto disponibile ad accogliere la richiesta delle forze di opposizione, nel frattempo però ha dato qualche numero sulla gestione dell’ordine pubblico dal 7 ottobre ad oggi.
“Il governo fin dall’inizio del conflitto israeliano-palestinese ha assicurato la piena libertà di manifestare a tutte le parti. Basti pensare che dal 7 ottobre scorso su tutto il territorio nazionale si sono svolte 1.076 iniziative e che soltanto in 33 occasioni si sono registrate criticità.”
Il ministro ha infine sottolineato che solo nell’1,5% dei casi si sono verificate criticità o turbative di ordine pubblico.
“Questi dati smentiscono in maniera inequivocabile una presunta contrazione della libertà di manifestazione in Italia.”