Piove sul bagnato per il generale Roberto Vannacci. Dopo l’indagine e le accuse da parte della Procura militare per peculato e truffa, oggi è stato reso noto che il generale è stato indagato a Roma per istigazione all’odio razziale.
L’accusa riguarda alcuni passaggi del libro di Vannacci, “Il mondo al contrario“, che al momento della pubblicazione destò molto scalpore. La Lega sceglie di difendere uno dei suoi possibili candidati alle Europee: “Indagini come medaglie. Generale, avanti insieme”.
Istigazione all’odio, Vannacci è indagato a Roma per il libro “Il mondo al contrario”
La notizia dell’accusa per truffa e peculato aveva destato un certo interesse nel mondo politico, considerato che Roberto Vannacci doveva essere una delle carte che la Lega di Matteo Salvini voleva giocarsi in tutte le circoscrizioni per le Europee di questo giugno.
Il partito leghista aveva scelto di difendere in quell’occasione Vannacci, riferendo che la stima nei suoi confronti sarebbe rimasta “immutata“. Con ogni probabilità, anche nei prossimi giorni la Lega dovrà lavorare per difendere il suo prossimo candidato: oggi 26 febbraio è stato reso noto che il generale dell’Esercito italiano è indagato a Roma per istigazione all’odio razziale.
Alcune frasi e passaggi del suo libro, “Il mondo al contrario“, sarebbero secondo l’accusa passibili di quel reato. Vannacci è difeso in questo caso dall’avvocato Giorgio Carta, esperto e specialista in diritto militare.
La denuncia probabilmente è nata qualche tempo fa in seno ad alcune associazioni e oggi è arrivata la formulazione di un’accusa più precisa. Chi non ha risparmiato dichiarazioni è, come anticipato, la Lega, che in una nota ha detto:
Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!
Vannacci indagato, l’avvocato Carta: “Abbiamo appreso delle indagini dalla stampa, ma non c’è nessuna istigazione all’odio”
Se Vannacci non ha al momento rilasciato dichiarazioni, lo ha fatto brevemente il suo avvocato, Carta:
Non abbiamo ancora gli atti, non abbiamo nulla: ancora una volta apprendiamo notizie dalla stampa. L’unica istigazione fatta è quella alla riflessione e alla lettura e ai temi sociali e generali. Nessuna istigazione all’odio o volontà di indicare la supremazia di una razza rispetto ad altre.
Secondo l’avvocato, quindi, Vannacci avrebbe espresso in modo diretto alcune personali considerazioni sull’attuale società. “Il mondo al contrario” venne pubblicato suscitando il fastidio anche all’interno dell’Esercito, che non era stato avvisato della sua prossima pubblicazione.