Mode Network è l’ennesima soluzione layer 2 che si propone un obiettivo ambizioso: ridisegnare la finanza decentralizzata (DeFi), aumentando la scalabilità, riducendo le tariffe e proponendo incentivi più gratificanti a favore degli sviluppatori.

A corollario del piano l’azienda ha optato per dare vita ad un ecosistema in grado di esaltare il coinvolgimento degli utenti. L’assunto di base è in fondo abbastanza semplice: senza una comunità folta e attiva, anche le migliori caratteristiche tecnologiche sono destinate a fungere da cattedrale nel deserto.

Mode Network: cos’è e cosa si propone

Mode Network è una soluzione layer 2 focalizzata sulla finanza decentralizzata, costruita su OP Stack e ideata nel preciso intento di diventare un punto di riferimento. In particolare, si propone di andare incontro alle legittime esigenze di sviluppatori e utenti con il varo di un ecosistema riccamente popolato da dApps performanti. A renderlo possibile sono in particolare la presenza del Sequencer Fee Sharing e gli airdrop.

Le strategie finanziarie innovative che sono promosse on-chain, permettono a Mode Network di garantire rendimenti estremamente interessanti agli utenti. Inoltre, l’offerta di un ingresso più facile alla DeFi va in direzione di una semplificazione a favore dei progetti compatibili con la Ethereum Virtual Machine.

Altro punto qualificante del protocollo è poi la convenienza in termini di commissioni. Una convenienza derivante dall’adozione dell’aggiornamento Bedrock di Optimism, il quale la rende un vero e proprio punto di riferimento per gli sviluppatori.  

Le peculiarità tecnologiche di Mode Network

Mode Network si è fatto notare per alcune caratteristiche tecnologiche estremamente interessanti e innovative. La prima delle quali è rappresentata dal Sequencer Fee Sharing (SFS), un sistema il quale è stato progettato nel preciso intento di incentivare gli sviluppatori permettendogli l’associazione ai guadagni derivanti dalle tariffe dei sequencer della rete.

Oltre a premiare gli sviluppatori, l’SFS sprona chiunque sia interessato a partecipare ad una diversificazione dell’ecosistema Mode. Il suo funzionamento prevede la registrazione ed emissione di token non fungibili (NFT), con gli sviluppatori chiamati a registrare i propri contratti intelligenti siglando il Fee Sharing Contract. Facendolo ricevono un NFT, destinato a fungere da titolo di credito per le commissioni eventualmente accumulate.

La relazione stabilita con la blockchain si traduce nell’associazione alle commissioni di transazione. In pratica, parte delle commissioni di transazione degli smart contract registrati, che possono essere più di uno, vanno ad accumularsi con il trascorrere del tempo all’interno del Fee Sharing Contract. Il calcolo delle commissioni spettanti viene condotto da una funzionalità esterna alla catena, in modo da garantirne l’accuratezza. Il ritiro di quanto spettante, infine, avviene in coincidenza con la fine di ogni epoca, ovvero di un lasso temporale predeterminato.

L’altra caratteristica tecnologica di rilievo di Mode è Flare 3, soluzione di terzo livello grazie alla quale gli sviluppatori sono in grado di distribuire catene specifiche per le dApps con performance elevate e più convenienti in termini di commissioni. Basti pensare sotto quest’ultimo punto di vista che le commissioni di transazione sono inferiori a 0,005 dollari. A questo dato si uniscono le elevate prestazioni rese possibili dall’interoperabilità con Optimism e Celestia.

L’airdrop è in pieno svolgimento

Ancora non sono stati resi noti i dati relativi alla tokenomics di Mode. L’azienda ha comunque varato un un evento, denominato “Mode Sunrise Mainnet and Airdrop 1”, che prevede il rilascio di una parte dei 550 milioni di MODE, il token nativo della piattaforma. I token potranno essere poi essere rivendicati nel prossimo mese di aprile.

I requisiti di eleggibilità all’iniziativa, sono i seguenti:

  • aver preso parte ad attività sulla blockchain in precedenza;
  • aver condotto attività di bridging di asset popolari come ETH, USDT, USDC e WBTC verso Mode;
  • portare altri utenti sulla piattaforma, dando vita ad un sistema di referral;
  • l’utilizzazione delle applicazioni decentralizzate presenti sulla piattaforma.

La campagna di airdrop messa in campo è l’evidente riprova dell’intenzione che anima l’azienda, ovvero riuscire a formare una comunità attiva. Proprio dalla capacità di attrarre utenti e garantire loro un ecosistema vivace e popolato da molte applicazioni di livello passano le possibilità di affermazione di Mode, in un contesto che è sempre più concorrenziale.