Chi è Recep Tayyip Erdogan, attuale presidente turco che oggi, lunedì 26 febbraio 2024, compie 70 anni. Il politico è il 12esimo a ricoprire il prestigioso ruolo di guida del Paese. L’uomo però, in diverse parti del mondo, è considerato un personaggio abbastanza controverso e dalla mentalità estremamente conservatrice.
Erdogan compie 70 anni: chi è il presidente turco
Erdogan al momento ricopre il ruolo di presidente della Turchia. Prima di arrivare ad occupare tale importante carica è stato primo ministro dal 2003 al 2014 e, prima ancora, sindaco di Istanbul dal 1994 al 1998.
Nel 2001 è stato il principale fondatore del Partito per la giustizia e lo sviluppo, noto con la sigla AKP. Alle elezioni parlamentari dell’anno successivo è riuscito a vincere, conquistando gli elettori turchi. Altre vittorie sono arrivate nel 2007 e nel 2011.
Nel 2014 è diventato presidente per la prima volta. Erdogan si è sempre definito un “democratico conservatore”.
È un politico islamista e, in questi anni, ha promosso con forza operazioni ed attività sul piano politico, economico e sociale di stampo conservatore e populista. Ciò, tra l’altro, ha portato il Paese ad un importante ritorno all’islam a seguito di una precedente laicizzazione.
Nel 2019 il Royal Islamic Strategic Studies Centre lo ha messo al primo posto nella classifica dei 500 musulmani più influenti al mondo.
Che cosa ha fatto?
Recep Tayyip Erdogan, nato il 26 febbraio 1954, ha delle origini molto umili. Da ragazzino vendeva limonata e focacce per le strade per avere qualche piccolo guadagno e aiutare la sua famiglia. Poi, prima di intraprendere la sua carriera politica, è stato anche un giocatore di calcio.
Come abbiamo detto, nel 1994 è stato eletto sindaco di Istanbul assieme al Partito del benessere, di stampo islamista. Fu però sollevato dall’incarico e imprigionato per quattro mesi con l’accusa di incitamento all’odio religioso.
Nel 2001 fondò il proprio partito, AKP. Ebbe subito molto successo alle elezioni. È diventato Primo ministro e, negli anni, ha portato il proprio partito al successo. La prima elezione a presidente della Turchia è arrivata nel 2014. Poi, negli anni successivi, ha continuato a ricoprire tale ruolo arrivando fino al giorno d’oggi.
I primi anni sotto la sua guida sono stati caratterizzati da un progressivo avvicinamento della Turchia all’Unione europea. Nel 2001 il Paese ha dovuto fare i conti con una grave crisi, seguita poi da diversi investimenti nel settore delle infrastrutture e non solo.
Durante il suo governo il politico ha ricevuto numerosi attacchi per i suoi legami con alcuni gruppi definiti terroristici. Ma non è finita qui.
A partire dal 2010, Erdogan ha affrontato diverse contestazioni e polemiche legati a quello che molti cittadini e molte cittadine hanno definito un “arretramento della democrazia” nel Paese. Per molto tempo si è parlato e si parla anche oggi di corruzione, di censura e di altri delitti.
Nel 2016 c’è stato un tentato colpo di Stato in Turchia, che ha provocato una brusca reazione da parte del presidente e dei suoi ministri.
Nonostante tutto però, nel 2023, il politico è stato eletto ancora presidente della Turchia per un ulteriore mandato.
Moglie e figli
Dal 1978 l’attuale presidente turco è sposato con Emine. La moglie è senza dubbio una figura centrale per il suo governo, soprattutto a livello di immagine. È una figura molto attiva dal punto di vista sociale.
In diverse occasioni si è schierata apertamente dalla parte delle donne, ma non senza contraddizioni. Nei media Emine ha spesso vestito i panni della “perfetta donna di casa”. Una moglie e una madre, proprio quella che il partito di Erdogan continua a promuovere.
Insieme hanno avuto quattro figli: Ahmet Burak, Era, Bilal e Sumeyye.
Malattia
In tutti questi anni, in più occasioni, i media hanno parlato di una presunta malattia del presidente turco, ma senza mai conferme ufficiali.
Chi è Erdogan: i crimini
Sono diversi i gruppi e le associazioni per la difesa dei diritti umani che si sono espressi in questi anni puntando il dito contro il presidente turco e accusandolo di una serie di crimini. Il politico conservatore, ad esempio, avrebbe in più occasioni violato la libertà di stampa nel Paese.
Nel 2015 poi Erdogan ha negato il genocidio armeno avvenuto tra il 1915 e il 1917. Genocidio che, secondo i dati attuali, portò ad oltre un milione di vittime. In quell’occasione si era rivolto anche a Papa Francesco, affermando che politici e religiosi che “si fanno carico del lavoro degli storici”, finiscono per dire delle “stupidaggini” e non la verità.
Nel 2016 il politico tenne un discorso in diretta televisiva durante il quale puntò il dito direttamente contro la Corte Costituzionale. Disse di non nutrire alcun rispetto nei confronti di un ente che lo aveva condannato dopo che aveva fatto arrestare due giornalisti sovversivi dell’opposizione.
In quello stesso anno aveva dato ordine alla Polizia di interrompere un Gay Pride locale con l’uso della forza. Fu accusato più volte di essere omofobo e di discriminare le persone Lgbtqia+.
In questi anni inoltre è stato criticato anche per le azioni dal punto di vista ambientale. Lui stesso, in passato, aveva provato una legge che permetteva la realizzazione di progetti industriali “di interesse pubblico” in aree naturali protette che, secondo molti, andavano conservate e non abbattute.