Oggi, come ogni 26 febbraio dell’anno, si celebra la Giornata Mondiale del Pistacchio, uno degli alimenti più amati ed apprezzati in tutto il mondo. Il pistacchio, ricco di fibre, vitamine, antiossidanti e sali minerali, è un famosissimo spuntino adatto a tutti, grandi e piccini. Ha proprietà diuretiche, antinfettive e anticolesterolo. Lo si può gustare sia in versione salata che in versione dolce.

Giornata Mondiale del Pistacchio: la storia dell’Oro Verde

In questa speciale Giornata Mondiale del Pistacchio non possiamo non ricordare la sua storia. Conosciuto anche con l’espressione Oro Verde del Mediterraneo, il pistacchio è un ingrediente molto presente nelle nostre cucine, alla luce della sua versatilità. Come abbiamo appena affermato infatti, è adatto sia per le ricette salate che per quelle dolci.

Il nome viene dal greco antico “pistakion” e fa riferimento ad una pianta originaria del bacino del Mediterraneo orientale, tra la Persia e la Turchia. I semi di questa pianta venivano coltivati e utilizzati principalmente per aromatizzare i pasti.

Da millenni il pistacchio inoltre è considerato un frutto prezioso. Una delle prime attestazioni della presenza di questo alimento compare addirittura nell’Antico Testamento e poi nella Genesi. Ciò ha fatto pensare a storici e studiosi che il pistacchio sia da sempre utilizzato nelle più svariate preparazioni culinarie.

A portare il pistacchio nel nostro Paese furono gli antichi Romani. Furono poi gli Arabi, quando conquistarono la Sicilia, a contribuire in modo importante alla sua diffusione. Proprio in questa isola trovarono habitat e temperature ideali per lo sviluppo dello speciale alimento.

La definizione di pistacchio come Oro Verde del Mediterraneo deriva da due elementi. In primo luogo notiamo un chiaro riferimento al suo colore, verde smeraldo. In secondo luogo il pistacchio, proprio alla luce delle sue caratteristiche, oggi è considerato un frutto di altro pregio.

Per questo motivo, tra l’altro, i costi del pistacchio sono, spesso e volentieri, più altri rispetto ad ingredienti come le nocciole. Non dimentichiamo che è un frutto eccellente, dal sapore davvero particolare e adatto a diversi usi.

Viene coltivato in Italia ma non solo. Lo proviamo anche in Turchia, in Siria, in Grecia, in Medio Oriente, in California, in Argentina e in altri luoghi ancora. La varietà più famosa però l’abbiamo noi: è quella del famosissimo pistacchio di Bronte, una tra le più pregiate al mondo e tutelata dal marchio Dop.

Le curiosità sul pistacchio

Secondo recenti ricerche, un paio di pistacchi vengono consumati da uomini, donne, ragazzi e bambini come spuntino di metà mattinata o di metà pomeriggio. A seguire questi vengono anche presentati durante gli aperitivi, insieme ad altri stuzzichini, alle patatine e ad altri piccoli snack.

Poi è molto utilizzato nella preparazione di antipasti, primi e secondi piatti e dolci.

Sapete qual è il paese con il più alto livello di consumatori di pistacchi al mondo? La Cina! Pare che i cittadini e le cittadine cinesi ne facciamo un consumo anno di ben 80mila tonnellate.

Per gli Stati Uniti d’America si parla di 45mila tonnellate all’anno, per la Russia 15mila e a seguire cilindrica con 10mila.

Infine come curiosità vi diciamo che il pistacchio è un alimento formato per il 55-60% da lipidi, per il 18-22% da proteine e per il 4-6% da carboidrati. Come abbiamo detto all’inizio inoltre contiene diversi sali minerali e molte vitamine.

Può avere moltissimi benefici (ma occhio anche alle controindicazioni).

Quando si coltivano i pistacchi bisogna prestare attenzione perché, in determinate condizioni, le piante possono essere esposte a grandi stress e soffrire di contaminazioni di muffa. Questa provoca la produzione di una tossina insapore.

Inoltre ci sono molte persone che in Italia e nel mondo soffrono di allergia. Per questo motivo, i produttori sono obbligati sull’etichetta di un prodotto che vendono a esplicitarne la possibile presenza.