Orbs è una blockchain layer 3 progettata al fine di migliorare le capacità degli smart contract presenti sul secondo livello delle blockchain. I suoi servizi di backend si rivolgono sia ai contratti intelligenti lanciati sulla Ethereum Virtual Machine che agli altri. A renderlo possibile sono le sue ragguardevoli capacità di cloud computing decentralizzato. Proprio l’obiettivo che si propone, l’ottimizzazione delle connessioni tra blockchain e protocolli Web3 a favore di una maggiore efficienza della finanza decentralizzata, ha attirato molto interesse intorno a Orbs.
Cos’è Orsb e cosa si propone
Orbs è una blockchain di livello 3 in grado di migliorare il funzionamento degli smart contract che operano sui livelli inferiori. Funziona alla stregua di un cloud senza server e decentralizzato, offrendo servizi di backend ai contratti EVM e non.
Com’è noto, in terzo livello della blockchain è formato da un insieme di algoritmi, regole e codice che vengono eseguiti su di esso, in modo da sgravare di una parte del lavoro i livelli sottostanti. In tal modo riesce a facilitare le connessioni tra blockchain e progetti Web3, con notevole vantaggio per le soluzioni DeFi.
La particolarità di Orbs è da individuare nel fatto che non si propone in concorrenza con la Ethereum Virtual Machine o con altri protocolli, ma punta a integrarsi con essi. In pratica, qualsiasi soluzione Web3 ha la possibilità di incorporare Orbs al suo interno, ritagliandosi funzionalità aggiuntive.
Tra di esse spiccano le seguenti:
- la possibilità di accedere ai dati non presenti sulla blockchain senza il ricorso a oracoli blockchain separati;
- quella di implementare contratti intelligenti confezionati tramite linguaggi popolari e molto usati, a partire da JavaScript e Python;
- l’accesso a qualsiasi API (Application Programming Interface) durante il varo degli smart contract, con il conseguente potenziamento dei protocolli interessati;
- disponibilità di un data storage più semplice per i contratti intelligenti.
Quali sono le sue caratteristiche tecnologiche
Orbs utilizza un meccanismo di consenso Proof-of-Stake Randomizzato (rPoS). Il suo utilizzo consente il conseguimento di elevata scalabilità e sicurezza, in particolare favorendo alti livelli in termini di Bizantyne Fault Tolerance (BFT).
Il design adottato è un vero e proprio ibrido, ottenuto mixando aspetti di altre blockchain, sia private che pubbliche. Proprio questo modus operandi consente a Orbs di dare vita a protocolli unici, senza dover cedere in termini di compatibilità con le altre catene.
In particolare, gli utenti sono in grado di creare proprie copie private della blockchain, utilizzando lo sharding. In tal modo è possibile non solo personalizzare la propria infrastruttura, ma anche renderla sicura al massimo, senza dover spendere eccessivamente.
Nel suo ecosistema, spicca inoltre la presenza del wallet TETRA, grazie al quale è possibile operare in veste di validatore, mettendo in staking il token nativo ORBS. I rendimenti proposti per questo deposito sono abbastanza interessanti, oscillando tra il 5 e il 10%, a seconda che si assuma la funzione di validatore o di operatore di nodo.
Chi c’è dietro Orbs?
I fondatori di Orbs sono Tal Kol, Daniel e Uriel Peled, e Netta Korin. Il progetto è stato lanciato nel corso del 2017, destando subito interesse. Un interesse derivante in particolare dalle precedenti esperienze lavorative dei fondatori.
Ognuno di loro, infatti, si era già fatto notare in veste di sviluppatore nella creazione di dApps (applicazioni decentralizzate) sulla Ethereum Virtual Machine. In particolare, Daniel Peled si è segnalato come co-fondatore e amministratore delegato di PayKey, una startup israeliano operante nel settore fintech.
Uriel Peled, laureato in ingegneria elettronica al Technion di Haifa, si è invece segnalato per aver preso parte alla fondazione di Visualead, startup impegnata nella realtà virtuale e aumentata poi acquisita da Alibaba.
Tal Kol ha a sua volta conseguito una laurea in ingegneria informatica presso il Technion di Haifa. Esperto di blockchain ha svolto la mansione di responsabile dell’ingegneria all’interno di Kin by Kik Interactive. Ha inoltre partecipato alla fondazione di Appixia, startup di app mobili acquisita da Wix.com in seguito.
Netta Korin ha iniziato nel settore bancario, per poi trasformarsi in gestore di hedge fund. Prima di imbarcarsi nell’avventura di Orbs ha anche lavorato con Michel Oren, vice ministro degli Esteri del governo israeliano.
Proprio l’esperienza ottenuta nel lavoro precedente è stato riversato in Orbs, nel chiaro intento di fornire risposte tecnologicamente avanzate alle problematiche della finanza decentralizzata.