A Roma, politici, associazioni universitarie e studenti sono scesi in piazza dopo quanto accaduto a Pisa, lo scorso 23 febbraio. Solidarietà e cortei a sostegno degli studenti del liceo artistico pisano, presi a manganellate durante una manifestazione pacifica nella quale chiedevano il cessate il fuoco nella guerra a Gaza, in Ucraina e nel resto del mondo.
Dopo i fatti di Pisa, corteo di studenti in piazza a Roma: il confronto fra Conte e i ragazzi
Quasi 1000 studenti si sono riuniti in Piazza Beniamino Gigli, davanti al teatro dell’Opera a Roma, per un sit-in in solidarietà degli studenti presi a manganellate dalla polizia in assetto antisommossa, durante una manifestazione pacifica per il cessate il fuoco.
A partecipare, questa sera, 25 febbraio, l’Unione degli universitari, il Pd, esponenti di Avs e M5s, fra i quali Giuseppe Conte, che ha avuto un confronto con alcuni ragazzi, l’Anpi Roma, Arci Roma e Cgil Roma e Lazio, e collettivi di singole scuole.
Al corteo, il leader dei M5S, Giuseppe Conte ha dichiarato:
È chiaro che qui c’è poca tolleranza per il dissenso politico, per le manifestazioni di protesta. Si tratta ovviamente di accertare le singole responsabilità dei funzionari di polizia, però, noi non siamo qui per protestare contro le forze dell’ordine. Siamo qui perché ritengo che ci sia una responsabilità collettiva del Governo, che sta alimentando un clima repressivo. Anche con modifiche normative per rendere sempre più complicate e difficili la libera espressione del pensiero, le manifestazioni di protesta e questo non lo dobbiamo assolutamente tollerare e, l’ho già detto, fa specie il silenzio del presidente del consiglio Giorgia Meloni
Sit-in degli studenti, Sarmati (Udu): “Vogliamo lanciare un messaggio al governo”
L’Unione degli universitari ha affiancato gli studenti delle scuole medie e superiori nel corteo di protesta di questa sera. Duccio Sarmati, coordinatore Udu Roma, ha dichiarato:
Il significato di questo presidio, convocato insieme alla rete degli studenti medi Roma e del Lazio CGL Lampi e Arci, è quello di lanciare un messaggio forte al governo: che non è possibile in un Paese come l’Italia, che ha delle forti garanzie costituzionali sulla libertà di opinione, di manifestazione del pensiero, che delle studentesse e degli studenti, dei lavoratori o dei cittadini, vengano picchiati impunemente quando esprimono un’opinione. Soprattutto se non fanno niente, non hanno compiuto gesti violenti ma solamente espresso un’opinione, per aver essersi riuniti, per aver manifestato il proprio libero pensiero sono oggetto di violenza e questo secondo noi è inaccettabile
Osa e Cambiare Rotta in mini corteo davanti al Viminale
Fra gli studenti presenti alla manifestazione pacifica di oggi, 25 febbraio, presenti anche gli appartenenti a Osa e a Cambiare Rotta, che con cori e uno striscione hanno tentato di raggiungere il Viminale.
I ragazzi hanno intonato “Bella ciao” e un coro di “Noi siamo antifascisti”, alzando cartelloni e lo striscione pro Palestina. Il chiaro messaggio di “sfida” a chiunque opprima i popoli è il motto a guida del corteo, distaccatosi dalla manifestazione principale.
Dopo alcuni interventi al megafono, il mini corteo si è sciolto in pochi minuti e i membri sono tornati nella piazza del presidio fisso.