La prospettiva di andare in pensione con soli 23 anni di contributi è limitata a due opzioni principali: la pensione di vecchiaia e la più complessa pensione anticipata contributiva.

Al momento, altre soluzioni previdenziali non sono disponibili; l’accesso alla pensione anticipata ordinaria, Quota 41 precoci, Quota 103, Ape Sociale, Opzione Donna e la pensione per lavori usuranti richiedono un numero di contributi ben superiore. Andare in pensione con 23 anni di contributi, sebbene non sia una strada agevole, permette l’accesso alla pensione di vecchiaia, purché si soddisfi almeno uno dei requisiti, ovvero un minimo di 20 anni di contributi versati.

Quanto si prende di pensione a 67 anni con 23 anni di contributi?

Quanto si percepisce di pensione con soli 23 anni di contributi? Il calcolo può essere effettuato mediante il sistema misto, se i contributi sono stati accumulati sia prima che dopo il 1996, oppure utilizzando il metodo contributivo, nel caso in cui l’intera anzianità contributiva sia stata acquisita dopo il 1996. La scelta del metodo di calcolo influenzerà l’importo finale della pensione, rendendo necessaria un’analisi più approfondita della situazione contributiva specifica.

Sistema misto

Consideriamo un lavoratore di 67 anni con 23 anni di contributi, di cui 8 anni prima del 1995 e 15 anni dal 1996 ad oggi, con un reddito lordo annuo di 25.000 euro.

Nel calcolare la pensione, adotteremo il sistema misto. La prima quota sarà determinata secondo le regole del retributivo, con un rendimento dell’2% moltiplicato per gli 8 anni di contributi precedenti al 1995 e il risultato (16%) calcolato sulle ultime retribuzioni percepite. Si stima che l’importo di questa prima quota si aggiri intorno ai 4.000 euro.

La seconda quota sarà calcolata utilizzando le regole del sistema contributivo. Calcoliamo il montante contributivo, pari al 33% di ogni anno di retribuzione, moltiplicato per i 15 anni di contributi dal 1996 ad oggi, risultando in 123.750 euro. Questo valore è influenzato dal coefficiente di trasformazione del 5,723% a 67 anni, che si traduce in un importo di 7.083 euro per la seconda quota.

Sommando le due quote (4.000 euro e 7.083 euro), otteniamo l’importo lordo annuale della pensione: 11.083 euro, equivalenti a 852 euro lordi al mese, con un’approssimazione di 550-570 euro netti mensili.

Se, invece, l’intera anzianità contributiva è stata maturata dal 1996, si applica il sistema contributivo. Il montante contributivo è stimato a 189.750 euro, e applicando il coefficiente di trasformazione del 5,723%, otteniamo un importo lordo annuale di 10.860 euro, corrispondenti a circa 835 euro lordi al mese, con un’approssimazione di 530 euro netti mensili.

Pensione anticipata contributiva

Con 23 anni di contributi, l’opzione della pensione anticipata contributiva potrebbe essere presa in considerazione.

In questa circostanza, la possibilità è riservata ai lavoratori con un percorso contributivo puro, aventi almeno 64 anni di età, un minimo di 20 anni di contributi versati dal 1996 in avanti e un assegno pensionistico pari o superiore a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Si tratta di un requisito particolarmente rigoroso: qualora il lavoratore non percepisca un assegno di almeno 1.409,16 euro al mese, non sarà ammesso alla pensione anticipata contributiva.