Manganellate ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze, lo scontro si sposta dalla piazza alle istituzioni, con l’opposizione all’attacco della maggioranza e la maggioranza che cerca di non far trasparire l’irritazione per l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri ha telefonato al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per stigmatizzare l’uso dei manganelli contro gli studenti.

Oggi il titolare del Viminale ha annunciato che ci saranno degli approfondimenti su quanto accaduto e sugli scontri.

Dall’opposizione si rincorrono gli appelli dei partiti alla Premier affinchè intervenga sulla questione. Da Vibo Valentia la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein chiede alla Presidente Meloni di rompere il silenzio e non nascondersi dietro ai ministri.

In maggioranza, invece, si ribadisce la solidarietà alle forze dell’ordine.

Manganellate ai cortei pro Palestina, Lega, FdI e FI: “Giù le mani dai nostri uomini e donne in divisa”

Dalla piazza lo scontro si è spostato, quindi, nei palazzi delle istituzioni. A porre con forza il problema è stato l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella che è intervenuto sulla gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni di piazza.

Un richiamo che non è stato digerito dai partiti di maggioranza che, pur non commentandolo – perchè come ha dichiarato il leader della Lega, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica “si leggono ma non si commentano” – si schierano dalla parte delle forze dell’ordine, “bersaglio” di insulti e violenze. Nessun riferimento alle manganellate di cui, invece, sono stati “bersaglio” i manifestanti.

Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha commentato sul suo profilo X:

“Le forze dell’ordine non resteranno sole. Pericoloso e sbagliato lasciarli da soli esposti a sputi, spinte, aggressioni e insulti di estremisti vari di collettivi e centri sociali”

“È giusto analizzare se è stato fatto tutto, ma non è accettabile che chi rischia la propria vita per la sicurezza e la democrazia venga tirato in ballo nella contesa politica. Giù le mani dai nostri uomini e donne in divisa”.

Ha detto Matteo Salvini alla Scuola di formazione politica della Lega e poi ha aggiunto:

“Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale, anche in quella piazza…”

Parole, quelle del vicepremier, giudicate al “limite del l’irresponsabilità” dal Presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.

Per il vicepresidente vicario del gruppo alla Camera e portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, la libertà di manifestare è un diritto fondamentale

“ma i fatti di Pisa non si devono trasformare in un attacco alle forze dell’ordine che noi difendiamo senza se e senza ma”.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, invece, afferma che si farà chiarezza sulle dinamiche degli incidenti di Pisa,

“anche accertando eventuali responsabilità di chi ha sbagliato. Ciò che non si può in alcun modo mettere in discussione è chi rappresenta lo Stato e vigila per la sicurezza di tutti”.

Una narrazione quella del centrodestra in cui non ci sono riferimenti diretti alle manganellate subite dai manifestanti. Una narrazione criticata dalla presidente dei senatori del Pd, Beatrice Lorenzin che dichiara:

“Suona veramente stonata questa difesa ad oltranza delle manganellate da parte di Fratelli d’Italia, che leggiamo anche oggi, all’indomani delle parole del Presidente.”

Scontri cortei, opposizione: “Dichiarazioni inaccettabili. Meloni riferisca in Parlamento”

Narrazione opposta e confliggente, invece quella dell’opposizione dove le manganellate sono ben presenti e dove lo scontro è completamente interno alla dialettica politica.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein chiede alla Presidente del Consiglio di rompere il silenzio e di riferire in Parlamento su quanto accaduto.

“Sono gravi e inaccettabili le dichiarazioni di Fratelli d’Italia sugli episodi dei ragazzi presi a manganellate. E’ tempo che Giorgia Meloni smetta di nascondersi dietro i suoi ministri e venga a riferire anche direttamente in aula su quello che sta accadendo”.

Ha dichiarato la Schlein.

“Giorgia Meloni continua nel suo silenzio riguardo all’uso dei manganelli da parte della polizia agli studenti di Pisa, anche dopo la presa di posizione del Presidente della Repubblica Mattarella dal quale il partito di Giorgia Meloni prende le distanze.”

Dichiara in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Anche il M5S con il capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, chiede l’intervento della Presidente del Consiglio.

“Il problema non è nemmeno Piantedosi, che in questo governo conta nulla e che dovrebbe dimettersi il prima possibile. Il problema è il silenzio di Giorgia Meloni, l’intollerabile clima di repressione a tutti i livelli attuato contro chi non la pensa come il governo”.

Un tentativo di inquadrare la questione, al di là del rischio di polarizzazione del dibattito sul sostegno o meno delle forze dell’ordine, lo fa il deputato di + Europa Benedetto della Vedova che sottolinea come il punto non sia se i ragazzi avessero ragione o torto nella manifestazione, bensì’ che

“un corteo di ragazzi del liceo, a volto scoperto, venga affrontato con quella violenza e con quei manganelli, totalmente non necessari”.

della Vedova poi aggiunge:

“Purtroppo non è il primo episodio, ultimamente. I casi sono due: o hanno delle indicazioni dall’alto sbagliate, oppure ritengono che siamo in un clima diverso in cui si può picchiare”.