Carlo Calenda e Matteo Renzi insieme in una lista di scopo per le Europee dell’8 e 9 giugno. E’ il piano di +Europa che, ieri 24 febbraio, dal palco della convention “Gli Stati Uniti d’Europa con Bonino” ha lanciato un appello ai due leader politici a mettere da parte le divergenze al fine di collaborare ad un progetto comune per l’Europa. La convention si è conclusa con la promessa a riaggiornarsi tra qualche giorno. Tra i presenti all’evento, organizzato dal partito fondato da Emma Bonino, c’era anche la leader del Pd Elly Schlein.
Europee 2024, lista di scopo Renzi-Calenda: +Europa lavora per ricucire lo strappo
La lista di scopo ha l’obiettivo di raggiungere e superare la soglia di sbarramento del 4% e portare una rappresentanza al Parlamento Europeo, senza la quale è evidentemente impossibile per i tre partiti interessati +Europa, Italia Viva e Azione portare avanti i loro obiettivi. L’invito di +Europa, ribadito anche questa mattina dalla fondatrice Emma Bonino in un post sul suo canale X è quello di costruire un’accordo intorno a temi comuni relativi alla visione di ciascuno del futuro dell’Europa.
“Ora serve un atto di responsabilità”, ha scritto l’ispiratrice della lista di scopo concludendo un post in cui invita tutti ad intraprendere “una marcia rapida verso gli Stati Uniti d’Europa”.
“Non c’è alternativa e lo dimostra anche l’anniversario a due anni dell’occupazione russa dell’Ucraina”
"L'Europa è un sogno di pochi, diventerà un'esigenza di molti e alla fine sarà una necessità di tutti".
— Emma Bonino (@emmabonino) February 25, 2024
Ieri a Roma una splendida convention europeista, perché siamo oramai in colpevole ritardo e spero sia solo l'inizio di una marcia rapida verso gli Stati uniti d'Europa. Non… pic.twitter.com/bZ3Z1XT6ft
Renzi: “Noi ci siamo, disponibili a fare passi indietro. Gli altri?”
Ad ostacolare la via verso il Parlamento Europeo, però, ci sono i rapporti tesi tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. Senza Azione e Italia Viva il progetto della lista di scopo è destinato a fallire prima ancora di vedere la luce, come già accaduto per il cosiddetto terzo polo.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha accettato l’invito del segretario di +Europa Riccardo Magi, sollevando, però dubbi sulla disponibilità di Calenda che, invece, ha già chiarito in più di un’occasione di non voler fare accordi con Renzi.
“Noi ci siamo, dopo di che non basta la nostra risposta. Ma dobbiamo avere la franchezza di dirci le cose. Se si va avanti su questa linea, noi ci siamo, disponibili a fare i passi indietro che servono.”
Renzi, chiarisce anche che se Azione dovesse mettere un diritto di veto, inspiegabile, contro il suo partito e +Europa decidesse di stare con Azione, Italia Viva li rispetterebbe lo stesso.
Il silenzio di Calenda: bocciatura o primo spiraglio di apertura?
Ma in tutto ciò, cosa dice il leader di Azione Carlo Calenda, che oggi è ritornato dal suo viaggio in Ucraina per il secondo anniversario della guerra? Al momento non ha risposto e in politica anche i silenzi hanno un significato. Non c’è stato un veto, come accaduto nelle scorse settimane. Nei prossimi giorni si capirà se questo silenzio porterà ad un no definitivo o se ci sono margini di lavoro per +Europa per cercare di costruire un accordo.
Riusciranno i due leader a mettere da parte due anni di contrasti per lavorare insieme ad progetto più “alto” che dovrà avere alla base una visione condivisa del futuro dell’Europa?