“Vedere quelle immagini ha amareggiato anche me. Doveroso esame obiettivo dei fatti”. Sono le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulle manganellate ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze. Dichiarazioni rilasciate dal titolare del Viminale in un intervista al Corriere della Sera, all’indomani della telefonata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che – come si legge in una nota del Quirinale – gli aveva fatto presente che
“l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.
Scontri ai cortei degli studenti, Piantedosi dopo telefonata Mattarella: “Doveroso esame obiettivo dei fatti”
Il capo del Viminale ha dichiarato di condividere le parole del Presidente della Repubblica e ha ammesso che “quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti”, ammettendo l’avvio di accertamenti sui fatti di Pisa e Firenze. Il Ministro ha, infatti, dichiarato di avere una dettagliata relazione sullo svolgimento degli eventi, ma ha anche sottolineato che, affinchè le manifestazioni pubbliche si svolgano “pacificamente e senza incidenti”, è fondamentale la “collaborazione degli stessi manifestanti”.
Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte.
Il Ministro dell’Interno: “Le regole non sono cambiate riferirò in Parlamento”
Il Ministro dell’Interno ha escluso la modifica delle regole di ordine pubblico relative alla gestione delle manifestazioni di piazza introdotte dopo il G8 di Genova.
“Non è cambiato nulla di quel principio. Semmai si è ancor più rafforzato”.
Piantedosi ha, infine, assicurato che riferirà in Parlamento, come chiesto dalle opposizioni:
“L’ho sempre fatto rispetto alle tematiche che mi competono. Anche questa volta sono doverosamente disponibile a discussioni che auspico serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare l’azione del governo o delle forze di polizia”.
Il Ministro ha poi ricordato che:
“Dal 7 ottobre scorso sono state più di mille le manifestazioni e soltanto nel 3% dei casi si sono registrati incidenti. È molto importante tenerlo presente ed evitare che singoli incidenti, pur gravi, vengano mai utilizzati da qualcuno per volgari strumentalizzazioni e distorte rappresentazioni della realtà”.