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Gaza, Hamas attacca: “A Netanyahu non interessa raggiungere un accordo”. Israele inoltrerà aiuti umanitari nel nord della Striscia

I media israeliani fanno sapere che nella notte si è tenuta una riunione del gabinetto di guerra israeliano che ha deciso di inviare nei prossimi giorni una delegazione in Qatar per continuare i negoziati di Parigi per una tregua dei combattimenti nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. Si starebbe trattando per un cessate il fuoco di sei settimane e per il rilascio di 40 ostaggi. Manifestazioni e arresti a Tel Aviv.

Netanyahu vuole che i detenuti più pericolosi rilasciati vadano in Qatar

21:52

Il primo ministro israeliano Netanyahu ha chiesto che tutti i detenuti palestinesi sottoposti ad alto livello di sicurezza vengano trasferiti in Qatar, in cambio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza in base a un accordo con Hamas.

Aiuti umanitari nella Striscia: c’è il sì di Israele

19:50

La televisione pubblica israeliana Kan afferma che da domani Israele inizierà ad inoltrare aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza. Secondo Kan camion di aiuti provenienti dall’Egitto verranno ispezionati ai valichi con Israele di Niztana e Kerem Shalom. Arrivati nel settore nord della Striscia, persone del luogo distribuiranno gli aiuti.

Hamas: “Israele non vuole ottenere un accordo”

18:58

Il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri ha affermato:

Le parole di Netanyahu dimostrano che non è preoccupato dal raggiungere un accordo sugli ostaggi. Netanyahu vuole proseguire le trattative sotto i bombardamenti e il bagno di sangue“.

Presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha incontrato oggi il re di Giordania

18:18

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha incontrato oggi, 25 febbraio 2024,  il re di Giordania Abdullah II ad Amman. Durante il meeting si è discusso degli ultimi sviluppi nella guerra tra Israele e Hamas  e degli sforzi per aumentare la quantità di aiuti umanitari da destinare alla Striscia, in particolare nel nord.

I due leader hanno anche discusso del mese di Ramadan e della necessità di garantire la libertà di culto per i palestinesi nella moschea di Al-Aqsa.

Netanyahu: “Con le operazioni su Rafah la vittoria è più vicina”

17:33

L’operazione tenuta su Rafah metterà Israele nelle condizioni di vincere presto e in modo definitivo: questo è il pensiero del premier Benjamin Netanyahu che ha dichiarato:

“Un accordo sugli ostaggi non interferirà con i piani di un’operazione a Rafah. Se avremo un accordo sarà ritardata, ma ci sarà. Se non ci sarà un accordo la faremo in ogni caso”.

Netanyahu: “Voglio un accordo sugli ostaggi ma Hamas deve ridurre le pretese”

16:56

“Stiamo lavorando un accordo per gli ostaggi. Voglio arrivare a un’intesa e apprezzo gli sforzi degli Stati Uniti. Non so se la raggiungeremo ma se Hamas riducesse le sue richieste deliranti per tornare alla realtà, allora un accordo ci sarebbe”.

Queste le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu durante un’intervista rilasciata a Cbs in merito alle sorti del conflitto nella Striscia di Gaza.

Ripresi i negoziati per il cessate il fuoco

16:10

Sono ripresi in Qatar i negoziati per cercare di arrivare un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio di detenuti palestinesi. Lo riferisce l’emittente televisiva statale egiziana al-Qahira al-Ihbariya. ciI negoziati a Doha e al Cairo rientrano nel processo iniziato a Parigi il 23 e 24 febbraio scorsi.

Israele minaccia il ritiro dall’Eurovision se ci sarà il veto sulla canzone “October Rain”

15:30

Israele ha minacciato che potrebbe ritirarsi dall’Eurovision 2024 se gli organizzatori rifiutassero il testo della sua canzone ritenendolo “troppo politico”. Eden Golan con la sua canzone “October Rain” sono stati scelti per partecipare al concorso annuale, che si terra’ a maggio a Malmo, in Svezia.

 

Hamas, bilancio morti sale a 29.692; i feriti sono 69.879

15:10

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 29.692 persone sono morte nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Almeno 86 persone sono morte nelle ultime 24 ore. Sono circa 69.879 le persone ferite dall’inizio degli attacchi.

Israele attacca Khan Yunis, decine di militanti Hamas uccisi

14:27

Continuano le operazioni contro Hamas ad Abasan al Jadida e Abasan al Kabira, sobborghi di Khan Yunis, nel sud della Striscia, da parte di Israele. Lo rende noto l’Idf, aggiungendo che decine di operativi di Hamas sono stati uccisi. Scoperto un deposito di armi contenente ordigni esplosivi, granate e fucili.

Morti due affiliati di Hezbollah durante raid israeliano

12:35

Hezbollah ha annunciato la morte di due membri del proprio esercito durante un raid attribuito a Israele. Il fatto dovrebbe collegarsi agli attacchi messi in atto contro un camion vicino alla città siriana di Qasyr in prossimità del confine libanese.

I due soldati morti sono Hussein al-Dirani e Ahmed al-Afi, originari di Qsarnaba e Brital, due città libanesi della regione di Baalbek, secondo quanto riporta Times of Israel.

Morto a Gerusalemme Charlie Biton, uno dei fondatori delle Pantere Nere

12:00

Charlie Biton, uno dei fondatori del movimento di protesta ‘Pantere Nere’ in Israele, è morto il 24 febbraio 2024 a Gerusalemme. Nato in Marocco) nel ’47, si traferì con la famiglia in Israele nel 1949 a Gerusalemme.

All’inizio degli anni Settanta Biton, con un gruppo di coetanei della sua estrazione sociale, organizzò su ispirazione delle ‘Pantere Nere’ degli USA un movimento di protesta diretto contro il potere ashkenazita (ebrei di origine est-europea) della premier Golda Meir.

Scontri con polizia, manifestazioni di piazza, periodi di detenzione in carcere: questa la prassi nella vita del rivoluzionario Biton.

Il capo dello Stato Isaac Herzog ha pubblicato un messaggio di cordoglio per la morte di Biton.

Razzi dal Libano, allarme nel Nord di Israele

11:45

Nuovi allarmi in Israele vicino al confine settentrionale. L’IDF riporta che sono stati lanciati razzi dal Libano diretti in Galilea. Le sirene di allarme suonano nuovamente nelle città di Snir, Ghajar, HaGoshrim, Kibbutz Dan e Dafna.

Premiato giornalista del New York Times: era tra gli infiltrati del 7 ottobre 2023

11:30

Oggi è avvenuta la premiazione del giornalista palestinese del New York Times, Yousef Masoud, che il 7 ottobre fu uno dei primi a passare da Gaza in territorio israeliano e a riprendere le scene iniziali dell’attacco di Hamas.

Herzog: “Impegnato per assicurare presenza Israele a Eurovision”

10:45

Il presidente di Israele Isaac Herzog è impegnato per risolvere la questione della partecipazione agli Eurovison 2024. La cantante israeliana Eden Golan, con il brano “Pioggia di ottobre”- in riferimento al massacro di Hamas del 7 ottobre – è stata accusata di essere “troppo politica” dagli organizzatori della kermesse.

“Penso sia importante per Israele concorrere a Eurovision, ci sono haters che vogliono cacciarci da ogni palcoscenico”

ha detto Herzog secondo quanto riferisce Times of Israel.

Katz da Israele: “Onu chiede embargo armi ma non vede i crimini Hamas”

10:15

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha rivolto pesanti accusa alle Nazioni Unite: “Si ignorano i crimini di guerra, i crimini sessuali e i crimini contro l’umanita’” commessi da Hamas il 7 ottobre, dopo la richiesta di embargo sulle armi contro Israele. Il ministro ha continuato:

“Dal massacro del 7 ottobre, l’ONU ha collaborato con i terroristi di Hamas e sta cercando di minare il diritto di Israele di difendere se stesso e i suoi cittadini da un’organizzazione terroristica omicida che chiede la distruzione di Israele”.

Chiazza di petrolio nel Mar Rosso dopo attacco Houthi, Yemen chiede aiuto per scongiurare catastrofe

9:30

Chiazza di petrolio nel Mar Rosso a seguito di un attacco Houthi ad una nave britannica, Governo Yemen chiede aiuto per evitare catastrofe ambientale.  Si tratta dell’attacco dello scorso 18 febbraio quando i ribelli Houthi hanno attaccato una nave britannica con bandiera del Belize. A riferirlo l’Associated Press citando una comunicazione del Pentagono.

La nave mercantile, Rubymar, trasportava 41 mila tonnellate di fertilizzanti ed era diretta in Bulgaria dagli Emirati Arabi Uniti; è stata attaccata mentre navigava attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb che collega il Mar Rosso con il Golfo di Aden. Il governo dello Yemen ha chiesto aiuto internazionale per affrontare la situazione ed evitare una catastrofe ambientale.

Mar Rosso: Houthi attaccano navi Usa in golfo Aden e Mar Rosso

8:45

La marina yemenita, controllata dagli Houthi, ha attaccato con missili e droni la petroliera americana Torm Thor, che si trova nel Golfo di Aden, oltre ad alcune navi da guerra Usa nel Mar Rosso. E’ quanto riportato dalla testata Al-Masirah che fa capo al movimento sciita yemenita alleato di Hamas, che cita il portavoce delle forze armate yemenite Yahya Saree. Gli attacchi, rientrerebbero secondo quanto riportato nella risposta alla “situazione del popolo palestinese” e “all’aggressione statunitense-britannica contro il nostro Paese”.

Allarme Onu: 2,2 milioni di persone a rischio “carestia di massa”

8:20

Ancora un all’allarme lanciato dall’Onu, secondo cui 2,2 milioni di persone in Palestina rischia una “carestia di massa”. Gli aiuti riescono ad entrare solo con il contagocce dal valico di Rafah, al confine con l’Egitto, perché dipendono dal via libera di Israele e non riescono ad entrare al Nord a causa delle condizioni delle vie di comunicazione.

Gaza, negoziati Parigi: tregua di sei settimane e rilascio 40 ostaggi israeliani

8:15

Un cessate il fuoco di sei settimane e il rilascio di 40 ostaggi in cambio di alcune centinai di detenuti palestinesi. Questa secondo indiscrezioni filtrate da Parigi, l’ipotesi su cui si sarebbero accordati i negoziatori di Usa, Egitto, Qatar e Israele. Un compromesso fra le posizioni di Israele, che chiede la liberazione di tutti gli ostaggi ancora prigionieri, circa un centinaio, ma senza che questo significhi la fine della guerra, e quelle di Hamas, che chiede l’uscita delle truppe israeliane da Gaza e il cessate il fuoco permanente.

Gaza: a breve delegazione israeliana in Qatar per tregua

7:00

Il gabinetto di guerra israeliano ha dato il via libera all’invio di una delegazione in Qatar per continuare la discussione di Parigi in vista del nuovo accordo per una tregua a Gaza e la liberazione di ostaggi, secondo quanto riportano media israeliani.
Nella notte, media israeliani hanno riferito che la riunione del gabinetto di guerra si è chiusa con la decisione di mandare nei prossimi giorni una delegazione in Qatar per continuare i negoziati.