Battute finali per il Congresso Nazionale di Forza Italia, al Palazzo dei Congressi di Piazza John Kennedy a Roma. Il segretario uscente Antonio Tajani è stato eletto per acclamazione e guiderà il partito nel prossimo futuro.
Congresso Forza Italia, Tajani: “Non dimentichiamoci dell’operato di Berlusconi”
Nel corso di questa seconda giornata di convegno al Palacongressi dell’Eur, il segretario uscente Antonio Tajani è stato eletto per acclamazione. Il neoeletto ha chiuso i lavori del Congresso Nazionale di Forza Italia, il primo senza Berlusconi. Queste le sue dichiarazioni:
Bisogna essere persone che credono in quello che fanno, che cercano risultati concreti. Non possiamo permetterci di vanificare quello che abbiamo fatto. Dobbiamo rendere omaggio a Silvio Berlusconi. Non possiamo dividerci per piccole soddisfazioni personali. Dalle vittorie dipende la nostra sopravvivenza
La platea dei circa 1300 delegati ha votato all’unanimità per alzata di “cartellino”, nessuno voto contrario e nessun astenuto alla nomina di Tajani, che ha tenuto a ringraziare tutti per la fiducia accordatagli, la stima e l’amicizia.
Voglio ringraziare mia moglie e i miei figli, a loro devo tutto. La famiglia è sacra, non solo quella politica… Mi sento una grande responsabilità sulle spalle. Non sarò mai Maradona, ma ce la metterò tutta. Cercherò di far sì che questo movimento coinvolga un gran numero di persone. Coinvolgerò gli amministratori locali, rispetterò in maniera scrupolosa le regole del nostro movimento politico”
Amicizia e stima espresse anche nei messaggi ricevuti da parte della famiglia Berlusconi, come dichiarato dallo stesso neoeletto segretario nazionale:
Il primo messaggio di congratulazioni che mi è arrivato è quello di Marina e Pier Silvio Berlusconi. Inviano a tutti quanti voi un augurio di buon lavoro anche in vista delle prossime elezioni europee. La famiglia Berlusconi continua a seguire con affetto, nel rispetto dei ruoli, la più bella creatura, secondo noi, di Silvio Berlusconi, che è Forza Italia
Eletti i quattro vice segretari
Il convegno ha visto anche l’elezione per alzata di mano dei quattro vice segretari. I candidati a ricoprire i ruoli erano Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Deborah Bergamini, vice capogruppo alla Camera e Stefano Benigni, Tesoriere per Forza Italia.
Così, Roberto Occhiuto, eletto neo segretario nazionale, ha espresso la sua ammirazione per Tajani:
Congratulazioni al nostro segretario Antonio Tajani, acclamato in modo chiaro e unanime da tutto il Congresso nazionale di Forza Italia. Dal 12 giugno abbiamo vissuto momenti complicati. Nelle prime settimane dopo la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi eravamo spaesati, orfani del nostro leader. Antonio ha preso per mano il movimento azzurro e lo ha condotto, con intelligenza e saggezza, a questo storico appuntamento. Si è dimostrato la persona giusta al posto giusto, e sono certo che confermerà anche in futuro quanto di positivo fatto in questi mesi.
Buon lavoro a Tajani, e buon lavoro a coloro che insieme a me lo affiancheranno come vice segretari del partito: Deborah Bergamini, Alberto Cirio e Stefano Benigni. Sono profondamente onorato per questo incarico, ringrazio i tanti delegati che hanno sostenuto la mia candidatura, e sono pronto da domani a impegnarmi al massimo per rafforzare il partito al Sud e in tutto il Paese, dapprima in vista delle elezioni europee e dopo per affrontare al meglio tutte le sfide che ci attendono
Unanimità per l’alzata del “cartellino” anche per i tre dei nuovi vice segretari, Deborah Bergamini, Roberto Occhiuto e Alberto Cirio. Invece, un solo voto contrario per il vice di Tajani, Stefano Benigni. A opporsi il capogruppo in Consiglio comunale a Ravenna Alberto Ancarani, che dichiara:
Rivendico di aver votato contro l’elezione di Stefano Benigni a vice segretario perché abbiamo appena approvato una modifica statutaria in base alla quale sono necessari due anni di iscrizione al partito per l’elettorato attivo e passivo. E Benigni non rientra in quel caso.
Benigni è stato prima ‘totiano’ poi nel Misto prima di rientrare in Forza Italia, io lo considero un tradimento politico e non condivido che sia eletto ai vertici del partito come vice segretario. Inoltre, credo sia un’occasione persa non aver votato per i vice segretari e che quei seggi siano rimasti tristemente chiusi