Importante aggiornamento per quanto riguarda la morte di Alexei Navalny. Dopo giorni di tensione fra la famiglia del dissidente politico e le autorità carcerarie russe, la portavoce di Navalny ha pubblicato su X un tweet che spiega come la salma dell’attivista sia stata restituita alla madre.

Non ci sono però ancora notizie su un possibile funerale: “Non sappiamo se le autorità interferiranno con quanto vuole la famiglia di Alexei”, dice la portavoce Yarmysh.

Morte Navalny, la portavoce Yarmish: “Non si ancora nulla del funerale”

Le accuse da parte di Lyudmila Navalnaya e Yulia Navalnaya, rispettivamente madre e moglie di Alexei Navalny, erano molto nette nei confronti delle autorità carcerarie e politiche russe: dopo la morte dell’attivista politico in circostanze poco chiare, la sua salma non era ancora stata restituita ai familiari per organizzare il funerale.

Dietro tutto ciò ci sarebbe la precisa volontà di Vladimir Putin di oltraggiare la memoria di un politico che aveva raccolto molti consensi, specie all’estero, intorno a sè.

La portavoce della madre di Navalny, Kira Yarmysh, ha nel pomeriggio di oggi 24 febbraio dato una prima buona notizia: il corpo di Alexei è stato restituito alla madre nella città di Salekhard, il cui obitorio ha ospitato le spoglie dell’avversario di Putin.

I funerali però sono ancora in sospeso: Navalnaya era stata minacciata dalle autorità russe per la sua ostinazione nel voler organizzare esequie pubbliche. Se avesse insistito, la donna non avrebbe riottenuto la salma del figlio. Yarmysh a tal proposito avverte che ci potrebbero essere interferenze delle autorità russe con i desideri della famiglia Navalny.