Le giovanili con la maglia del Milan, club con cui ha fatto poi il suo esordio nel calcio professionistico: Giuseppe Incocciati è stato protagonista con i rossoneri, con cui ha riconquistato la Serie A dopo una stagione in cadetteria. Poi ha vissuto una parentesi importante della sua carriera anche con la casacca nerazzurra dell’Atalanta. Mancino per natura, veniva utilizzato sia da attaccante che da ala sinistra. Per commentare il big match della 26° gironata di campionato in programma domani sera a San Siro con fischio di inizio alle ore 20.45, Milan-Atalanta, Incocciati è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Atalanta, Incocciati a Tag24

Archiviati l’mpegno europeo e conosciuti i prossimi avversari per gli ottavi di finale di Europa League, il Milan di Pioli è pronto a tornare in campo per riscattarsi in campionato dopo la battuta d’arresto della scorsa settimana col Monza. Domani a San Siro arriverà un cliente difficile, che sta vivendo un periodo di forma smagliante: l’Atalanta di Gasperini. La Dea è reduce da 9 risultati utili consecutivi (8 vittorie e 1 pareggio tra Serie A e Coppa Italia) e non perde da due mesi (l’ultima sconfitta contro il Bologna il 23 dicembre). Ora però è il momento della verità perchè il calendario metterà davanti ai nerazzurri Milan, Inter, Bologna, Sporting, Juventus e Napoli nel prossimo mese, con in mezzo la Coppa Italia contro la Fiorentina. Un tour de force determinante per la Champions. Per commentare Milan-Atalanta, Incocciati, che in carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto a Tag24.

Il Milan per riscattarsi, l’Atalanta per riprendere il quarto posto. Chi arriva meglio a questo big match?

“Ci arrivano entrambe con delle certezze ritrovate. Il Milan, dopo il passaggio in Europa League e nonostante la brutta avventura avuta a Monza, con una sconfitta assolutamente meritata, si è rimessa in carreggiata. Ora dovrà affrontare al massimo un’Atalanta che è una squadra in salute, ben organizzata e molto pericolosa. Non è un caso se si trova in quella posizione di classifica”.

Il turnover di Pioli la scorsa settimana non ha pagato, domani farà scelte diverse?

“Assolutamente sì, domani Pioli manderà in campo i migliori senza fare alcun tipo di pensiero perchè è un big match complicato. Pioli ha sempre la pressione dell’opinione pubblica che spesso lo critica, e non sempre in base ai risultati positivi o meno. Dall’allenatore del Milan si pretendono sempre cose importanti e quando non le fa viene messo alla gogna. Dopo Monza non può pensare di rischiare nulla”.

Talento e qualità da una parte e dall’altra: se devi scegliere solo due nomi, chi ti aspetti che faccia la differenza?

“Gli occhi saranno tutti puntati su De Ketelaere, che sta facendo cose egregie quest’anno. L’Atalanta però non è solo CDK, ma ci sono tanti elementi che compongono questa nutrita rosa. Ci sono tanti calciatori che non sono titolari ma che quando entrano sono determinanti. Il punto di riferimento importante della Dea resta Gasperini, un allenatore che sa leggere bene ogni situaizone, che difficilmente sbaglia e in grado di mettere la propria squadra nelle condizioni migliori per esprimere un buon calcio. Questo è fondamentale”.

In casa Milan incece?

“Per il Milan invece dico la capricciosa immagine di Leao. Uno che spesso suscita rabbia, ma che la alterna con la grande gioia dei suoi sostenitori. E’ un ragazzo che non ha ancora trovato la giusta continuità, quella che può permettergli di esprimersi in base alle sue qualità. Lui è quello che può cambiare la partita anche da solo. Appartiene a una categoria di pochi eletti, da questo punto di vista”.

Sorteggi Europa League

Il Milan pesca lo Slavia Praga mentre l’Atalanta lo Sporting. Entrambe possono avere l’ambizione di arrivare fino in fondo in Europa League?

“Entrambe le squadre hanno assolutamente la possibilità di arrivare fino in fondo per la qualità della rosa. In campo europeo però non ci sono mai squadre favorite e la percentuale di passaggio del turno è sempre 50 e 50. Anche se adesso c’è il doppio confronto, sono competizioni imprevedibili. Le squadre sono in uno stato avanzato di partite effettuate e possono risultare, in quei momenti, stanche o in forma. Questo fa la differenza. Non sempre la squadra più forte batte la squadra più debole. E’ meglio essere umili e pensare di guadagnarsi il pane passo dopo passo”.