Hostomel è il punto nevralgico della visita di Giorgia Meloni in Ucraina per la ricorrenza dei due anni dall’inizio dell’invasione russa. La premier italiana partecipa alla cerimonia di consegna delle onorificenze ai difensori dell’aeroporto ‘Antonov’, uno dei primi obiettivi dell’offensiva russa, la cui conquista venne impedita dai combattenti ucraini. E Meloni ribadisce la vicinanza dell’Italia a Kiev.

Meloni a Hostomel rende omaggio ai difensori dell’aeroporto ‘Antonov’: “Simbolo del fallimento di Mosca”

Oggi, 24 febbraio 2024, cade la ricorrenza di due anni esatti dall’attacco militare condotto dalla Russia di Vladimir Putin contro l’Ucraina. Una data non da celebrare ma, sicuramente, da ricordare. Ecco, dunque, che la comunità internazionale si stringe intorno alla popolazione ucraina e al suo leader, Volodymyr Zelensky.

Alcuni esponenti di spicco dell’Occidente schierato al fianco dell’Ucraina si ritrovano oggi a Hostomel, città a 25 chilometri a nord-ovest di Kiev. Tra loro, la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, i primi ministri di Belgio e Canada Alexander de Croo e Justin Trudeau, e la premier italiana Giorgia Meloni.

Lì ha luogo l’incontro con il presidente Zelensky, in occasione della consegna delle onorificenze a coloro che difesero l’aeroporto cittadino ‘Antonov’ dall’aggressione russa. Un luogo scelto per la sua valenza simbolica, dunque, in quanto tra i primi obiettivi dell’attacco di Mosca, che dovette cederlo dopo mesi di scontri con l’esercito di Kiev.

Giorgia Meloni, nel suo discorso a Hostomel, sottolinea proprio l’importanza dell’esempio dato dalla battaglia dell’aeroporto.

“Questo posto è il simbolo del fallimento di Mosca e dell’orgoglio dell’Ucraina, qui i piani di Putin sono stati fermati, ci ricorda che c’è qualcosa di più forte di missili e guerra, l’amore per la terra e la libertà”.

La premier avverte: “Non cadere vittime della propaganda russa”

Nel suo messaggio al popolo ucraino, Giorgia Meloni ne celebra la resistenza e il valore, al quale l’Italia continuerà a fornire il proprio sostegno e supporto.

“L’Ucraina è un pezzo della nostra casa e faremo la nostra parte per difenderla”.

Inoltre, la presidente del Consiglio invita a non cadere nelle ‘trappole mediatiche’ tipiche della propaganda di guerra e messe in atto dal Cremlino, ricordando minacce e proclami fatti più volte da Mosca e mai realizzati.

“All’inizio si pensava a una guerra lampo e non lo è stata. Poi si pensava [che la Russia avrebbe] occupato metà del territorio ucraino e non è successo. Poi l’Ucraina ha liberato parte suoi territori. Attenzione a non essere anche noi vittime di una propaganda che conosciamo abbastanza bene”.

Meloni: “Italia, Europa e tutto l’Occidente al fianco dell’Ucraina”

Prima della partenza, la presidente del Consiglio aveva rilasciato un’intervista al quotidiano ‘Il Giornale’, nella quale ha ribadito la necessità del sostegno all’Ucraina, che deve essere garantito da tutto l’Occidente, che lei stessa ribadirà al primo vertice del G7 con la presidenza italiana, che si svolgerà a Kiev

“Difendere l’Ucraina non vuol dire amare la guerra, ma esattamente il contrario. Vuol dire allontanare la guerra, tutelare il nostro interesse nazionale e impedire che il sistema internazionale fondato sulle regole vada definitivamente in frantumi“.

Meloni si è detta consapevole dei sacrifici causati dalla guerra, ma sottolinea come quanto accade nell’est Europa “ci riguarda tutti, e ci tocca da vicino“. La premier difende, quindi, la via intrapresa del finanziamento militare all’Ucraina, l’unica per costringere Putin a negoziare la pace.

“La fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura sono i nostri obiettivi […] Ma Putin può essere convinto a sedersi al tavolo dei negoziati solo se viene garantito l’equilibrio delle forze in campo. E questo può essere assicurato solo se l’Italia, l’Europa e l’Occidente continueranno ad aiutare l’Ucraina”.

Infine, la premier si è detta soddisfatta dei progressi riguardanti l’adesione di Kiev all’Unione europea, altro passaggio fondamentale, secondo lei, per assicurare pace e protezione all’Ucraina e al resto d’Europa.