La Spagna è sotto shock per il devastante incendio che lo scorso giovedì ha travolto un complesso residenziale a Valencia e, mentre gli investigatori sono al lavoro per cercare di capire le cause del rogo, il bilancio delle vittime sta continuando a salire. Al momento sappiamo che almeno 10 persone hanno perso la vita in questa tragedia e ci sono ancora decine di dispersi.
Incendio Valencia, quali sono le cause?
Le fiamme hanno iniziato a divampare lungo il complesso spagnolo nel tardo pomeriggio di giovedì 22 febbraio 2024. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo ha velocemente coinvolto due blocchi di edifici uniti tra loro. Uno di 14 piani e l’altro di 10.
Tutto sembra essere partito dal settimo piano, da dove le fiamme si sarebbero propagate lungo la verticale del grattacielo ed estese, a causa del vento, verso la parte più bassa. L’intero condominio, situato nel moderno quartiere di Campanar, ospita ben 128 abitazioni, per un totale di circa 450 residenti.
Gli inquirenti spagnoli si sono subito messi ad indagare sulle possibili cause del tragico incendio avvenuto a Valencia.
Il complesso residenziale, con appartamenti di varie metrature e con prezzi fino a 6mila euro al metro quadro, vantava la presenza di comfort di varia tipologia per gli inquilini: piscine, spa condominiali, pannelli di alluminio di ultima generazione.
Ebbene, secondo le informazioni che sono emerse fino ad oggi, il rivestimento delle facciate potrebbe essere stato un elemento che potrebbe aver contribuito alla diffusione delle fiamme. A ciò si aggiungerebbe la cattiva qualità dei materiali utilizzati.
Insieme, avrebbero facilitato la rapida propagazione del fuoco, invece che bloccarlo o rallentarlo come in molti si sarebbero aspettati dal momento che, appunto, si tratta di un palazzo nuovo.
Sulle motivazioni del rogo che ha portato alla morte di almeno 10 persone la magistratura ha aperto un’inchiesta. Sono tante le domande a cui bisogna trovare una risposta. In primo luogo, gli investigatori devono cercare di capire qual è stata l’esatta dinamica.
Poi bisogna capire da dove sono partite le fiamme. A seguire, di chi sono le responsabilità, come mai il fuoco si è diffuso così rapidamente non lasciando scampo a molte persone e, infine, se poteva essere evitato e in che modo.
Sanchez: “Continuiamo a cercare le vittime”
Il premier spagnolo Pedro Sanchez, giunto sul posto in cui si è verificata la tragedia, ha sostenuto che, al momento, la priorità è quella di cercare le vittime. Come dicevamo all’inizio infatti, all’appello mancano ancora svariate persone, date per disperse.
Il presidente ha promesso di aiutare “in ogni modo possibile” fornendo servizi e tutto ciò che serve per far fronte alle necessità immediate. Ha annunciato che egli stesso si darà da fare per fare luce su quanto avvenuto e per assicurare giustizia alle vittime e alle loro famiglie.
Nel frattempo il governatore della Comunidad valenciana, il signor Carlos Mazon, ha annunciato tre giorni di lutto in tutta la regione per le persone – uomini, donne e bambini – che hanno perso la vita in questo maxi incendio che ha colpito due edifici continui a Valencia.
In città inoltre sono stati annullati gli eventi già in programma per il weekend di sabato 24 e domenica 25 febbraio 2024. In questi giorni si sarebbe dovuta celebrare anche qui la Festa delle Fallas, durante la quale, come vuole la tradizione, si bruciano delle sculture di cartapesta e di legno.
Ad essere sotto shock, in realtà, non è solo la Spagna. La notizia del rogo a Valencia ha sconvolto interi Paesi, Italia compresa. A perdere la vita sono stati almeno in 10, ma il bilancio, con ogni probabilità, aumenterà nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
I cittadini e le cittadini si sono detti arrabbiati e delusi per quanto accaduto in un quartiere che si vanta di essere moderno, innovativo, all’avanguardia e con prezzi delle case anche sopra la media. In molti non si capacitano che possa essere successo ciò.