Cariche e manganellate: sono queste le immagini che arrivano da Firenze e Pisa, dove due cortei pro Palestina organizzati da sigle di studenti sono stati respinti dalle Forze dell’ordine con delle modalità che, per la loro virulenza, stanno facendo il giro del web indignando molti.
A commentare le immagini, ovviamente, anche tante personalità del mondo della politica. Tra queste, anche Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare, il quale si è detto “sconvolto” dalle immagini, soprattutto perché negli ultimi mesi non è la prima volta che si assiste a simili cariche contro gruppi di giovanissimi.
Scontri a Pisa, Bandecchi (AP): “Quali criteri guidano questi respingimenti?”
Commentando le immagini che arrivano dai due cortei pro Palestina organizzati dagli studenti a Firenze e Pisa, il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ha chiesto subito che il ministro Piantedosi informi la nazione sui criteri che stanno guidando questi respingimenti.
Negli ultimi mesi, infatti, è già accaduto che si manifestassero duri scontri tra le forze studentesche e quelle di Polizia. Basti pensare, ad esempio, al clamore suscitato dai fatti di Torino.
Il punto, secondo il sindaco di Terni, non sono tuttavia il merito delle contestazioni dei giovani – sulle quali si può essere o meno d’accordo – ma il trattamento che sembra essere riservato loro, quasi come fossero “dei pericolosi assalitori” che, evidentemente, non sono.
Se le nuove generazioni esprimono un malessere, nell’opinione di Bandecchi, la risposta non può certamente essere questa. L’esempio, d’altronde, dovrebbe sempre arrivare dagli adulti.
Il ministro Piantedosi informi la Nazione sui criteri che stanno guidando questi respingimenti: non si capisce, d’altronde, perché degli studenti dovrebbero essere trattati come pericolosi assalitori. Il malessere dei giovani non può essere compresso con la violenza. Alle nuove generazioni abbiamo il dovere di insegnare l’importanza del dialogo e dell’ascolto.