Una donna di 30 anni di Priverno, provincia di Latina, ha vissuto un incubo dopo aver accettato un passaggio in motorino da un conoscente mentre cercava di tornare a casa da sua figlia.
Il 22enne, anziché riportarla a casa, l’ha condotta in uno stabile abbandonato e l’ha brutalmente aggredita, perpetrando violenza sessuale. L’orribile episodio è avvenuto nella notte tra il primo e il due novembre 2023.
Priverno, il racconto shock di una ragazza violentata da un conoscente
La testimonianza della vittima ai carabinieri rivela la crudele aggressione subita: “Ricordo le sue urla, la sua violenza carnale, i suoi pugni in testa… Ho reagito nel momento in cui ero sicura di non sbagliare e di riuscire a scappare. Ho sopportato il freddo nuda, 6 ore in mezzo alle spine e agli alberi per non farmi trovare, perché mi ha cercata per ore”.
La donna ha raccontato la sua terribile esperienza anche sui social media, condividendo la violenza subita e la sua fuga nei boschi mentre il suo aggressore la inseguiva. Ha riferito di essere stata violentata in uno stabile isolato e di essere riuscita a fuggire tra le campagne circostanti. Dopo circa sei ore di vagabondaggio in cerca di aiuto, è stata notata da un uomo di passaggio che l’ha soccorsa e accompagnata all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Qui le è stata diagnosticata una prognosi di dieci giorni per un trauma cranico, contusioni ed escoriazioni multiple.
La donna ha depositato denuncia presso la stazione dei carabinieri di Priverno, facilitando rapidamente l’individuazione del presunto aggressore. Si tratta di un muratore magrebino di 22 anni, senza fissa dimora in Italia, ora in custodia cautelare con l’accusa di violenza sessuale.