Un fantoccio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con una croce celtica appesa al collo e in testa una corona è stato bruciato ieri sera – 22 febbraio – a Roma al grido di “Bruciamo Meloni”. L’episodio su cui indaga la Digos è avvenuto nel corso di una manifestazione in memoria di Valerio Verbano l’attivista romano ucciso nel 1980 a soli 18 anni. Un omicidio per il quale ancora non si è fatta chiarezza e che ad oggi non vede nessun colpevole.

Chi era Valerio Verbano il 18enne ricordato ieri in un corteo dove è stato bruciato un fantoccio di Meloni?

Doveva essere una manifestazione pacifica, ma momenti di tensione si sono vissuti a Montesacro durante il corteo in memoria del giovane attivista romano, quando alcuni manifestanti avrebbero incendiato un cartonato bianco raffigurante la premier Giorgia Meloni. Il simulacro recava una croce celtica appesa al collo e una corona sul capo ed è stato dato alle fiamme in un falò improvvisato durante il corteo. Un episodio su cui sono in corso le indagini delle forze dell’ordine e che ha infiammato lo scontro tra maggioranza e opposizione.

Un episodio che ha di fatto, sviato l’attenzione dal messaggio della manifestazione, ovvero una marcia pacifica per chiedere a 44 anni dall’omicidio che venga fatta giustizia per Valerio Verbano.

L’omicidio di Valerio Verbano, dopo 44 anni ancora non c’è un colpevole

Valerio Verbano era un giovane militante vicino ad Autonomia Operaia e quando fu ucciso, il 22 febbraio del 1980, aveva solo 18 anni e studiava al Liceo Archimede di Roma.

L’omicidio suscitò molto scalpore oltre che per la giovanissima età della vittima, ma anche per le modalità con cui avvenne. Modalità da commando terroristico. Il giovane, infatti, fu ucciso in casa sua alla presenza dei genitori.

Quel 22 febbraio di 44 anni fa tre ragazzi si presentarono a casa Verbano fingendosi amici di Valerio. Una volta dentro immobilizzarono i genitori del giovane al suo rientro da scuola, intorno alle 14,00, lo aggredirono e uccisero.

L’omicidio fu rivendicato da diverse formazioni estremiste sia di destra che di sinistra ma i colpevoli non furono mai rintracciati.