Gli investimenti immobiliari rappresentano una passione diffusa tra gli investitori italiani, spesso associati all’idea che “non c’è nulla di più sicuro dell’investire nel mattone”. Tuttavia, va sottolineato che l’investire in immobili è un’attività più complessa di quanto possa sembrare inizialmente. Questo articolo si propone di offrire chiarezza su questo tema, fornendo spunti di riflessione per gli investitori immobiliari comuni, che potrebbero avere l’obiettivo di acquistare casa o possedere già proprietà familiari e stiano ponderando se venderle o mantenerle.

Quando la casa diventa un investimento immobiliare, diventa un asset e, di conseguenza, deve essere valutata attraverso parametri finanziari, evitando di cadere in comuni pregiudizi. È importante sottolineare che gli investimenti immobiliari possono risultare molto redditizi quando si individua l’opportunità giusta. Tuttavia, il valore medio degli immobili in Italia ha sperimentato una tendenza alla svalutazione, rendendo complesso prevedere i trend del mercato immobiliare. Inoltre, trovare un investimento immobiliare che superi in rendimento le alternative facilmente accessibili, come i mercati finanziari, può essere un’impresa ardua. Va considerato anche che gli investimenti immobiliari presentano scarsa liquidità, e un errore nell’acquisto di un immobile potrebbe rivelarsi difficile da correggere.

Per coloro che dispongono di una somma considerevole, è consigliabile valutare attentamente l’opportunità di investire nei mercati finanziari, tenendo conto della maggiore liquidità e delle potenziali alternative offerte da questo settore.

Quanto guadagno se investo in immobili nel 2024?

Secondo l’analisi annuale condotta da Bankitalia, i prezzi degli immobili in Italia sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso degli ultimi 10 anni, con il 67,2% degli italiani che ha riferito tale percezione. Il 16,6% degli intervistati ha notato un aumento dei prezzi, mentre il 16,2% ha registrato una diminuzione. Il mercato immobiliare può offrire opportunità di investimento interessanti, specialmente per coloro che dispongono di considerevoli capitali e possiedono competenze specialistiche nel settore.

È importante notare, tuttavia, che l’investimento immobiliare porta con sé anche dei rischi. Non è possibile stabilire in modo definitivo se l’investire in immobili sia conveniente, poiché ogni situazione è unica e presenta peculiarità specifiche. Nonostante ciò, dati statistici suggeriscono che, nella maggior parte dei casi, i mercati finanziari offrono maggiori opportunità di rendimento rispetto all’investimento immobiliare.

Costi dell’investimento immobiliare

Affrontare l’investimento nella prima casa richiede una prospettiva diversa, poiché si tratta più di un obiettivo finanziario che di un investimento tradizionale. La scelta di finanziare l’acquisto attraverso un mutuo o con capitale proprio merita attenzione.

Il mutuo per la prima casa, sebbene comporti costi associati, rappresenta un’opportunità unica per sfruttare la leva finanziaria, contribuendo a incrementare significativamente il potenziale di accumulo di ricchezza nel lungo termine. Pertanto, è consigliabile valutare l’opzione del mutuo anziché pagare l’intero importo in contanti. Ottimizzare la quota finanziata e investire il capitale residuo in soluzioni più redditizie e liquide può essere una strategia vantaggiosa.

Nell’analizzare i costi dell’investimento immobiliare, è essenziale considerare diversi aspetti. I costi di transazione, come le spese notarili, le imposte e le tariffe legate all’acquisto, possono rappresentare un impegno finanziario significativo, andando ad aggiungersi al prezzo di acquisto. Inoltre, gli oneri fiscali, specialmente per investimenti nella seconda casa, possono essere rilevanti e devono essere attentamente valutati. Infine, è cruciale tenere conto dei possibili costi di ristrutturazione, i quali possono variare notevolmente e influire sulla convenienza complessiva dell’investimento.

Affittare casa come investimento

Gli investimenti nel settore immobiliare per locazione in Italia nel 2024 mostrano dinamiche interessanti, con dati aggiornati che forniscono un quadro attuale della situazione.

Per quanto riguarda i prezzi medi degli immobili, a novembre 2023, gli immobili residenziali in affitto hanno registrato un prezzo medio richiesto di €12,86 al mese per metro quadro, evidenziando un incremento del 6,99% rispetto all’anno precedente. Le regioni con i prezzi più elevati sono risultate essere la Valle d’Aosta, con €18,51 al mese per metro quadro, mentre l’Umbria ha mostrato i prezzi più bassi, con soli €7,32 al mese per metro quadro.

Quando si valutano gli investimenti immobiliari, è fondamentale considerare la tassazione e i rendimenti netti. Elementi come l’imposta di bollo sul contratto di locazione e l’imposta di registro giocano un ruolo cruciale. Il rendimento netto, solitamente, si attesta tra il 30% e il 40% in meno rispetto al rendimento lordo. I rendimenti lordi nel residenziale hanno raggiunto un tasso medio del 7,9% nel primo trimestre del 2023, con città come Bari, Roma e Milano che hanno mostrato interessanti rendimenti annui lordi per box auto, con Bari che garantisce un ritorno annuo medio del 7,7%.

Analizzando le principali città italiane, Genova, Palermo e Roma hanno presentato i rendimenti più elevati per i contratti di locazione già nel 2022, con rispettivamente il 6,3%, 6,1% e 6,0%. Per quanto riguarda la rivalutazione dei prezzi immobiliari, Milano ha registrato l’aumento più significativo.

Un’analisi specifica su un bilocale usato di 55 metri quadrati situato in zona centrale ha rivelato che già nel 2019 l’affitto medio in Italia per tale tipologia di immobile generava un rendimento del 6,1%. Tra le città, Cagliari presentava il rendimento più alto, con l’8,2%, seguita da Trieste (8,1%) e Palermo (7,5%).