Un mandato d’arresto internazionale gravava su un narcotrafficante, passeggero di un volo proveniente dall’Arabia Saudita, e arrestato dagli agenti della polizia di Frontiera di Venezia, nella serata di San Valentino, lo scorso 14 febbraio, con documenti falsi.
Venezia, mandato d’arresto internazionale per il narcotrafficante arrestato in aeroporto
Si tratterebbe di un cittadino tunisino, l’uomo arrestato dalla polizia di Frontiera all’aeroporto Marco Polo di Venezia, nella giornata del 14 febbraio scorso. Sul fermato gravava un mandato d’arresto internazionale, scoperto grazie alle approfondite indagini della polizia veneziana, il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Interpol.
L’uomo era ricercato in Tunisia e in possesso di documenti francesi falsi, con i quali era riuscito a imbarcarsi su un volo proveniente dall’Arabia Saudita. Ulteriori indagini hanno rilevato che a carico del tunisino gravavano altri reati, quali il traffico di droga.
Pertanto, la Procura della Repubblica ha emesso un mandato d’espulsione dall’Italia ai sensi degli articoli 497 bis, 482, e 648, per possesso di documenti falsi, ricettazione e falso e il conseguente rimpatrio nel Paese d’origine.
In attesa che venga eseguito il mandato, l’uomo si trova in custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore. Disposto anche la messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Corte D’Appello di Venezia.
I controlli in aeroporto
Le indagini che hanno portato all’identificazione dell’uomo sono il frutto di un intenso lavoro di coordinamento e maggiori controlli da parte della polizia di Frontiera. Le misure di sicurezza riguardano, in particolare, le tratte aeree considerate più a rischio, fra le quali, appunto, quello proveniente dall’Arabia Saudita.
Infatti, sullo stesso volo transitavano due passeggeri pakistani, anch’essi sprovvisti di documenti di identità, secondo gli agenti probabilmente distrutti dopo l’imbarco. I due sono stati arrestati per i reati di soppressione, distruzione, occultamento di atti veri, per questo sottoposti a estradizione.