Paura su un autobus Atac della linea 314 di Roma, quando, intorno alle 19 di ieri sera 22 febbraio, un 23enne egiziano ha aggredito e rapinato un coetaneo proveniente dal Bangladesh, fuggendo poi in via Prenestina. I carabinieri hanno rintracciato e arrestato il rapinatore poco dopo.
Roma, 23enne arrestato dopo aver aggredito e rapinato un coetaneo sull’autobus
Botte. Tante botte con pugni al volto e spintoni fra un ragazzo di 23 anni, di origini egiziane, e un giovane appena maggiorenne del Bangladesh sulla linea Atac 314 di Roma. L’episodio è avvenuto ieri sera, 22 febbraio intorno alle 19, mentre il mezzo percorreva il tratto di strada di via Prenestina.
Il 23enne avrebbe aggredito il ragazzo per rubargli il cellulare, cercando poi di scappare e disperdersi fra la folla della via. Il volto del giovane egiziano non è nuovo alle forze dell’ordine, allertate da alcuni testimoni presenti sul veicolo al momento della rapina.
Una pattuglia dei carabinieri di stanza lì vicino si è precipitata sul posto, nel tentativo di intercettare il rapinatore e bloccarlo. L’arresto si è svolto sotto gli occhi attoniti e curiosi di alcuni testimoni, che hanno riferito anche che, per fortuna, la giovane vittima, nonostante i colpi subiti, non necessitasse di assistenza medica.
Danneggiato un autobus della linea 61
Questa mattina, 23 febbraio, si terrà per direttissima il processo di convalida del fermo del 23enne presso le aule di piazzale Clodio. Invece, sempre ieri sera, intorno alle 21, alcuni vandali, la cui identità non è ancora nota, hanno danneggiato un altro mezzo dell’Atac frantumandone il finestrino con un martello.
Stavolta, però, l’unica vittima è stata solamente il bus urbano della linea 61, al quale è stato totalmente infranto il vetro laterale destro. Alcuni testimoni hanno chiamato immediatamente i carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante.
I militari hanno ritrovato il martello ancora dentro al veicolo e lo hanno sequestrato, aprendo un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti. Si cerca di capire se gli unici due passeggeri del mezzo, fortunatamente rimasti illesi, possano aver visto i o il colpevole.