Negli ultimi tempi, il settore dell’acquacoltura ha affrontato sfide significative a causa dell’aumento incontrollato della popolazione di granchio blu, un fenomeno che ha impattato negativamente su molte imprese dedite all’acquacoltura. In risposta a questa emergenza, il governo ha introdotto una serie di misure per offrire sostegno finanziario e alleggerire il carico fiscale delle imprese colpite. Tra queste iniziative, spicca l’introduzione di un esonero contributivo parziale, mirato a ridurre i contributi previdenziali a carico delle aziende danneggiate dal granchio blu. Importante sottolineare, l’agevolazione rientra nel regime de minimis UE, garantendo così la conformità alle normative europee sugli aiuti di Stato.
Esonero contributivo parziale granchio blu: cos’è
Il “Decreto Omnibus-bis” ha introdotto specifiche disposizioni per sostenere l’attività produttiva dei soggetti operanti nel settore dell’acquacoltura marina, identificati dal codice ATECO 03.21, attraverso un esonero contributivo dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Questa misura, finanziata con risorse pari a 500.000 euro, rappresenta un intervento cruciale per alleviare il fardello finanziario delle imprese colpite.
Questo fondo è infatti destinato a sostenere le imprese di acquacoltura che hanno subito danni diretti dall’espansione di questa specie invasiva, fornendo un sostegno finanziario cruciale per la loro sopravvivenza e continuità operativa.
L’esonero contributivo parziale rappresenta una delle misure chiave introdotte per assistere le imprese di acquacoltura colpite. Questo esonero permette una riduzione fino al 50% dei contributi previdenziali dovuti, applicabile sia alla quota a carico dell’impresa che a quella dei dipendenti. È importante sottolineare che questo esonero riguarda esclusivamente i contributi previdenziali relativi al mese di dicembre 2023, escludendo altri oneri e contributi.
Esonero contributivo per invasione granchio blu: come accedere ai benefici e presentare domanda
Le imprese interessate devono presentare le loro domande seguendo le linee guida stabilite dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, come delineato nel decreto del 15 dicembre 2023. Queste direttive forniscono dettagli rilevanti su criteri e modalità per la presentazione delle domande, assicurando che il processo sia trasparente e accessibile a tutte le imprese idonee. La domanda andrà presentata entro il 22 marzo 2024.
Il processo di richiesta per l’accesso ai benefici del fondo prevede diversi passaggi, a partire dalla compilazione di un form online con tutti i dati richiesti, all’invio di documentazione complementare, come identità del richiedente, fatture, quietanze e relazioni tecniche. Le domande devono essere presentate attraverso il portale SIAN, a questo link, con l’assistenza fornita per eventuali difficoltà tecniche tramite contatto email.
Una volta presentate, le domande vengono sottoposte a un esame istruttorio da parte della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, che determina l’ammontare dell’esonero contributivo basandosi sulle richieste pervenute. Successivamente, viene stilata una graduatoria delle domande ammesse al beneficio, e ogni impresa beneficiaria viene notificata dell’ammontare dell’esonero riconosciuto. È fondamentale notare che, nel caso in cui i contributi siano stati già versati prima dell’approvazione delle domande di esonero, le imprese potranno compensare l’agevolazione ricevuta con futuri versamenti contributivi, seguendo le istruzioni fornite dall’INPS.
La crisi nel settore dell’acquacoltura
Il settore dell’acquacoltura ha recentemente affrontato una sfida eccezionale a seguito della rapida proliferazione del granchio blu nel Mare Adriatico, particolarmente nel delta del Po, che ha causato danni significativi agli allevamenti di molluschi, incidendo fino al 90% della produzione. Questo contesto critico ha spinto le autorità a mobilitarsi per offrire sostegno concreto alle imprese colpite, attraverso misure finanziarie mirate e incentivi fiscali, come delineato nel Decreto Asset 104 del 2023.
Conformità al regime de minimis e adempimenti
È fondamentale evidenziare che l’esonero contributivo è concesso in conformità al regime degli aiuti “de minimis” nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Questo aspetto è molto importante per assicurare che le misure di sostegno siano erogate in modo trasparente e equo, senza distorcere la concorrenza nel mercato interno. La registrazione degli aiuti e gli adempimenti connessi saranno gestiti attraverso il registro SIPA, garantendo una tracciabilità e gestione efficace degli aiuti erogati.