Roma – Feyenoord è una sfida decisiva, dove nella cronaca del match non può che spiccare Lorenzo Pellegrini trascinatore della squadra e autore di un gol meraviglioso. La partita inizia nel modo peggiore per i padroni di casa, che riescono tuttavia a reagire attraverso la qualità del gioco. Uno di quei match per cui vale la pena pagare il prezzo del biglietto e che riconciliano con lo spirito del football. Il racconto di Roma – Feyenoord direttamente dallo Stadio Olimpico su TAG24.
Roma – Feyenoord, la cronaca del primo tempo
Inizio shock per i 67 mila dell’Olimpico. Cross rasoterra di Hartman, El Shaarawy anticipa Nieuwkoop, il pallone sbatte sulla spalla di Gimenez e termina in rete. Gol che viene convalidato dopo un lungo check al VAR, partenza da incubo per la Roma. I giallorossi però dimostrano che si è trattato solo di un episodio, seppur clamoroso infatti iniziano subito a giocare in modo arrembante creando due opportunità. Purtroppo il film della partita cambia nettamente e gli olandesi possono giocare in contropiede e Paixao brucia nettamente Llorente chiamando alla grande parata Svilar. I primi 15′ del match sono davvero al cardiopalma nella bolgia dell’Olimpico.
Al 17′ è il giocatore più atteso, il capitano Lorenzo Pellegrini si inventa un eurogol prendendo palla dal vertice sinistro fuori dall’aria di rigore e mettendola con il destro sotto l’incrocio alla destra dell’estremo difensore olandese. Una magia per il numero 7 che viene osannato da tutto l’Olimpico, che solo fino a un mese fa lo fischiava. Un bene che i tifosi della Roma e il suo calciatore più rappresentativo abbiano trovato la pace. Sicuramente il match più intenso della stagione, con i giocatori che non si risparmiano nei duelli. Al 21′ è Cristante a sfiorare il gol di testa su assist al bacio del solito Pellegrini.
Gioco splendido per la Roma, lontana parente di quella più pragmatica e raccolta di Mourinho, con l’unica colpa per De Rossi di avere in Karsdorp un terzino destro troppo disattento nella fase difensiva. Meglio in fase offensiva, ma concede troppi rischi. Nel frattempo l’arbitro fischia molto poco scegliendo una linea all’inglese, salvo poi tirare fuori frettolosamente un giallo per Paredes. Una squadra ad altissima intensità, che alla mezz’ora continua a creare numerose opportunità e meriterebbe di gran lunga il vantaggio. Un primo tempo che nella parte finale scivola via con le squadre che fisiologicamente rifiatano, con la Roma che però ha davvero tanto da recriminare.
Cronaca secondo tempo
Secondo tempo che segue la falsariga del primo, con la Roma che tiene tanto palla ma crea poche conclusioni. Ci prova Paulo Dybala al volo dal limite con il suo sinistro che viene murato in calcio d’angolo. I giallorossi però regalano sempre grandi brividi ai loro tifosi, con Llorente che alza un campanile che per poco non libera alla conclusione in aria di rigore il Feyenord. La Roma chiede un rigore per fallo su El Shaarawy, ma in realtà è il numero 92 a perdere l’attimo sprecando un’ottimo contropiede di Lukaku alla prima occasione importante della sua gara.
I ritmi sono decisamente più blandi rispetto al primo tempo, ma la Roma ha sempre in mano il pallino del gioco. Paulo Dybala alza il livello del gioco, ma purtroppo sembra sparire dal campo Pellegrini e con lui quella qualità che aveva portato i giallorossi ad essere dominanti per i primi 50′. Al 66′ esce Kardsorp, di gran lunga il peggiore in campo ed entra Celik che ha una grande occasione per salire gerarchie. Esce tra la standing ovation al 70′ Lorenzo Pellegrini sostituito da Aouar, un giocatore che fino a questo momento sottotono per tutta la stagione.
Una partita diametralmente opposto a quella del primo tempo, con la Roma che ha finito la benzina e al 78′ rischia clamorosamente di andare sotto con Mancini chiamato al salvataggio nell’aria piccola. All’80’ scontro durissimo per Llorente, con De Rossi costretto a sostuirlo con Ndicka fresco campione della Coppa D’Africa. Lukaku suggella una delle sue peggiori prestazioni divorandosi letteralmente all’88’ tutto solo il gol della qualificazione. I 6′ di recupero vanno avanti senza emozioni.
Tempi supplementari
Supplementari che si aprono con la novità Zalewski al posto di uno spento El Shaarawy. Subito ottimo fraseggio tra Dybala e Lukaku, su cui salva all’ultimo al difesa. È dai due centravanti che De Rossi e i tifosi della Roma si aspettano qualcosa in più. Al 4′ del supplementare su un calcio d’angolo c’è l’illusione ottica del gol dalla Tribuna Tevere, ma è solo un attimo d’immaginazione che si tramuta presto in imprecazione per i supporter romanisti. Feyenord a un passo dal gol del vantaggio quando il cronometro segna il 100′. Dybala si trascina verso il cambio, al suo posto di Baldanzi.
Il secondon tempo supplementare si apre con l’ingresso di Angelino, anche in vista dei rigori il cui spettro prende sempre più forma. Le due squadre hanno completamente finito la benzina, con Svilar chiamato alla parata sul suo palo. La fotografia della partita romanista è al 116′ quando Zalewski ha una palla d’oro al centro dell’aria di rigore ma scivola clamorosamente rovinando tutto. Un impatto pessimo il suo sulla partita. Lukaku al 120′ ha la palla per chiudere la qualificazione ma Wellenreuther fa il miracolo e Zalewski non arriva ancora una volta sulla ribattuta. Sempre il centravanti belga su calcio d’angolo sfiora il gol di testa, ma sono i rigori a decidere chi passerà il turno.
Sequenza dei calci di rigore
- Rigore Paredes all’angolino basso alla sinistra del portiere in gol.
- Rigore Paixao che spiazza Svilar.
- Rigore di Lukaku con ricorsa saltellata debole bloccato dal portiere.
- Rigore del Feyenord parato da Svilar
- Rigore di Cristante perfetto con portiere spiazzato e gol.
- Rigore del Feyenord parato con un altro miracolo da Svilar.
- Rigore di Aouar che spiazza il portiere e porta la Roma ad un passo dalla qualificazione.
- Rigore del Feyenord calciato molto bene con Svilar che intuisce ma non ci arriva.
- Rigore perfetto di Zalewski che riscatta una pessima partita chiudendo la sequenza e lanciando la Roma agli ottavi.