Ernesto Calisti la Lazio ce l’ha nel sangue. Cresciuto calcisticamente con la maglia biancocelese addosso, con cui ha fatto il suo esordio in serie A, si sposta alla Cavese per farsi le ossa prima di tornare nella Capitale. Tre stagioni vissute in maniera intensa: sono anni difficili, di retrocessione e ricostruzione. Ex difensore, lascia il club romano dopo aver totalizzato 48 presenze in campionato, condite da un gol. Da quel momento in poi, era il 1987, tante esperienze in giro per l’Italia, ma l’amore per i colori biancocelesti resta intatto. Per commentare Torino-Lazio, Calisti è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Torino-Lazio, Calisti a Tag24
Un impegno dopo l’altro, per la Lazio non è tempo di riposare. La squadra di Maurizio Sarri sta affrontando l’ennesimo tour de force della stagione e questa sera scenderà in campo, contro il Torino, per il recupero della ventunesima giornata di campionato. In corsa per la Coppa Italia, in ballo per la Champions League e in lotta in campionato: questo mese sarà decisivo per le ambizioni del club di Lotito. I biancocelesti non possono più permettersi alcun passo falso se vogliono rimanere legati al gruppone in corsa per la Champions; dall’altra parte però, anche la formazione di Juric non ha alcuna intenzione di lasciare punti per strada per poter rientrare in lotta per l’Europa. Fischio di inizio alle ore 20.45, per commentare Torino-Lazio, Calisti, che nella sua carriera ha vestito la maglia biancoceleste per tre stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Meno di due ore al fischio di inizio di Torino-Lazio: che partita sarà e come hai visto la squadra di Sarri nelle ultime uscite?
“Al di là della sconfitta arrivata contro il Bologna, devo dire che la Lazio ha fatto un ottimo primo tempo ed è stata anche molto sfortunata. I biancocelesti avrebbero meritato il secondo gol, ma c’è stato un salvataggio sulla linea e una grande parata di Skorupski che glielo hanno negato. Poteva essere una gara diversa, ma è andata come è andata. L’errore grave da parte di Luis Alberto e Provedel ha complicato tatticamente la partita. Con il Torino questa sera sarà una gara difficile perchè sappiamo bene come giocano le squadre di Juric. I granata difendono molto bene e hanno la terza miglior difesa del campionato, ma di contro hanno il quindicesimo attacco. La Lazio ha tutte le carte in regola per portare a casa i tre punti, per quanto possa essere una battaglia”.
Vincere questa sera è praticamente obbligatorio per i biancocelesti, se vogliono rimanere in corsa Champions?
“Assolutamente sì, la Lazio questa sera dovrà portare a casa i tre punti perchè anche un pari non può bastare. Sarri non si può più permettere di sbagliare perchè ci sono tante squadre il lizza. L’Atalanta sta benissimo, ma giocherà con l’Inter il recupero e non ha certo un calendario semplice. Poi ci sono il Bologna, la Fiorentina e la Roma, insomma troppe squadre con cui competere. Per questo stasera sarà fondamentale vincere, al di là della prestazione”.
Storicamente però, Sarri soffre parecchio le squadre di Juric...
“Certo, perchè la Lazio è una squadra che palleggia mentre il Torino la mette sul ritmo alto e la pressione continua. Le squadre di Juric vanno uomo contro uomo a tutto campo, è questo ciò che soffrono i biancocelesti. Per questo dico che sarà una partita difficile. Resta però il fatto che sulla carta la Lazio è più forte, poi magari il campo può smentire, ma deve essere in grado di portare a casa i tre punti”.
Il posto Champions è un obiettivo raggiungibile per la Lazio?
“Non sarà semplice perchè come dicevo prima le squadre con cui competere sono molte. Purtroppo la Lazio ha avuto anche tanti infortuni ed ha ancora molti giocatori fuori. Questo non consente a Sarri di fare tutti i cambi che vorrebbe. E’ chiaro che se avesse la rosa al completo potrebbe affrontare in modo diverso questo finale di stagione. Al momento però devono giocare sempre gli stessi ed è chiaro che, con così tanti impegni, un calo fisico ci può stare. Speriamo di no e che questa belle vittoria con il Bayern possa portare entusiasmo e carica mentale a questi ragazzi”.
Ciro Immobile sta meglio, può essere la sua partita?
“Netta crescita. Ciro sta meglio e si vede perfettamente nei movimenti. E’ più sciolto ed è tornato a dare i suoi strappi, attaccando la profondità. E’ chiaro che non è ancora al top, ma deve essere titolare assolutamente. Sarri lo sta gestendo bene, cambiandolo spesso con il Taty, ma resta un attaccante a cui non si può rinunciare. Mi auguro che stasera possa essere la sua partita”.