Contributi a fondo perduto del 40 per cento per il fotovoltaico in agricoltura, è in arrivo il decreto attuativo 2024 per la presentazione della domanda. Il bonus incentiva la realizzazione dei sistemi fotovoltaici in agricoltura con un termine per la conclusione dei lavori fissato per il 30 giugno 2026. Oltre ai contributi a fondo perduto, le imprese che faranno richiesta degli incentivi potranno beneficiare della tariffa incentivare per spingere gli investimenti compatibili con la propria attività agricola.
I contributi per l’agrivoltaico innovativo 2024 sono stati definiti dal decreto dell’Ambiente, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) energetica numero 436 dello scorso 22 dicembre.
Contributi fotovoltaico agricoltura 2024, quando esce il decreto per presentare le domande?
È in arrivo il decreto attuativo dei contributi a fondo perduto per realizzare pannelli fotovoltaici in agricoltura. Entro la fine di questo mese di febbraio 2024, infatti, arriverà il provvedimento contenente le regole operative per presentare la domanda e accedere agli incentivi.
Al provvedimento del ministero dell’Ambiente, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) saranno allegati anche i modelli per le domande di partecipazione al bonus, nonché i contratti da sottoscrivere e i doveri a carico delle imprese del settore agricolo che riceveranno i contributi.
Peraltro, il decreto del ministero dell’Agricoltura dello scorso dicembre prevede una penalizzazione dello 0,5 per cento applicata all’aliquota dei contributi per ciascuna mensilità di ritardo (entro i 9 mesi) in caso di non rispetto dei termini previsti.
Contributi fotovoltaico agricoltura 2024, chi può accedere agli incentivi?
I contributi a fondo perduto del 40% sul fotovoltaico in agricoltura potranno essere fruiti dalle imprese agricole, organizzate sia informa individuale che societaria. Sono ammessi, altresì, le società agricole, le cooperative, i consorzi di due o più imprese o società agricole, le associazioni temporanee purché all’interno sia presente almeno un’azienda agricola.
Il decreto esclude dagli incentivi per il fotovoltaico in agricoltura le imprese che versino in condizioni di difficoltà o con cause di esclusione, nonché le aziende sulle quali penda un ordine di recupero di incentivi percepiti illegalmente.
Risorse a disposizione per l’agrivoltaico innovativo 2024
Le aziende che presenteranno domanda dei contributi a fondo perduto per l’agrivoltaico innovativo 2024, potranno puntare agli incentivi finanziati dalle misure di efficientamento energetico del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il contributo è fissato nella misura del 40% delle spese ritenute ammissibili ai fini dell’investimento e di una quota legata alla tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
L’agricoltura è uno dei settori strategico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. In effetti, l’autoproduzione è considerata di importanza primaria per arrivare all’obiettivo della decarbonizzazione che l’Unione Europea cercherà di conseguire entro il 2055 (“Emissioni zero”).
Le risorse, a valere sul Pnrr, sono pari a oltre un miliardo di euro, mentre per la tariffa incentivante si calcola un ammontare di investimenti pari a 21 milioni di euro, da imputare agli oneri di sistema.
Piattaforma telematica Gse per inviare la domanda
Per richiedere gli incentivi sul fotovoltaico in agricoltura, le imprese interessate dovranno partecipare a procedure pubbliche, tra aste e registri. Tali procedure sono bandite dal Gestore dei servizi energetici (Gse) già a partire da quest’anno. Per effetto di queste aste, di volta in volta il Gestore dei servizi energetici metterà a disposizione delle imprese pacchetti di potenza più le altre quote non assegnate nelle precedenti procedure.
La domanda dovrà essere presentata dalle imprese interessate e rientranti nei requisiti sopra indicati, direttamente dalla piattaforma telematica del Gestore dei servizi energetici (Gse). All’istanza, l’impresa dovrà aggiungere l’offerta dell’abbassamento della tariffa di riferimento.