Le banche, essendo imprese, sono soggette al rischio di bancarotta. La questione critica sorge quando, in caso di fallimento, una banca detiene milioni o miliardi di euro appartenenti alle persone che hanno aperto un conto corrente presso di essa. In assenza di un sistema di garanzia dei depositi, il fallimento di una banca comporterebbe la perdita dei soldi da parte dei clienti, creando un rapporto estremamente fragile tra banca e cliente.
Quanti soldi sono sicuri in banca?
Ecco dove entra in gioco il sistema di garanzia dei depositi. Conformemente alla normativa dell’Unione Europea, ogni paese membro deve implementare almeno un sistema nazionale di garanzia dei depositi, con tutti i sistemi nazionali conformi a un livello minimo di garanzia fino a 100.000 €.
In ogni paese, è presente un’organizzazione designata, sorvegliata a livello europeo dall’Autorità Bancaria Europea. Questo assicura che chiunque utilizzi i servizi bancari nell’UE sia coperto da un sistema di garanzia dei depositi, garantendo la sicurezza dei fondi anche in caso di insolvenza della banca. La garanzia dei depositi entra in gioco come una sorta di polizza assicurativa, assicurando ai clienti un rimborso entro i limiti stabiliti in caso di emergenza finanziaria.
Le banche contribuiscono regolarmente a questo sistema, e gli importi dei contributi dipendono dal profilo di rischio della banca, determinato dai suoi investimenti. In caso di insolvenza della banca, il sistema di garanzia dei depositi deve coprire tutti i depositi tutelati fino a 100.000 € per cliente. Grazie ai regolari contributi delle banche, i fondi persi in una crisi finanziaria non richiedono il ricorso ai soldi dei contribuenti.
Dal 2015, i clienti possono richiedere il rimborso entro 20 giorni lavorativi, ma entro il 2024, questo termine sarà ridotto a sette giorni.