Sulla stessa falsa riga di “Arnold e gli scaldapanchina” si è mossa la Ternana women con “Hola and the big dream”, a noi si è concesso l’ad Paolo Tagliavento.

Dopo il primo libro scritto dall’autore bestseller internazionale Philip Osbourne rivolto alla fascia Kids nato per volere della Ternana calcio (allora di proprietà dell’Università Cusano) e che ha avuto grande successo, da oggi navigherà tra le scuole primarie un altro romanzo illustrato ma rivolto al giovanissimo mondo femminile.

In seguito alla presentazione di questo nuovo fantastico progetto targato questa volta Ternana Women-casa editrice Almond Entertainment abbiamo raggiunto l’ex arbitro internazionale nonché attuale dirigente della squadra rossoverde che ci ha gentilmente rilasciato delle dichiarazioni.

Ternana women e “Hola and the big dream”, Paolo Tagliavento a Tag24

D: Quale messaggio vuol diffondere la Ternana women attraverso il progetto Hola?

R: “Abbiamo iniziato con il fumetto “Arnold e gli scaldapanchina ripreso poi successivamente anche da altre società professionistiche e l’obiettivo era quello di fidelizzare una fascia di età verso la Ternana calcio e allo stesso tempo veicolare un messaggio sociale a bambini usando parole e disegni adatti a loro.

Quest’anno abbiamo voluto fare la stessa cosa a livello pionieristico con “Hola”. Stesso progetto volto al femminile quindi stessa fascia di età che tocca tre punti: il primo comprende il fatto di diffondere il progetto del calcio femminile, il secondo parla del bullismo e il terzo affronta la diversità dei ceti sociali. Per quest’ultimo aspetto attraverso il messaggio “avendo una stessa divisa tutti sono uguali” si mira a sensibilizzare di più bambini e bambine con l’obiettivo di azzerare quelle che sono tali differenze”.

D: Quanto è importante preparare culturalmente delle potenziali calciatrici contro ogni forma di odio e razzismo?

R: “Sicuramente fondamentale. La cultura la si impara in quella fascia di età, gli uomini e le donne sono frutto del loro percorso nella fascia giovanile – adolescenziale. Piu su quella fascia li vai a lavorare su questo tipo di aspetto e più si formano uomini e donne di livello”.